TOTTA e DYLAN

Fari





















Testi di Vincent Guigueno


Le fotografie di Jean Guichard (Parigi, 1952) un grande specialista di immagini di paesaggi marini e famoso in modo particolare per le straordinarie fotografie di fari.

Questo nuovo volume in italiano propone un viaggio fotografico dedicato ai fari dell'Atlantico e del resto del mondo ed alla meravigliosa storia di una corporazione: i guardiani di faro.

Edizioni L’ippocampo - Genova
Anno di pubblicazione: 2006 (per l’edizione italiana)
Formato: 29x26
Pagine: 264

Atlante di Architettura contemporanea





















Introduzione di Francisco Asensio Cerver


Una veduta d'insieme sull'architettura mondiale dell'ultimo decennio del Novecento considerando i vari stili e le varie tendenze.

L’intento non è di formulare giudizi categorici, quanto piuttosto di facilitare l'approccio del grande pubblico a questa materia, descrivendone alcune tendenze stilistiche e illustrandone alcune caratteristiche.

In sostanza, lo scopo principale di questo volume è quello di offrire al lettore profano una veduta ampia e aggiornata del panorama dell'architettura contemporanea, con evidente finalità divulgativa.

Edizioni GRIBAUDO - Terzo (AL)
Anno di pubblicazione: 2007 (per l’edizione italiana)
Formato: 14x19 - flexi-cover
Pagine: 1000
Design: Mireia Casanovas Soley

Link utile: www.astilibri.com

La pietra leccese

caratteristiche

La pietra leccese (o leccisu secondo il dialetto salentino) è una roccia calcarea compatta, omogenea e a grana fine, di colore che va dal bianco al giallo paglierino.

L’esame petrografico fa rilevare la struttura geologica di questa roccia che è compresa in una serie di formazioni di origine sedimentaria risalenti al periodo miocenico; appartenente al gruppo delle calcareniti è costituita principalmente da carbonato di calcio, sotto forma di granuli di calcare (microfossili e frammenti fossili di fauna marina) e di cemento calcitico.
La presenza in percentuale minore di glauconite, quarzo, feldspati, fosfati e sostanze argillose determinano vari tipi di roccia sia dure e resistenti, sia tenere e duttili.

Facilmente lavorabile, si taglia e si modella facilmente, con il passare del tempo acquista maggiore durezza e resistenza tanto che nella consolidazione assume una tonalità di colore ambrato.

(roselli.it)

tipologia

Le varietà della pietra leccese si differenzia per colore, granulometria, omogeneità, grado di compattezza ed età.
Affiora naturalmente dal terreno e si ricava dal sottosuolo in enormi cave a cielo aperto diffuse su tutto il territorio salentino e in particolare nei comuni di Copertino, Corigliano d’Otranto, Cursi, Maglie, Martàno, Melpignano, Soleto, Surbo, Trepuzi.

In base alla profondità di estrazione si distinguono:

MAZZARA (da 0 a 2 m - non utilizzabile ai fini commerciali)
PIROMAFO (da 2 a 4 m)
CUCUZZARA (da 4 a 6 m)
DURA (da 6 a 11 m)
BIANCA (da 11 a 12 m)
DOLCE (da 12 a 16 m)
SAPONARA (da 17 a 18 m)
GAGGINARA (da 18 a 27 m)

impieghi

Nel campo architettonico la pietra leccese è stata protagonista del Barocco e per questo motivo si parla di Barocco leccese, tanto che per la bellezza dei suoi monumenti la città di Lecce è definita la Firenze del Sud.
Apprezzata nel campo scultoreo per le decorazioni di molti edifici civili e religiosi, con l’ausilio degli artigiani locali che hanno saputo trasformarla in modanature, fregi, volute, capitelli, trine, cornici, rosoni, ha ottenuto un riconoscimento artistico internazionale.



Particolari Basilica Santa Croce - Lecce

Attualmente, con i nuovi metodi di trattamento della superficie, la pietra leccese è molto utilizzata nel campo dell'edilizia per la realizzazione di opere per esterni, interni ed arredi urbani.
Inoltre riveste grande importanza nel recupero architettonico riuscendo ad inserirsi nelle applicazioni di ristrutturazione in modo appropriato per le sue caratteristiche.
La pietra leccese è un materiale così versatile che permette anche l’impiego nelle forme di arredamento e nell’oggettistica, attraverso un buon design creativo.

(pietraleccese.com)

industria

Recentemente la pietra leccese sta avendo importanza in una realtà progettuale e commerciale in continua trasformazione. Ha raggiunto traguardi nel made in Italy con aziende all’avanguardia nella produzione di materiale edilizio, ottenuto con l’estrazione e la lavorazione, le quali si stanno identificando nella qualità ed operosità dirigenziale ed esecutiva, ottenendo riconoscimenti a livello internazionale e dando voce ad un Sud che ha voglia di cambiare anche nel modo di “fare impresa”.

arte

E’ da considerare l’impegno di molti giovani artisti locali, che esprimendosi in chiave contemporanea, ma sempre legati alla tradizione salentina e alla cultura barocca, si organizzano in atelier ubicati nei centri storici, rivalutando antiche botteghe artigiane, dove operano ed espongono i loro lavori.
Attività che spesso si manifesta difficile nonostante le varie manifestazioni culturali che si tengono, ma la loro tenacia, a lungo andare, premia la costanza e coerenza.

La luna tra gli ulivi



















Romanzo di Mariella Spagnolo

Introduzione di Maria Luisa Di Pietro


IL LIBRO

La giovane protagonista che vive e studia medicina in una grande città del nord, rientra nella sua terra natia, un piccolo paese della Puglia, dove l’attende la perdita imminente della nonna amata, Teresa, punto di riferimento esistenziale. Questo ritorno dà origine a spunti di riflessione su aspetti culturali, sociali ed economici di un mondo ormai scomparso: la civiltà contadina del sud d’Italia.
Il romanzo invita a considerare quanto di prezioso è custodito nella nostra memoria storica e come può diventare nutrimento spirituale anche per le giovani generazioni.
Una narrazione al femminile che vuole essere un contributo in più alla storia delle donne.

L'AUTRICE

Mariella Spagnolo è nata nel 1957 a Sava (Taranto) dove risiede. Laureata in lettere, è docente presso un liceo scientifico.
Ha collaborato con la Casa editrice La Scuola, scrivendo articoli di metodologia e didattica dell’Italiano e dell’Educazione civica per la rivista Scuola e Didattica.
Da tempo esercita la pratica della scrittura, attratta dalle molteplici possibilità di questo mezzo espressivo che l’aiuta a pensare più profondamente e l’accompagna in un assiduo cammino di ricerca interiore.

"Allungo le dita per toccare un bocciolo,
ma mi trattengo per non sciupare la bellezza dei petali. O forse sono le spine sottostanti a generare la mia esitazione? Nel dubbio mi piego e poso la mano sulla terra. La sento fresca e umida tra le dita, oscuro richiamo di nutrienti profondità... e penso con gratitudine alla radice nascosta."

Il segno dei Gabrielli editori - Verona
Anno di pubblicazione: 2007
Formato: 14x21
Pagine: 184
Grafica di copertina: Il segno dei Gabrielli editori
Foto di copertina e disegni: Antonio Cavallo