TOTTA e DYLAN

Ponte di Messina

Oggi 23 dicembre 2009 apertura dei primi cantieri per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Questi primi cantieri costituiscono le opere funzionali alla costruzione del ponte che riguardano i passanti ferroviari e la viabilità della zona.
L’inaugurazione è prevista per il 1° gennaio 2017.

Sono state coinvolte per la realizzazione del Ponte di Messina le migliori competenze disponibili al Mondo.
A seguito di 4 gare internazionali che hanno avuto inizio dall'aprile del 2004 e che hanno visto la partecipazione di oltre 60 aziende, 20 delle quali estere, nell’ottobre del 2005 l'Associazione Temporanea di Imprese Eurolink S.C.p.A. ha vinto l'appalto di General Contractor per la realizzazione dell'opera.
Il progetto definitivo per la realizzazione è stato appaltato per un costo di circa 3,88 miliardi di Euro.
Il progetto che per la sua imponenza batte ogni precedente record, prevede il collegamento tra Cannitello, frazione di Villa San Giovanni in provincia di Reggio Calabria, e Ganzirri, frazione del comune di Messina in Sicilia, mediante un ponte sospeso a campata unica con sei corsie di traffico stradale e due binari di traffico ferroviario, sostenuta da due piloni posti sulle sponde della Calabria e della Sicilia.

Il Ponte di Messina supererebbe nel suo progetto attuale tutti i record mondiali per i ponti sospesi:

m 3.300 - lunghezza della campata centrale - RECORD
m 3.666 - lunghezza complessiva del ponte con le campate laterali
m 60,40 - larghezza dell'impalcato -
RECORD
m 382,60 - altezza delle torri -
RECORD
n. 2 coppie di cavi per il sistema di sospensione
m 5.300 - lunghezza complessiva dei cavi
m 1,24 - diametro dei cavi di sospensione -
RECORD
n. 44.352 fili di acciaio per cavo
m 65 di altezza per m 600 di larghezza di canale navigabile centrale
m 50 di altezza per m 1.000 di larghezza per ciascuno dei canali navigabili laterali.

Grande asta di fotografie a Vienna

Un punto di riferimento importante per la fotografia a livello internazionale, sia nell’ambito delle attrezzature da collezione che delle stampe fotografiche è la WestLicht Photographica Auction.
Nel suo archivio vi sono circa 10.000 fotografie, di epoca diversa e di autori internazionali.
Recentemente il 5 dicembre 2009 ha tenuto a battesimo un’asta di oltre 160 fotografie di autori prestigiosi e in cui sono stati raggiunti valori interessanti.
Il prezzo di aggiudicazione più alto di € 27.600 (prezzo di partenza € 16.000) è stato per un ritratto del pittore viennese Gustav Klimt (1862-1918), opera del fotografo austriaco Moriz Nähr (1859-1945), una stampa vintage del 1912, in formato cm 22,7x17.
La stampa d’epoca ritrae Gustav Klimt nel giardino del suo studio a Vienna in Feldmühlgasse 9.

Gustav Klimt, fu uno dei massimi esponenti dell’Art Nouveau (stile Liberty) e protagonista della “Secessione viennese”, movimento nato a Vienna nel 1897 di pittori ed architetti che si dissociarono radicalmente dagli stili tradizionali costituendo così l’espressione più importante del Novecento. Moriz Nähr era un amico dei membri del gruppo.

Riceviamo

La Triennale di Milano ci ha inviato gli auguri. Ringraziamo e contaccambiamo.

Wiggle Side Chair

Sedia della serie “Easy Edges” disegnata nel 1972 dal noto architetto canadese Frank Owen Gehry (1929), produzione Vitra.
Interamente realizzata in cartone ondulato con i profili a curve multiple in high-density fibeboard naturale o laccato.
Della serie “Easy Edges” fanno parte anche la Side Chair e il Wiggle Stool”.

Per arredi e complementi, sempre realizzati in cartone ondulato incredibilmente resistente attraverso pieghe o incastri e soprattutto ecosostenibile, si elenca di seguito una serie di link interessanti di prodotti noti e distribuiti in tutto il mondo ed inoltre convenienti dal punto di vista economico.

GILES MILLER

DISEGNI

QUART DE POIL’

MATREC

Papercut

E’ il risultato della collaborazione tra l’architetto Elina Drossou - dARCH Studio e lo stilista contemporaneo Yiorgos Eleftheriades per la ristrutturazione della showroom YESHOP IN CASA di quest’ultimo, nel centro di Atene.


L’obiettivo è stato quello di sintetizzare due differenti approcci al design: la moda e l’architettura.
Pertanto, rispettando l’ambiente la scelta è caduta sul cartone ondulato rivestendo a strati alcune pareti formando una elegante texture che ha permesso di evidenziare maggiormente il movimento interno dell’ambiente. Parte dell'arredamento è stato risistemato e sospeso sulle pareti di cartone liberando più spazio possibile per i visitatori accentuando l'illuminazione naturale.


Sottolineare e intensificare la continuità dello spazio, donando una sensazione formale e famigliare allo stesso tempo, questi sono stati gli elementi per creare un ambiente ideale agli eventi che accadono nell'atelier che funge da negozio, spazio espositivo, area di intrattenimento e piccole sfilate di moda. Il carattere "effimero" della ristrutturazione è stato un desiderio dello stilista Yiorgos Eleftheriades.

Il lato oscuro della rete



Gian Antonio Stella (1953) giornalista e scrittore.




Abbiamo toccato il fondo… o quasi.
Interessante, ragionevole, analitico è il pezzo di Gian Antonio Stella di seguito pubblicato, ma dobbiamo ricordare l’approvazione, a marzo di quest'anno, della relazione di Stavros Lambrinidis, menbro del Parlamento Europeo e vicepresidente della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, circa il rafforzamento della sicurezza e delle libertà fondamentali su Internet.
Il Parlamento chiedeva di lottare con determinazione contro i crimini commessi su e tramite Internet, senza però compromettere la libertà di espressione e la privacy, rilevando tra l’altro che il web può anche essere utilizzato per incitare al terrorismo e commettere cybercrimini.

Ma davvero “in democrazia un cittadino deve avere il diritto di dire le sciocchez­ze più grandi che crede”, come teorizzò nel 2003 l’al­lora ministro della Giusti­zia Roberto Castelli metten­dosi di traverso alla legge europea che voleva ridefini­re i reati di razzismo e xe­nofobia? Roberto Maroni, vista l’immondizia che tra­bocca online a sostegno dell’uomo che ha scaraven­tato una statuetta in faccia a Silvio Berlusconi (c’è chi si è spinto a scrivere: “Gli doveva rompere il cranio a quel testa d’asfalto!”) pen­sa di no. E ha ragione. Se è vero che la nostra libertà fi­nisce là dove inizia la liber­tà degli altri, anche la liber­tà di parola, cioè il bene più prezioso dell’oro in una democrazia, ha un li­mite. Che non è solo il buon senso: è il codice pe­nale.

Ci sono delle leggi: l’ist­i­gazione a delinquere e l’apologia di reato vanno puniti. Uno Stato serio non può tollerare che esista una zona franca dove di­vampa una guerra che quo­tidianamente si fa più aspra, volgare, violenta. Co­me ha spiegato Antonio Ro­versi nel libro “L’odio in Rete”, il lato oscuro del web “è popolato da indivi­dui e gruppi che, pur nella diversità di accenti e idio­mi utilizzati, parlano tutti, salvo qualche rara ma im­portante eccezione, il lin­guaggio della violenza, del­la sopraffazione, dell’an­nientamento”. Tomas Maldonado l’aveva già intuito anni fa: ”In queste comuni­tà elettroniche cessa il con­fronto, il dialogo, il dissen­so e cresce il rischio del fa­natismo. Web significa Re­te ma anche ragnatela. Una ragnatela apparentemente senza ragno, dove la comu­nicazione, a differenza del­la tivù, sembra potersi eser­citare senza controllo». Ma più libertà di odio è più de­mocrazia? È una tesi dura da sostenere. E pericolosa. Perché, diceva Fulvio To­mizza, che aveva visto il suo piccolo paradiso istria­no disintegrarsi in una fai­da etnica un tempo inim­maginabile, «devono anco­ra inventarlo un lievito che si gonfi come si gonfia l’odio”.

Colpire Internet, dicono gli avvocati di Google de­nunciata per certi video in­fami su YouTube ( esem­pio: un disabile pestato e ir­riso dai compagni) “è co­me processare i postini per il contenuto delle lettere che portano”. E lo stesso ministro degli Interni non si è nascosto la difficoltà di avventurarsi in battaglie in­ternazionali contro un gi­gante immenso e impalpa­bile. Peggio, c’è il rischio di far la fine dello scoiattoli­no dell’«Era glaciale»: a ogni forellino che tappa, l’acqua irrompe da un’altra parte. Ancora più rischio­so, però, sarebbe avviare una (giusta) campagna con­tro solo una parte dell’odio online. Trascurando tutti gli altri siti che tracimano di fiele come quelli che im­punemente scrivono d’un “olocausto comunista per­petrato dalla mafia razzista ebraica responsabile dello sterminio di 300 milioni di non ebrei”, di “fottuti schi­fosi puzzoni stramaledetti sporchi negri mangiabana­na”, di “maledetti zingari immigrati razza inutile sporca da torturare”, di re­spingimenti da abolire per­ché “la soluzione a questi problemi è il napalm, altro che rimpatri”. Non puoi combattere l’odio se non lo combatti tutto. Andan­do a colpire sia i teppisti razzisti che sputano online su Umberto Bossi chiaman­dolo “paralitico di m.” sia quanti aprono gruppi di Fa­cebook intitolati “Io odio Di Pietro” o “Uccidiamo Bassolino”.
Mai come sta­volta, però, il buon esem­pio deve venire dall’alto. Occorre abbassare i toni. Tutti.

(Gian Antonio Stella - CORRIERE DELLA SERA.it - 15.12.2009)

Inganni ad arte

Coinvolgente mostra al Palazzo Strozzi di Firenze inaugurata il 16 ottobre scorso che rimarrà aperta fino al 24 gennaio 2010, curata da Annamaria Giusti dal titolo


Una sfida tecnica e un gioco concettuale che diverte l’artefice e stupisce lo spettatore. L’inganno ottico che porta a credere reale ciò che reale non è. Questo è il meccanismo del trompe-l’œil.

Si sviluppa in 10 sezioni dagli affreschi dell’antichità greco-romana attraverso capolavori dell’arte moderna europea fino ai giorni nostri, 160 opere provenienti da musei e collezioni private italiane ed estere, raccontano l’intrigante e spettacolare storia del trompe-l’œil.


Il percorso espositivo si apre con la metafora del rapporto artista-fruitore con il dipinto del pittore catalano Pere Borrel del Caso (1835-1919), dal titolo “Huyendo de la critica" - "Fuggendo dalla critica" del 1874 (Colléccion del Banco de España, Madrid).
Il titolo, tra l’ironia e la polemica, indica ciò che interessa l’artista quale spirito libero e creativo, l’apprezzamento della critica, soprattutto, verso cui fugge spaventato il ragazzo che scavalca la cornice del quadro, anch’essa dipinta.

Arte come imitazione del reale: a lungo fu questo un criterio-guida della rappresentazione artistica, finalizzata alla “verosimiglianza” nei confronti della realtà presa a soggetto. Ma gli artisti hanno voluto spingersi oltre, per sperimentare la sfida, concettuale e tecnica insieme, della contraffazione del reale. Ovvero, fare apparire come vero ciò che vero non è, suscitando la sorpresa e il momentaneo inganno dell’osservatore, con una vasta gamma di “effetti speciali” che vanno sotto il nome onnicomprensivo di trompe-l’œil.

La pittura in particolare, spronata dalla limitazione della propria natura bidimensionale, ha affinato mezzi tecnici ed espressivi per raffigurare un universo illusorio di volumi e di spazi. È quindi a giusto titolo la pittura il filo conduttore, anche se non unico, del trompe-l’œil e di questa mostra, che abbraccia l’intero arco cronologico dell’illusionismo artistico, ritagliandovi un’antologia di esempi rappresentativi delle diverse forme sperimentate nel suo lungo percorso storico, ma al tempo stesso della continuità di certi temi.
Oggi come in passato, l’osservatore è chiamato a sorprendersi, divertirsi, riflettere e… lasciarsi illudere.

Vittorio Storaro

Firmato da Vittorio Storaro (1940), tre volte premio Oscar alla fotografia, il calendario Epson 2010 intitolato SCRIVERE CON LA LUCE, è una scenografia in formato fotografico. Un’originale interpretazione di immagini tratte dalle scene di alcune tra le più note opere di cui ha diretto la fotografia, le cui luci e ombre si fondono con l’anima dei protagonisti che le hanno rese celebri, scrivendo 12 pagine - una per mese - di pura emozione.


Un anno di cinema e teatro di cui il maestro ha colto le più profonde sensazioni: 12 scatti stampati su carta Premium Luster con Epson Stylus Pro 4880 e incollati artigianalmente, uno a uno, sulle pagine del calendario, che diventa una sequenza di quadri scenici senza precedenti, prodotto in tiratura limitata e numerata.

SCRIVERE CON LA LUCE è un viaggio nello studio della luce, dei colori, degli elementi: un riassunto sparso nell’arco di un calendario, una serie di immagini ideate per raccontare con la fotografia “fissa” una storia in “movimento”, tentando di “foto-grafare”, cioè appunto di SCRIVERE CON LA LUCE, un concetto narrativo in un concetto visivo. Le immagini, originalmente concepite in doppia impressione direttamente nella macchina fotografica, sono state scattate durante vari lavori realizzati per la televisione.

I tre premi Oscar come direttore della fotografia riguardano i seguenti film:

Apocalypse Now film del 1979, diretto da Francis Ford Coppola.
Liberamente ispirato al romanzo di Joseph Conrad (1857-1924) “Cuore di tenebra”.

Reds film del 1981, diretto e interpretato da Warren Beatty.
Basato sulla vita di John Reed (1887-1920), giornalista comunista statunitense che descrisse la rivoluzione russa nel suo libro “I dieci giorni che sconvolsero il mondo”.

L'ultimo imperatore film del 1987, diretto da Bernardo Bertolucci.
Trae spunto da “Sono stato imperatore”, l'autobiografia di Aisin Gioro Pu Yi (1906-1967), ultimo imperatore della Cina.

Notizie e immagine tratte da: epson.it

Caravaggio, restauro aperto

Dal 7 ottobre scorso fino al 31 gennaio 2010, gli spazi della Camera dei Deputati, in via del Parlamento a Roma, ospitano “Caravaggio, restauro aperto'”, un evento eccezionale che consente di seguire giorno per giorno i lavori di conservazione che verranno eseguiti su una delle opere più suggestive ed intime del famoso Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, ''Adorazione dei Pastori'' del Museo Regionale di Messina.

L'opera, collocata all'interno del Punto Camera in via del Parlamento, sarà restaurata da Valeria Merlini e Daniela Storti, ogni giorno sotto gli occhi del pubblico. I lavori saranno diretti dal Dott. Gioacchino Barbera, Direttore del Museo Regionale di Messina e dall'ISCR - Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.

Due giorni la settimana, il mercoledì e il venerdì dalle ore 15.00 alle 17.00 con prenotazione obbligatoria, sarà possibile accedere all'interno del Punto Camera a gruppi di 10 persone ogni 20 minuti, per assistere agli interventi in corso sull'opera avvalendosi della guida esperta delle restauratrici. Negli altri giorni chi passerà in Piazza del Parlamento potrà vedere l'esecuzione dei lavori attraverso una delle vetrate dello spazio attrezzato a laboratorio di restauro.

L’opera “Adorazione dei Pastori” un olio su tela realizzata dal Caravaggio nel 1609, aventi le dimensioni di cm 314x211, è giunta a Roma dal Museo Regionale di Messina, appare all'interno del Punto Camera in tutta la sua intima e riservata bellezza.
La Vergine, riposa a terra tra la paglia tenendo a se il suo bambino appena nato, San Giuseppe e i pastori si sporgono verso di lei con ammirata discrezione, mentre un bue ed un asino di straordinaria bellezza osservano la scena.

L'evento anticipa di qualche mese l'apertura delle celebrazioni per 400 anni dalla morte di Caravaggio, che interesseranno, tutto il 2010.
Al termine del restauro l'opera sarà esposta alla grande mostra ''Caravaggio'' che dal 18 febbraio 2010 prossimo sarà ospitata presso le Scuderie del Quirinale.

Sergio Rubini in l'UOMO NERO



Gian Luigi Rondi (1921) crtico cinematografico.




Sergio Rubini racconta il sud, i sogni della sua Puglia nel film L’UOMO NERO, una commedia sentimentale ambientata negli anni ’60.


L'hanno dimostrato certi suoi film di successo quali “Tutto l'amore che c'è”, “L'anima gemella” e, soprattutto “La terra”. Lo dimostra anche il film di oggi, più scopertamente autobiografico dei precedenti, visto con gli occhi di un ragazzetto di una cittadina di provincia accudito da una mamma tenera ma spesso coinvolto nelle ire un po' nevrotiche di un papà che, pur facendo di mestiere il capostazione, ai treni preferisce la pittura. A tal segno da volere un giorno organizzare con i suoi dipinti una mostra dedicata un po' temerariamente a Degas di cui ha copiato l'autoritratto conservato nel museo di Bari. Naturalmente non ha successo, i due critici d'arte locali lo stroncano e continueranno così anche quando lui organizzerà alle loro spalle una beffa che dovrebbe farli ricredere...

I punti di forza del film sono proprio, nel disegno vivace di quella passione per la pittura da cui il padre è affetto. Si tiene in equilibrio sagace fra la commedia ed il dramma, evocandovi attorno una famiglia e un coro di gente paesana affidati in più momenti a colori vividi, qua con accenti caricaturali, là con puntate nell'onirico, dato che il ragazzetto che guarda e ricordando ci racconta ha spesso, anche di giorno, incubi e visioni; a cominciare dall'Uomo Nero del titolo.

In altri momenti il testo, che Rubini ancora una volta si è scritto con i suoi fedeli
Domenico Starnone e Carla Cavalluzzi, insiste un po' in episodi marginali, proponendo figure di contorno che non favoriscono la linearità della storia di quel padre pittore dilettante. Nel suo insieme, comunque, il film può convincere perché ha tensioni, ritmi e atmosfere che, specie quando nelle sue cornici provinciali predomina il realismo, pretendono una plausibile attenzione. La facilitano gli interpreti. Non solo lo stesso Rubini che incide a tutto tondo quel suo personaggio passionale e fanatico, ma Valeria Golino, una moglie trepida dagli accenti misurati, e Riccardo Scamarcio un cognato nei panni abilmente ricostruiti di un pittoresco seduttore di paese, destinato però al grigiore.

Canili lager & business


Un tam tam sul web, fra siti e blog, per risvegliare l'attenzione sulla questione dei canili lager.
Le associazioni dei volontari che operano nei canili e in generale gli animalisti si mobilitano dopo la clamorosa notizia apparsa su Repubblica in data 11 novembre e riportata di seguito.

Deportati, affamati, usati per le lotte, per fare carne, semplicemente abbattuti. Cani da rendita, animali da macello. Potrebbe essere questo il destino di 420 randagi ospitati da circa dieci anni in due strutture della Basilicata e venduti per poco più di un euro ciascuno alla Calabria: nel giugno scorso Antonio Imperatrice, presidente della comunità montana Alto Agri di Potenza, ha deciso di offrirli per conto di 11 comuni al miglior acquirente. La gara è stata vinta da un mega canile a Cassano allo Ionio (Cosenza), che ha promesso di mantenere gli animali per 1 euro e sessanta centesimi l'uno al giorno.

Una tariffa ultra low cost visto che nel bando si precisa che nell'ammontare sono comprese le spese di alimentazione, assistenza veterinaria, accalappiamento dei cani nei territori della Comunità, smaltimento dei corpi delle bestie morte, anche di quelle che non appartengono a specie selvatiche né esotiche, dunque mucche e pecore per esempio. Nessuno dei canili della zona, neanche quelli che già accolgono i 420 cani, ha potuto competere nell'appalto. Prezzi troppo stracciati, ribasso vicino al sospetto che con quei pochi soldi i di mantenere gli animali per 1 euro e sessanta centesimi l'uno al giorno.

Le associazioni animaliste si sono opposte inviando diverse diffide alle autorità locali, il popolo del web si è mobilitato, due interrogazioni parlamentari della senatrice Donatella Poretti (Pd) e una lettera aperta dei senatori Roberto Della Seta (Pd) e della stessa Poretti alla Regione Basilicata non hanno avuto ancora risposta. Il canile calabrese, una specie di maxi colonia da mille posti-cani, attende solo l'autorizzazione dell'antimafia per concludere l'affare: il via libera potrebbe arrivare entro dicembre.

Nonostante le proteste, nonostante un lungo e articolato parere contrario al trasferimento della Asl: lo "sradicamento" arrecherebbe "inutili sofferenze" agli animali dicono i servizi veterinari di Potenza.
"E infliggere sofferenze rappresenta un reato ai sensi dell'art. 544 ter del Codice Penale" ricorda Annamaria Procacci, consigliere nazionale dell'ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali, una delle promotrici della legge sul randagismo (281/91).
"Abbiamo scritto pagine fondamentali per la cultura italiana con quella norma, così come quella del 2004, la 189, ha stabilito che i maltrattamenti sugli animali sono da considerare reati".

La battaglia va avanti, si annuncia un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per far luce, come ricorda l'ENPA, di "300mila euro nelle casse della Regione Basilicata per le politiche sul randagismo, mai spesi". L'estate scorsa il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha stabilito con l'ordinanza 163 del 16 luglio 2009 un principio importante:
gli animali di affezione sono "esseri senzienti" e quindi non sono merce o un problema di cui disfarsi.
Appunto. Sarebbe un macello, anche della civiltà. (Alessandro Retico - la Repubblica.it)

Immagine tratta da: promiseland.it

Spaghetti Grafica 2


Spaghetti Grafica 2 - Contemporary Italian Graphic Design

una grande collettiva che si terrà presso la Triennale di Milano, dal 26 novembre 2009 al 10 gennaio 2010, dedicata alla grafica italiana, che vede la partecipazione di un selezione di 95 studi fra quelli che, nello scorso gennaio, hanno aderito al secondo bando di concorso lanciato dal Ministero della Grafica.

Attraverso 125 progetti selezionati tra i 1300 arrivati da tutte le regioni d’Italia, la mostra è un viaggio alla scoperta della grafica italiana, che ne documenta gli sviluppi recenti e la capacità di rinnovarsi costantemente portando avanti una grande tradizione.


L’allestimento prevede una divisione in tre spazi:
un’area progetti con la selezione dei lavori;
un’area di incontro e scambio dove consultare i portfolio dei singoli studi;
una mostra fotografica con immagini scattate dai designer dentro il loro ambiente di lavoro.

La mostra si presenta come un grande racconto di progetti e di esperienze dove è possibile vedere, approfondire e scoprire il backstage di ogni lavoro.

Si tratta di un racconto corale fatto di immagini, segni e pittogrammi che diventano i principali protagonisti.
La mostra e il libro Spaghetti Grafica 2 sono la diretta prosecuzione del volume Spaghetti Grafica, a cura del Ministero della Grafica, il primo libro che ha censito ufficialmente il panorama della grafica in Italia, e forniscono un’occasione a curiosi, addetti ai lavori e appassionati di confrontarsi sul tema della grafica italiana contemporanea.

La collaborazione col Ministero della Grafica si colloca in un percorso di analisi, valorizzazione e promozione della nuova creatività italiana che Triennale Design Museum sta portando avanti, sulla linea del censimento e dell’omonima mostra The New Italian Design (che già nel 2007 proponendo una ricognizione del nuovo design italiano aveva selezionato 22 progettisti nell’ambito del graphic design), del progetto Prime Cup e del ciclo di mostre del CreativeSet.

Coordinamento generale Silvana Annicchiarico
A cura del Ministero della Grafica
Catalogo Electa

CIAC - Centro Italiano Arte Contemporanea

Foligno (Perugia) torna a essere un centro di cultura attiva.
Si inaugura oggi, 14 novembre 2009, il CIAC - Centro Italiano Arte Contemporanea, un nuovo spazio espositivo nel cuore della città umbra.

Il progetto è nato da un’idea del Maestro Getulio Alviani e dell’architetto Alberto Zanmatti, successivamente realizzata dall’architetto Giancarlo Partenzi e dall’ingegnere Fausto Mariotti, grazie anche alla sinergia del Comune di Foligno, della Regione Umbria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e della Cassa di Risparmio di Foligno.

Il Centro Italiano Arte Contemporanea apre al pubblico con una mostra

Spazio, Tempo, Immagine

curata da Italo Tomassoni e coordinata da Diora Fraglica, dal 15 novembre 2009 al 31 gennaio 2010.

L’evento riprende, a oltre quarant’anni di distanza, l’iniziativa dal titolo Lo spazio dell’immagine, tenutasi nel 1967 nei saloni di Palazzo Trinci, che ha segnato l’identità di questa città nel suo rapporto con l’arte contemporanea e che sovvertiva il rapporto che legava l’opera d’arte e lo spazio che la conteneva, presentando, per la prima volta al mondo, un insieme composto unicamente da ambienti ideati dagli artisti.
Da quel momento, sarebbero saltati i vecchi parametri che avevano, fino ad allora, regolato le vicende artistiche segnando gli indirizzi futuri dell’arte moderna.
L’esposizione venne curata da un gruppo di storici dell’arte formato da Umbro Apollonio, Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Germano Celant, Gillo Dorfles, Christopher Finch, Udo Kultermann, Giuseppe Marchiori, Lara Vinca Masini.
Proprio Giuseppe Marchiori, nel suo testo in catalogo, ne spiegava le finalità: “Abbiamo affidato ad alcuni giovani che noi consideriamo i migliori in Italia, la possibilità di creare un insieme di sale indipendenti l’una dall’altra ma legate da un filo conduttore che è il senso del tempo, che è qualche cosa che non appartiene più alla cultura di un tempo ma è la proposta di una nuova cultura...”.

Lo spazio dell’immagine venne salutata da commenti entusiasti da artisti e critici; Mario Ceroli, ad esempio, affermò che fosse “la cosa più interessante che si sia fatta negli ultimi anni in Italia e in Europa”, o Gregory Von Rezzori, “La più bella cosa che abbia visto recentemente. Né in America né tanto meno a Parigi si sono mai viste cose di questo genere. A mio parere questa mostra rappresenta un momento importantissimo, direi addirittura una svolta decisiva”, e ancora Getulio Alviani, “la mostra di Foligno rappresenta un fatto coraggioso, stimolante e da continuare”. In un’intervista televisiva dell’epoca Lucio Fontana dichiarava, con infallibile preveggenza, che a Foligno stava nascendo un nuovo fatto talmente importante che avrebbe modificato il corso dello sviluppo stesso dell’arte futura.

E ora, a più di quarant’anni di distanza, Spazio, Tempo, Immagine torna per testimoniare quanto quell’esperienza sia rimasta ben presente all’interno della storia artistica di Foligno.

Al Centro Italiano Arte Contemporanea, il percorso espositivo segue due sezioni ben distinte.

La prima sezione, dal titolo Lo spazio dell’immagine e il suo tempo, dimostra la vitalità, nel tempo, di quell’operazione, documentando le ricerche rimaste coerentemente legate alle premesse di quegli anni, con la ricostruzione degli ambienti di Luciano Fabro, Gino Marotta e Michelangelo Pistoletto, e le opere, sia sculture che pitture, di tutti quegli artisti che allora parteciparono a quella innovativa mostra, da Getulio Alviani, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani a Lucio Fontana, da Luciano Fabro ai gruppi T e gruppo N, ma anche di quelli che, pur non essendo presenti, facevano parte di quel momento culturale, come Giulio Paolini, Yannis Kounellis, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Bruno Munari, Francesco Lo Savio.
La mostra è introdotta da una ricca documentazione archivistica dell’archivio Radi e da una documentazione fotografica di Claudio Abate.

La seconda sezione, dal titolo Il tempo dell’immagine e il nostro tempo, documenta un altro evento, dal titolo Il tempo dell’immagine, tenutosi nel 1983 a Foligno e curato allora da Italo Tomassoni, con una selezione degli artisti più rappresentativi presenti allora (Barni, Bartolini, Di Stasio, Mariani) che incentrarono la riflessione figurativa sul tempo. Questa sezione giunge fino ai giorni nostri e si concentra su una serie di artisti, Mario Giacomelli, Gabriele Basilico e Grazia Toderi testimoni di una sensibilità specifica del nostro tempo, sviluppata attraverso strumenti linguistici, come la fotografia e il video, divenuti protagonisti già alla fine del secolo scorso.
La linea che lega la fotografia all’immagine è tracciata da Mario Giacomelli che presenta inedite ricerche sulla luce e lo spazio, mentre Gabriele Basilico, riflettendo per immagini sul rapporto tra l’oggetto-sedia e il corpo umano, mette da parte la formale fotografia di still-life, per esporre la serie ludica, in cui le texture delle sedute lasciano la propria impronta sui corpi nudi, quasi come se fossero dei tatuaggi a rilievo. Il percorso si conclude con un video di Grazia Toderi immerso tra fantasia, immagine e spazio.

Accompagna la mostra un catalogo Skira, in due volumi.

“Rapporto Augustine”

E’ stato pubblicato l'8 settembre 2009 il “Rapporto Augustine” che riguarda il programma di esplorazione spaziale e volo umano visto nel futuro della NASA, voluto dal Presidente degli USA Barak Obama.

Il Rapporto è stato prodotto dal comitato Review of U. S. / HUMAN SPACE FLIGHT / Plans Committee, istituito il 7 maggio di quest’anno dall’OSTP - Office of Science and Technology Policy presieduto dal noto manager dell’industria aerospaziale americana Norman Augustine.

Per una semplificata guida ai principali contenuti di ogni capitolo del “Rapporto Augustine” vedi: asi.it

Per la versione completa del “Rapporto Augustine” vedi: ostp.gov

C'è acqua sulla Luna

Dopo l’impatto del missile-proiettile Centaur da parte della sonda LCROSS - Lunar CRater Observation and Sensing Satellite, avvenuto il 9 ottobrre alle ore 13,33 - ora italiana - centrando il cratere Cabeus, nei pressi del Polo Sud della Luna, la NASA ha confermato il 13 novembre che è stata trovata una significativa quantità di acqua.


L'analisi spettrografica della nuvola di detriti provocata dall'impatto del Centaur, ultimo stadio del razzo vettore Atlas V, ha confermato la presenza di acqua allo stato ghiacciato. Pur se è poca, circa 90 litri, si è scoperta una quantità importante che permetterà di aprire un nuovo capitolo nello studio del territorio lunare, come ha affermato Anthony Colaprete, responsabile della missione LCROSS.

Da precisare che inizialmente era stato scelto come luogo di impatto il cratere Cabeus A per poi cambiarlo con Cabeus, un cratere con un diametro di 96 km e una profondità media di 4 km, proprio perché quest'ultimo sembra presentare una maggiore presenza di ghiaccio al suo interno.



I crateri polari infatti, sono luoghi ideali per trattenere il ghiaccio in quanto in alcuni di essi la luce del Sole non riesce mai a penetrarvi e, pertanto, le temperature rimangono costantemente al di sotto dei -173° C, al punto che in uno di essi si è registrata la temperatura più bassa di tutto il sistema solare con -240°C.

Immagini tratte da: nasa.gov

Peter Callesen e la carta

Peter Callesen (1967) è un interessante artista danese che con un semplice foglio di carta bianca, formato A4, e con dei tagli perfetti riesce a dare una nuova ingegnosa tridimensionalità al foglio stesso.

La sua operatività è basata essenzialmente sulla materializzazione del foglio di carta, in una pura concettualità colma di valori estetici che si riversano in un ambito di racconti, ricordi, riflessioni.

Peter Callesen con le sue sculture si colloca magistralmente nell’arte del papercutting, antichissima forma di arte popolare che si è sviluppata in tutto il mondo nel contesto dei diversi stili culturali, tanto da farmi ricordare anche i famosi libri di fiabe “pop-up”, che da piccoli sfogliavamo rimanendo incantati dalle fantastiche immagini volumetriche che si sviluppavano.

I suoi lavori risultano essenziali anche nelle installazioni, anche nelle performance, dove emerge soprattutto una sorta di interpretazione dei ricordi legati all’infanzia che si intrecciano al vissuto quotidiano sia in forma tragica sia in forma ironica.

E’ straordinario.

Posta Italiana (Integrazione)


Dal 31 ottobre il quinto valore da € 3,30 della nuova serie “Posta Italiana” dopo l’uscita dei primi quattro rispettivamente da € 0,60 /1,40 / 1,50 / 2,00 emessi il 7 luglio.

Può essere usato isolato solo per corrispondenze raccomandate per l’interno 1° porto, ovvero sino a 20 g di peso e di piccolo formato.

Come i precedenti è autoadesivo, fustellato e in fogli da 50.

La vignetta raffigura sempre una busta che idealmente spicca il volo, lasciando dietro di sé una scia con i colori della bandiera italiana, ma cambia il colore di fondo che è il nero.

Luciano Gaudenzio

Luciano Gaudenzio è nato nel 1969 ed è un fotografo naturalista.


“…Il mio lavoro è quello di osservare la luce e tutti i suoi cambiamenti: il migliore approccio alla fotografia è di considerarci, in ogni momento, instancabili studenti della Luce…”

“Sono parole di un fotografo americano, William Neill, che rispecchiano in pieno il mio modo di vivere la Fotografia naturalistica: la luce può trasformare un soggetto banale e comune in un'immagine straordinaria; è per questo che ho voluto chiamare il sito NaturaLight e richiamare la luce, attraverso la grafica, in ogni sua parte.
Vivo la fotografia come una grande passione, nell'intento di far conoscere il più possibile gli ambienti naturali vicini a casa mia, sperando così di poterli maggiormente aiutare ad essere preservati.
Certo, non siamo in America o in Africa dove i paesaggi si perdono nell'infinito e dove la natura è al suo massimo splendore, ma anche una piccola regione italiana come il Friuli può riservare grandi emozioni: l'importante è riuscire a cogliere i più piccoli dettagli, le più delicate sfumature, gli angoli più segreti di corridoi naturalistici locali, quelli che molti fotografi inglesi definiscono "The Intimate Landscape", ovvero "Il Paesaggio intimo”.
In ogni caso, la passione per la natura mi ha spinto a conoscere e fotografare altri ambienti naturali all'estero ed in particolar modo nel Nord dell’Europa”.



A Totta

Oggi, 18 ottobre, ci hai lasciato in modo inaspettato.

Ti ricorderemo per quella che sei stata, da cucciola e da signorina.
Ti ricorderemo per la compagnia che hai offerto al tuo amico Dylan.
Ti ricorderemo per i tuoi momenti di panico durante i giochi pirotecnici.
Ti ricorderemo per quanta pipì che hai fatto sul terrazzino.
Ti ricorderemo per tutte le volte che posavi, come una star, davanti ad una fotocamera.
Ti ricorderemo per la tua costante obbedienza.
Ti ricorderemo per quei tuoi giorni che non potevi stare insieme a Dylan.
Ti ricorderemo per i tuoi riposini, innumerevoli, sul nostro letto.
Ti ricorderemo per la gelosia della tua preda.
Ti ricorderemo per il tuo stizzante abbaiare mentre accompagnavi la nonna.
Ti ricorderemo per i tuoi avvisi quando squillava il telefono o suonavano alla porta.
Ti ricorderemo per la tua insofferenza, controllata, quando ti facevamo il bagno.
Ti ricorderemo per il tuo caratteristico russare, sia di giorno sia di notte
Ti ricorderemo per il percepire tutto e sempre, come oggi…

In particolare io, ti immagino che stai già scorrazzando felice in quei famosi spazi paradisiaci visti, tempo fa, nel film “Al di là dei sogni”, spazi scenografici dai colori impressionisti che mi suscitarono meraviglia ed emozione e dove appunto il personaggio Chris (Robin Williams) incontra le persone da lui amate e persino il suo cane…

Ciao Totta.

Ninni, Mary e Dylan

Festival internazionale della Filatelia Italia 2009

Da mercoledì 21 a domenica 25 ottobre presso il Palazzo dei Congressi a Roma, quartiere Eur, si svolgerà un grande evento filatelico internazionale.


Il Festival internazionale della Filatelia Italia 2009 è un importante appuntamento capace di attrarre un pubblico di addetti ai lavori e di curiosi in un variegato target.
La filatelia è infatti una passione che coinvolge e unisce intere generazioni e non si è mai troppo giovani per iniziare.


L’organizzazione è a cura di:
Poste Italiane
FSFI - Federazione fra le Società Filateliche Italiane
AFIP - Associazione Filatelisti Italiani Professionisti
USFI - Unione Stampa Filatelica Italiana.

L’evento comprenderà una esposizione a concorso aperta ai collezionisti d’Europa, dei paesi del bacino del Mediterraneo e dei Paesi extraeuropei particolarmente vicini all’Italia, si articolerà nelle classi di aerofilatelia - filatelia tematica - filatelia tradizionale - maximafilia - storia postale - letteratura filatelica.
Inoltre, un grande incontro commerciale con la partecipazione di qualificati commercianti filatelici delle diverse parti del mondo e di molte amministrazioni postali ed una interessante serie di eventi culturali e promozionali.

Per ogni giornata del Festival internazionale della Filatelia sono stati individuati diversi temi con le relative emissioni filateliche.

Mercoledì 21 ottobre - GIORNATA DELLA LINGUA ITALIANA
Emissione celebrativa congiunta Italia, San Marino e Vaticano di 5 francobolli con le relative appendici, raccolti in foglietto, dedicati a Dante Alighieri nei rispettivi valori di € 0,60.
Emissione di 4 cartoline postali celebrative di “Italia 2009”, con soggetti del quartiere Eur, nei rispettivi valori di € 0,60 - € 0,65 - € 0,85 - € 1,00.

Giovedì 22 ottobre - GIORNATA DELLO SPORT
Emissione celebrativa di 3 francobolli dedicati a Gino Bartali, Valentino Mazzola e Michele Alboreto nei rispettivi valori di € 0,60 - € 0,65 - € 1,40.

Venerdì 23 ottobre - GIORNATA DEL COLLEZIONISMO
Emissione celebrativa di 3 francobolli, raccolti in foglietto, dedicati ai fumetti italiani ovvero a Coccobill di Benito Jacovitti, Diabolik di Angela & Luciana Giussati e Lupo Alberto di Guido Silvestri in arte Silver, nel valore di € 1,00 per ciascun soggetto.

Sabato 24 ottobre - GIORNATA DELLA MUSICA
Emissione celebrativa di 3 francobolli dedicati a Luciano Pavarotti, Mino Reitano e Nino Rota nei rispettivi valori di € 0,65 - € 1,00 - € 1,50.

Domenica 25 ottobre - GIORNATA DELL’EUROPA
Emissione celebrativa di 5 francobolli e un appendice, autoadesivi e fustellati, raccolti in un libretto, dedicati ad opere architettoniche romane, di rilevante interesse storico, ovvero Pont du Gard in Francia, Vallo di Adriano in Gran Bretagna, Odeon di Patrasso in Grecia, Porta Nigri di Treviri in Germania e l'Acquedotto di Segovia in Spagna, nel valore di € 0,65 per ciascun soggetto.

ERINNOFILIA
L'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato venderà nel suo stand un foglietto celebrativo dedicato alla manifestazione, stampato in 1000 esemplari.

MARCOFILIA
Calendario dei servizi temporanei filatelici di bollatura: annulli speciali Giorno di emissione e manuali.

ALTRE EMISSIONI
Nello periodo del Festival internazionale della Filatelia saranno emessi i seguenti francobolli:
mercoledì 21 ottobre
Giornata della filatelia, celebrativo nel valore di € 0,60;

giovedì 22 ottobre - emissione congiunta Italia e Bulgaria
130° anniversario dei rapporti diplomatici tra Italia e Bulgaria, celebrativo nel valore di € 0,65 raccolto in foglietto;

venerdì 23 ottobre
Il santo Natale, serie tematica nel valore di € 0,60 per ciascun soggetto, laico e religioso.

ORARI APERTURA
mercoledì 21 ottobre - dalle ore 11.30 alle ore 19.00
giovedì/sabato 22/24 ottobre - dalle ore 10.00 alle ore 19.00
domenica 25 ottobre - dalle ore 10.00 alle ore 14.00

INFO
Palazzo dei Congressi
Piazza John Kennedy, 1
00144 Roma
Tel: +39 06 54513705
Fax: +39 0654513800
E-mail: info@locazionitemporanee.it

Acqua sulla Luna

Foto di Maurizio Leotta - 02.02.2007

C'è acqua sulla Luna, pochissima ma c’è.
La scoperta smentisce l'idea finora diffusa che il suolo lunare sia arido e desolato, alimentando il sogno mai sopito di poter installare una base fissa con astronauti. Per la prima volta gli scienziati sono convinti di averne davvero le prove e le pubblicano su Science.


Le seguenti tre missioni spaziali:

Chandrayaan-1 missione dell’ISRO - Indian Space Research Organisation
sonda spaziale lanciata il 22 ottobre 2008 per studi scientifici in orbita polare lunare e per lo studio diretto della superficie per mezzo del MIP - Moon Impact Probe che si è posato sul suolo lunare il 14 novembre 2008;
Deep Impact missione della NASA
sonda spaziale lanciata il 12 gennaio 2005 verso la cometa Tempel 1 per studiarne la composizione all’interno per mezzo dello Smart Impactor che ha impattato la cometa il 4 luglio 2005;
Cassini missione della NASA-ESA-ASI
sonda spaziale lanciata il 15 ottobre 1997 per lo studio del sistema di Saturno;

hanno fornito dati che hanno consentito a studiosi statunitensi di confermare la presenza, in diversi punti della superficie lunare, di composti volatili basati sul legame tra idrogeno e ossigeno che è caratteristico della molecola d’acqua.
In realtà, i dati non consentono di determinare con certezza in quale misura si tratti di acqua (la cui molecola è formata da 2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno) e in quale di ossidrile (un composto formato da 1 atomo di idrogeno e 1 di ossigeno), ma questo basta comunque a cambiare profondamente le nostre teorie sulla Luna, a lungo considerato un corpo celeste completamente secco e inospitale, con importanti implicazioni per eventuali colonie umane sul nostro satellite naturale.

Le sopracitate tre ricerche indipendenti hanno fornito i dati raccolti dagli spettrometri di bordo, strumenti in grado di scomporre la radiazione riflessa dalla superficie lunare, e in questo modo individuare gli elementi caratteristici di ogni molecola, dato che ogni struttura chimica assorbe la luce in modo caratteristico.
Solo la missione Chandrayaan-1 è stata effettivamente dedicata alla Luna, le altre due hanno compiuto su di essa dei fly-by per sfruttarne l’effetto gravitazionale lungo il loro viaggio.

Sulla Luna non ci sono certo laghi o fiumi ma la sua superficie presenta tracce significative di ossidrile, acqua o entrambi, intrappolata nei minerali. Questi composti sono stati rilevati non nei freddi crateri delle regioni polari dove i ricercatori hanno sempre ritenuto più probabile la presenza di ghiaccio d’acqua e dove, non a caso, andrà ad impattare il 9 ottobre c.a. la sonda della NASA LCROSS - Lunar CRater Observation and Sensing Satellite, esattamente nel cratere Cabeus A, avente il diametro di km 48, in prossimità del Polo Sud, ma al contrario, anche se la sua concentrazione aumenta avvicinandosi ai Poli, l’acqua sembra essere presente anche a latitudini molto più basse, raggiunte dalla luce solare.

Il Prof. Enrico Flamini, responsabile dell’Unità di Osservazione dell’Universo dell’ASI - Agenzia Spaziale Italiana, spiega che i dati pubblicati su Science ''indicano che c'e' una quantità di acqua relativamente alta diffusa su tutta la superficie e intrappolata in minerali idrati''.
Il dato interessante, secondo il Prof. Enrico Flamini, è che si tratta ''di una quantità più alta di quella che si potrebbe ipotizzare se l'acqua fosse stata portata sulla Luna dall'impatto di comete. Potrebbe insomma, essere acqua già presente nel momento in cui si e' formata la Luna''.

Questa scoperta è destinata a cambiare profondamente il modo in cui guardiamo al nostro satellite naturale ed avere importanti conseguenze per la pianificazione di future missioni. Da tempo, molti ricercatori suggeriscono che una presenza d’acqua sulla Luna potrebbe facilitare la costruzione di insediamenti umani sulla Luna. Non tanto o non solo perché l’acqua trovata lì potrebbe servire alle esigenze quotidiane degli astronauti (si pensi all’idratazione dei cibi liofilizzati), evitando di trasportare a bordo della missione grandi quantitativi d’acqua dalla Terra, ma soprattutto perché idrogeno e ossigeno potrebbero fornire il combustibile necessario a ripartire dalla Luna verso la Terra oppure verso altre destinazioni.

Orografia del cratere Cabeus A nei pressi del Polo Sud della Luna

Concentrazione di ghiaccio (blu) ed acqua (viola) al Polo Sud della Luna

Mappa del Polo Sud della Luna utilizzando il telescopio Tortugas Observatory 24"

Immagini tratte da: nasa.gov
Link utile: Maurizio Leotta

Posta Italiana

Il giudizio critico di molti collezionisti, sulla nuova serie ordinaria emessa il 7 luglio 2009, coincide con quello della stampa specializzata.

“Occasione persa”.
Questo è il titolo in copertina e ripreso nell’editoriale di “cronaca filatelica” n. 364 - settembre 2009.

“Non era difficile migliorarsi dal punto di vista grafico - afferma Danilo Bogoni nel suo articolo - ciò nonostante si è fatto un bel passo avanti rispetto all’odiato Prioritario. Di sicuro l’immagine della busta che lascia una scia tricolore porta con sé una ventata di freschezza, ma se fosse passata in Commissione sarebbe stata bloccata, ancor di più per la scritta “Poste Italiane”.
In ogni caso, è sulla lotta alle falsificazioni che si sono concentrati gli sforzi di Poste Italiane e del Ministero, che per la sicurezza hanno messo a punto misure grafiche quali la stampa calcografica a più colori e la microscrittura. Non si tratta, però, di una novità assoluta: è già stata usata di recente da Royal Mail per la stampa della nuova definitiva con l’aggiunta di tacche laterali antiriciclaggio”.

Ma anche il mensile “IL COLLEZIONISTA” n. 9 - settembre 2009, dalla nota “Il graffio del grafico”, della rubrica “Cronaca delle novità” a cura di C. Hertel, si evince un giudizio negativo:

“Il parto della montagna. Anni di lavoro, tecniche d’avanguardia, un incisore dei migliori, microscrittura ritenuta degna di un decreto, inchiostri di sicurezza metallizzati, codici identificativi: e alla fine sbuca il solito topolino disegnato con simbologie anni Trenta e grafica anni Cinquanta. Da far sbudellar dal ridere con le sue ambiguità.
La lettera vola via nel senso che va veloce o che sparisce finendo chissà dove?
E lascia una scia tricolore per farsi notare dalla famose Frecce visto che a Poste italiane non le bada più nessuno?
Soprattutto, proprio nell’Anno europeo della Creatività e dell’innovazione dovevano tirar fuori questa banalità che più ordinaria non si può?
Ma forse no: se è vero che l’arte deve rispecchiare il suo tempo, vien da pensare che questa puerile allegriuccia antiquata e provinciale è perfetta per l’Italia di oggi”.


E’ la pura verità. Condivido.


OBIRETTIVO SICUREZZA PER LA NUOVA ORDINARIA

Le tecniche per rendere più difficile la vita ai falsari secondo il testo diffuso dal dicastero allo Sviluppo economico e attribuito al ministro Claudio Scajola.

"I francobolli ordinari, grazie alla loro capillare diffusione ed utilizzazione, sono quelli che ci accompagnano nella nostra quotidianità". È quanto il dicastero allo Sviluppo economico presenta come discorso del ministro Claudio Scajola, a proposito della nuova emissione “Posta italiana”.

"Le serie ordinarie di uso corrente, o definitive - per usare un termine mutuato dal lessico del collezionismo filatelico - sono composte da francobolli emessi in tiratura illimitata, destinati ad essere distribuiti ed utilizzati per un lungo periodo di tempo". Non vi è abitazione dove, almeno una volta, non sia entrata una lettera o una cartolina affrancata con un francobollo di questo tipo.
Le ordinarie "sono dunque destinate a durare negli anni e ad entrare nell'immaginario collettivo, assurgendo spesso a simboli stessi della Nazione. Basti pensare ai francobolli raffiguranti i castelli d'Italia…".

L'ultima definitiva che, con il suo caratteristico colore oro, ha accompagnato il lancio del servizio prioritario risale al 1999. "In dieci anni - prosegue il documento - il settore postale in Italia ha subìto notevoli cambiamenti, tesi sempre a migliorare il servizio, sicché anche per i francobolli ordinari si è reso necessario un restyling che li rendesse allo stesso tempo più accattivanti dal punto di vista grafico e dotati di maggiori elementi di sicurezza".

L'esigenza di cambiare "è stata manifestata da diverso tempo dagli operatori del settore e da molti collezionisti italiani. Sono certo che la nuova serie ordinaria incontrerà il favore degli appassionati di francobolli, che nel nostro Paese sono oltre un milione e mezzo, riuniti in circa quattrocento circoli e società filateliche".

Tali francobolli "si caratterizzano per l'uso di sofisticate tecniche di stampa, che ne rendono estremamente difficile la falsificazione. L'uso della calcografia a più colori - tecnica di stampa tra le più pregiate - conferisce ai disegni una straordinaria nitidezza… Ulteriore elemento di sicurezza, reso possibile dall'estrema precisione dell'incisione calcografica, è la tecnica della microscrittura, utilizzata per la stampa della parte superiore del francobollo. La banda colorata che affianca il logo di Poste, che ad occhio nudo appare essere un unico elemento grafico, ad un'osservazione più attenta risulta essere composta dalla scritta senza fine «Poste italiane», ripetuta su otto righe sovrapposte".

"L'accorgimento - continua il testo attribuito al ministro - che più di ogni altro contribuisce a rendere questi francobolli unici ed estremamente difficili da riprodurre è l'uso di un particolare inchiostro di sicurezza. Si tratta di un inchiostro concentrato metallizzato simile a quello utilizzato per la stampa delle banconote dai tagli più elevati, che esposto alla luce cambia colorazione a seconda dell'inclinazione del francobollo".

Intanto, tra i collezionisti c'è già chi ha trovato le prime curiosità. Non solo l'ormai immancabile prevendita, avvenuta nonostante le tassative disposizioni contrarie. Circolano esemplari con le tinte parzialmente modificate, come è il caso della scia rossa presente sul 60 centesimi e soprattutto dei solchi verde e rosso dell'1,50 euro, come da segnalazioni. (VACCARInews - 08.07.2009)

Web Stargate

Considerato che il sito dell’ASI - Agenzia Spaziale Italiana nell’insieme, oltre ad avere una buona veste grafica e un buon grado di funzionalità, è strutturato in modo tale che si possono attingere notizie di rilevante importanza riguardante l’esplorazione spaziale nei seguenti temi:

1. Esplorare lo spazio - Lo studio del Sistema solare e dello spazio profondo
2. Osservare la Terra - I satelliti per il monitoraggio del pianeta
3. Abitare lo spazio - Il volo umano e la colonizzazione dello spazio
4. Accesso allo spazio - L’ASI e il trasporto spaziale
5. Telecomunicazioni e navigazione - Una rete di satelliti al servizio dell'uomo

nell’area PRESS ROOM si evidenzia una sezione Web Stargate una guida completa all’informazione sullo spazio in rete, culturalmente avanzata, dove si trova una directory completa e costantemente aggiornata alle più importanti risorse informative sul settore aerospaziale presenti su web ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

ISTITUZIONI ITALIANE, COMUNITARIE E INTERNAZIONALI
AGENZIE SPAZIALI
CENTRI ED ENTI DI RICERCA
INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE
RIVISTE SCIENTIFICHE
INDUSTRIA AEROSPAZIALE
BLOG


Buona navigazione.

ISS vista dallo Space Shuttle Endeavour il 19.08.2007 - Missione STS-118 (08-21.08.2007)
(Foto NASA)

Arte in… cantiere

Il concorso “Arte in… cantiere” che è stato promosso dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Puglia in sinergia con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea trasformando i tubi innocenti dei cantieri di restauro in pareti museali e la città in un percorso espositivo all’aperto, il 29 giugno scorso ha raggiunto pienamente il suo obiettivo selezionando 12 artisti su 62 partecipanti.

Infatti da settembre 12 location storiche attualmente in restauro cambieranno facciata, il loro impalcato sarà mimetizzato da rappresentazioni artistiche su superfici di m 3,00x6,00 dei 12 artisti vincitori del concorso:

Iginio Iurilli - Miki Carone - Giuseppe Sylos Labini
Paolo Lunanuova - Emilio Farina - Paolo Pietrucci
e “per la quota rosa”:

Maria Antonietta Bagliato - Elena Rossella Lana - Iolanda Spagno
Valentina Giovinazzo - Angela Lomele - Lea Caputo.


“Le impalcature dei cantieri di restauro - come recita la finalità del concorso - a torto considerati di importanza minore rispetto al progetto di opere edilizie, concorrono ad articolare lo spazio urbano, e spesso si connotano, in positivo o in negativo, come l’espressione più immediata e appariscente dell’immagine di una città. Portare l'arte contemporanea a coprire i ponteggi vuole essere una risposta delle istituzioni a chi critica il grigiore dei cantieri e, nel contempo, una riflessione sulla qualità che la pubblicità potrebbe raggiungere.
L' iniziativa di apporre opere d'arte sui cantieri di restauro vuole segnare una svolta estetica nelle gestione dei lavori nelle città. Si prefigge, inoltre, di costituire attività sperimentale per la costituzione di un modello operativo, anche per le commissionarie della pubblicità, cantieri che diventano musei all' aperto.
Con questa iniziativa l’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Puglia e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia vogliono, inoltre, offrire una nuova opportunità espressiva ad artisti affermati o emergenti, che andranno a misurarsi con un “soggetto” di grande rilievo storico e monumentale”.


Miki Carone - Assalto al cielo, 2009

E’ la prima volta che in Italia si organizza un Concorso di tale rilevanza, estensione e significato.
La realizzazione delle opere sarà a carico della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Puglia con i fondi resi disponibili dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Puglia.

Decanter Eva

“Preferisco decantare vini giovani e vecchi. È un segno di rispetto per i vini vecchi e un segno di fiducia nei vini giovani”, ciò che afferma Christian Moueix, noto enologo francese.

Maximillian Riedel (1977), della omonima Riedel Glas Austria, ha progettato nel 2008 il nuovo decanter EVA, diverso dai tradizionali, una scultura in cristallo trasparente dalla linea tortuosa che facilmente permette a tutti quei vini datati o che lo necessitano, di ossigenarsi e di sviluppare così nel modo migliore il bouquet aromatico.

Il packaging, nei colori rosso e nero, è completo perfino di un DVD che spiega la tecnica di versamento e le istruzioni di pulitura del decanter, il tutto curato dallo stesso Maximillian Riedel.