Crisi
o non crisi, suscita molta curiosità il seguente articolo di Roberta Olcese,
esperta giornalista di mercato dell’arte.
Articolo pubblicato su LA CASANA n. 2 - settembre 2015. Periodico quadrimestrale della Banca Carige S.p.A. Genova.
Articolo pubblicato su LA CASANA n. 2 - settembre 2015. Periodico quadrimestrale della Banca Carige S.p.A. Genova.
Sembra
che fino a oggi l’arte italiana sia stata sottovalutata, anche se nomi
importanti come Piero Manzoni e Lucio Fontana hanno superato con i
loro capolavori la barriera dei 20 milioni di dollari. Ancora poco se si
considera che una tela del 1968, quindi degli stessi anni, realizzata
dall’artista tedesco Gerard Richter è
stata battuta nel 2013 per 37 milioni di dollari e un’altra opera dello stesso
artista datata 1986, quest’anno è passata di mano da Sotheby’s [1] per 46
milioni di dollari.
Un
altro indice che conferma l’interesse del mercato globale è il comportamento
dei galleristi internazionali che recentemente hanno incrementato gli acquisti
di opere d’arte in Italia. Alle ultime aste a Milano da Sotheby’s e Christie’s [2]
sono stati battuti lotti complessivamente per oltre 40 milioni di euro e dopo,
in entrambi i casi, l’80% dei buyers erano stranieri.
“Le quotazioni degli
artisti italiani sono cresciute del 20%, influenzate anche dal cambio di
valuta”. Spiega Claudia
Dwek, vicepresidente di Sotheby’s Europa.
Il
prossimo nome italiano su cui i bookmakers dell’arte scommettono è Alberto
Burri, il maestro di Città di Castello che con le Combustioni di
plastica, i Sacchi di juta e i Cretti sarà celebrato con un’importante
retrospettiva al Guggenheim di New York il prossimo 9 ottobre.
Buona
parte del merito di questa improvvisa rivalutazione è da attribuirsi alle
Italian Sale, le vendite all’incanto dedicate ai migliori artisti italiani che
le due major organizzano dal 1999 a Londra ogni anno a ottobre. I prossimi
appuntamenti saranno il 15 ottobre da Sotheby’s (con preview a Torino il 28/29
settembre e a Milano il 3 ottobre) e il 16 ottobre da Christie’s. Nelle passate
edizioni dell’Italian Sale sono passati sotto il martello del banditore nomi
importanti: da Giorgio Morandi, a Giacomo
Balla, Mimmo Rotella, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Agostino
Bonalumi, il gruppo dell’Arte Povera, Michelangelo Pistoletto
fino ad autori più recenti come Francesco Vezzoli.
Quest’anno
l’attesa è per gli artisti che recentemente si stanno rivalutando. In primis Paolo
Scheggi. Artista fiorentino scomparso a soli 31 anni nel 1971 a Roma, Scheggi ha lavorato intensamente dal
1958 fino all’anno della morte. Il successo però è arrivato nel 2013 proprio
durante una Italian Sale di Christie’s. “È
stata la prima volta che abbiamo messo Scheggi in catalogo a Londra -
ricorda Mariolina Bassetti, International Director PostWar and Contemporary Art
di Christie’s - la stima era 30/40 mila
sterline, l’abbiamo venduto a 170 mila. Si sono collegati 21 telefoni da tutto
il mondo, perfino il Sud America”. Un anno e mezzo dopo un’opera
dell’artista, “Intersuperficie Curva Bianca”, stimata 400/600mila euro è stata
battuta alla cifra record di 1,623mila euro da Sotheby’s a Milano.
Il
trend degli anni ’50 e ’60 sarà al centro dei prossimi cataloghi di ottobre.
Claudia Dwek anticipa “Seguiamo la
richiesta generale, ci saranno soprattutto Bonalumi, Scheggi, Fontana e
naturalmente Burri”.
In
particolare da Sotheby’s passeranno due importanti plastiche di Burri degli anni ’60: “Rosso Plastica”,
1960 stimato 700mila/1 milione di sterline e “Bianco Plastica 1”, 1961 con una
stima di 1,4/1,8 milioni di sterline. Per Lucio
Fontana, «nome tutelare dell’Arte del Dopoguerra» andrà all’incanto il “Concetto
Spaziale, Attese” del 1966, un capolavoro con sei tagli su fondo rosso, il
colore più ricercato dal mercato insieme al bianco, stimato 2/3 milioni di
sterline. Anche se l’opera più rara che vedremo è un Concetto Spaziale pietre,
buchi e vetri di Murano su tela argento eseguito nel 1961, lo stesso anno delle
celebri Venezie.
Lucio fontana - Concetto Spaziake, Attese - 1966 |
[1]
Sotheby's è una casa d'asta del Regno Unito, tra le più importanti e con
centinaia di filiali nel mondo, la cui sede storica è in New Bond Street, a
Londra.
[2] Christie’s è tra le più famose case d'asta al mondo. È rappresentata da 53 uffici in 32 paesi e 10 sale in tutto il mondo tra cui Londra, New York, Parigi, Ginevra, Milano, Amsterdam, Dubai e Hong Kong.
[2] Christie’s è tra le più famose case d'asta al mondo. È rappresentata da 53 uffici in 32 paesi e 10 sale in tutto il mondo tra cui Londra, New York, Parigi, Ginevra, Milano, Amsterdam, Dubai e Hong Kong.