TOTTA e DYLAN

Genocidio dei Nativi Americani

Volentieri pubblico il comunicato inoltrato dagli anziani di varie nazioni indigene del Canada, contribuendo così ad una maggiore diffusione di questo importante argomento.
Argomento questo, e lo penso profondamente, che non avrà conclusioni colme di sincerità e verità.
Pertanto, ringrazio Alessandro Profeti - Nativi Americani.it - per la sua attenta e minuziosa informazione, permettendomi di pubblicare a riguardo anche le sue note di redazione, specifiche e persuasive.

25 aprile 2009, territorio della Nazione dei Squamish, costa ovest del Canada.

Al popolo italiano, da parte degli anziani rappresentanti di varie nazioni indigene del Canada.

Cari amici, Vi salutiamo molto calorosamente e vi chiediamo di prestare attenzione a questo messaggio e di prenderlo a cuore, perché tramite esso comunichiamo a nome di decine di migliaia di nostri parenti e bambini piccoli morti, uccisi nelle scuole residenziali gestite dalla Chiesa Cattolica Romana in Canada.
Tra il 1890 e il 1996, più di 50.000 bambini indigeni sono morti nelle scuole residenziali per nativi americani in tutto il Canada, principalmente dalla Chiesa cattolica Romana, che fondarono e gestirono più dei due terzi di queste scuole.
Molti bambini sono morti perché bastonati o torturati, deliberatamente esposti a malattie gravi e non curati, oppure trascurati quando stavano male e altri maltrattamenti con premeditazione.

Nessuno è mai stato processato per la morte di questi bambini, e la Chiesa cattolica si rifiuta di rivelare dove questi bambini siano stati sepolti e come sono morti. Questa settimana, il 29 aprile Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, farà le sue "scuse" per il grave danno che è stato causato nelle scuole residenziali per nativi americani.
Noi non accettiamo queste scuse, perché non si può chiedere scusa per il genocidio e gli omicidi di massa, così come non si può risolvere tutto solo con le parole. Chiediamo invece al Papa di prendersi tutta la responsabilità per gli atti criminali compiuti dalla sua Chiesa per secoli nei confronti del nostro popolo, e chiediamo che accetti le nostre seguenti richieste, per dimostrare che il suo rimorso per le azioni della sua Chiesa nelle scuole residenziali indiane in Canada è reale:

Identificare il posto dove sono sepolti i bambini morti in queste scuole cattoliche, e ordinare che i loro resti vengano restituiti ai loro familiari per una degna sepoltura.

Identificare consegnare le persone responsabili per queste morti.

Divulgare tutte le prove riguardanti questi decessi e i crimini connessi nelle scuole residenziali, consentendo il pubblico accesso agli archivi del Vaticano ed altri registri delle altre Chiese coinvolte.

Revocare le bolle pontificie "ROMANUS PONTIFEX" (1455) e "INTER CATERA" (1493), e tutte le altre leggi che sanzionarono la conquista e la distruzione dei popoli indigeni non-cristiani del nuovo Mondo.

Revocare la politica del Vaticano, in parte formulata dall’attuale Papa, che richiede che vescovi e preti tengano segrete le prove degli abusi subiti dai bambini indigeni nelle loro chiese invitando le vittime al silenzio.

Venire in Canada di persona per visitare i quartieri più poveri, dove abitano i sopravissuti delle scuole residenziali, e chiedere perdono a queste persone per il genocidio e per la politica messa in atto dalla sua Chiesa nei loro confronti, e giurare pubblicamente che tali azioni e politiche non si ripeteranno mai più.

E infine, presentarsi davanti al Tribunale Internazionale sui Crimini di Guerra e sul Genocidio in Canada per rispondere alle accuse che lui e la sua Chiesa sono responsabili per la distruzione e la morte di milioni di Nativi Americani.

Noi crediamo che queste richieste nei confronti del Papa, Joseph Ratzinger, sono giuste ed eque, e sono quelle che devono essere fatte se vogliamo che la giustizia venga fatta e che Dio sia onorato. Nel fare queste richieste, ci dissociamo pubblicamente dal cosiddetto leader dei nativi americani canadesi, "Capo" Phil Fontaine, che apparirà insieme al Papa come destinatario delle sue "scuse." Il Signor Fontaine non rappresenta i Nativi Americani in Canada, ma lavora invece per il governo canadese. Non ha mai consultato i nostri anziani, o altri rappresentanti indigeni, prima di partire per Roma.
Chiediamo al popolo italiano di fare pressione sul Papa e sulla Chiesa Cattolica per far si che accettino le nostre richieste.

Vi chiediamo anche di informarvi sul genocidio canadese tramite il sito web menzionato qui sotto, e di contattare la nostra associazione, "The Friends and Relatives of the Disappeared" - "Amici e parenti degli scomparsi".
I nostri rappresentanti verranno in Italia a settembre-ottobre 2009.

Vi salutiamo nello spirito di verità e fratellanza.

Dodici anziani del Consiglio che rappresentano le nazioni Cree, Squamish, Haida, Metis ed Anishinabe.

Elder Jeremiah Jourdain
Chief Louis Daniels (Whispers Wind)
Portavoci del Consiglio
Contact: Friends and Relatives of the Disappeared
c/o Eagle Strong Voice (Kevin Annett)
260 Kennedy St.
Nanaimo, B.C. Canada V9R 2H8
ph: 250-753-3345
e-mail:
hiddenfromhistory@yahoo.ca

website:
www.hiddenfromhistory.org


Questo comunicato ufficiale, inviato da Kevin Annett e inoltrato a noi da Vittorio Delle Fratte, tradotto da C. Boyle, ci impone il massimo impegno nella sua diffusione.
Al momento non è ancora visibile sul sito www.hiddenfromhistory.org, e probabilmente lo sarà solo al momento delle "scuse" papali previste per domani. Noi lo pubblichiamo oggi, e ci impegneremo in tal senso, come sapete collaboriamo e supportiamo il lavoro di Kevin Annett, diffondiamo le verità storiche sulle scuole residenziali canadesi e le boarding school da molto tempo, e siamo in prima fila nel chiedere al Papa di ammettere pubblicamente le colpe della chiesa cattolica romana nei crimini commessi in queste scuole, ma certamente di farlo in modo sincero; non possiamo, al momento, conoscere le reali intenzioni delle scuse che saranno fatte domani dal Papa alla presenza di Phil Fontaine, né se quest’ultimo sia davvero mosso da sinceri intenti o lavori davvero per il governo, certo ci chiediamo come mai non sia il Papa ad andare dai Nativi Americani per porgere scusa ma sia un loro (unico?) "rappresentante" a muoversi per venire in Italia.
Ci permettiamo di avere dei dubbi sulla sincerità delle scuse che saranno presentate domani, perché anche noi pensiamo, come gli anziani Nativi canadesi, che ad esse debbano seguire altre azioni ben più concrete, a cominciare dal dire TUTTA la verità. E a far sì che i funzionari cattolici responsabili di questi crimini paghino il loro debito con la giustizia. Siamo convinti che questo non avverrà, quindi, per favore, unitevi a noi nel far pressione affinché tutto non finisca con delle scuse di facciata, diffondete questo comunicato e gli altri che potranno venire!
(Alessandro Profeti - 28 aprile 2009)

Link utili tratti da: nativiamericani.it
Ecco dov’era la Chiesa Cattolica…
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Stop al silenzio sui crimini della Chiesa cattolica nel Genocidio dei Nativi Americani - Campagna informativa

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