Il Washington Post ha pubblicato la notizia del più grande e sofisticato attacco hacker mai verificato fino ad oggi.
Violati oltre 75.000 tra computer e server di circa 2.500 aziende in 196 Paesi.
E’ stato scoperto il 26 gennaio scorso da Alex Cox, ingegnere della NetWitness - Virginia, azienda che si occupa di sicurezza informatica per il Governo USA e per la FBI. L’attacco sarebbe ancora in corso e quindi è ancora incerta la quantità di dati rubati.
Gli hacker sarebbero riusciti ad entrare con un semplice ed efficace sistema facendo leva sulla superficialità degli utenti. Agli hacker è bastato indurre gli ignari dipendenti a scaricare dei mini software infetti che, dopo essere stati installati, ha aperto le porte dei PC e server aziendali ai criminali. Per l’attacco cibernetico è stato anche utilizzato un pericoloso spyware noto come ZeuS.
Tra le aziende più famose colpite si trovano le farmaceutiche Merck & Co. e Cardinal Health Inc., ma anche giganti della cinematografia come la Paramount. L’attacco sarebbe partito da hacker dell’est Europa, probabilmente con alcune basi anche in Cina. Tra i Paesi più colpiti invece figurano USA, Messico, Arabia Saudita, Egitto e Turchia.
E’ stato scoperto il 26 gennaio scorso da Alex Cox, ingegnere della NetWitness - Virginia, azienda che si occupa di sicurezza informatica per il Governo USA e per la FBI. L’attacco sarebbe ancora in corso e quindi è ancora incerta la quantità di dati rubati.
Gli hacker sarebbero riusciti ad entrare con un semplice ed efficace sistema facendo leva sulla superficialità degli utenti. Agli hacker è bastato indurre gli ignari dipendenti a scaricare dei mini software infetti che, dopo essere stati installati, ha aperto le porte dei PC e server aziendali ai criminali. Per l’attacco cibernetico è stato anche utilizzato un pericoloso spyware noto come ZeuS.
Tra le aziende più famose colpite si trovano le farmaceutiche Merck & Co. e Cardinal Health Inc., ma anche giganti della cinematografia come la Paramount. L’attacco sarebbe partito da hacker dell’est Europa, probabilmente con alcune basi anche in Cina. Tra i Paesi più colpiti invece figurano USA, Messico, Arabia Saudita, Egitto e Turchia.