Riguardante il francobollo commemorativo di Charles Darwin, nel bicentenario della nascita, emesso il 12.02.2009, riporto di seguito un articolo pubblicato su Pikaia - il portale dell’evoluzione il 24.01.2009, al momento della notizia dell’emissione diramata dall’ANSA, dal titolo:
“ll francobollo per festeggiare il bicentenario darwiniano contesta... il modello di evoluzione proposto da Darwin”.
Nel francobollo compare una rappresentazione del processo evolutivo che sconfessa non solo l’attuale rappresentazione dell’evoluzione umana, ma addirittura lo schema evolutivo che Charles Darwin stesso aveva disegnato nel 1838 in un suo taccuino, accompagnato dalla prudente frase “I think”.
Lo schema purtroppo è ben noto, è facile da trovare anche in internet, ed è spesso utilizzato di solito da chi, ignorando i tentativi di evoluzione falliti e le linee evolutive scomparse, cerca di far passare l’idea, non coerente con i dati dimostrati dalla ricerca scientifica, che l’evoluzione, e in particolare l’evoluzione umana abbia seguito un percorso prestabilito per arrivare ad un obiettivo prestabilito.
Speriamo che il Prof. Ernesto Capanna (ordinario di Anatomia Comparata - Università La Sapienza) nel bollettino illustrativo chiarisca le pericolose conseguenze della diffusione nei neuroni degli italiani di questo modello errato del processo evolutivo.
Qui di seguito il modello di evoluzione proposto da Darwin, ben diverso dalla “marcia del progresso” rappresentato nel francobollo.
“ll francobollo per festeggiare il bicentenario darwiniano contesta... il modello di evoluzione proposto da Darwin”.
Nel francobollo compare una rappresentazione del processo evolutivo che sconfessa non solo l’attuale rappresentazione dell’evoluzione umana, ma addirittura lo schema evolutivo che Charles Darwin stesso aveva disegnato nel 1838 in un suo taccuino, accompagnato dalla prudente frase “I think”.
Lo schema purtroppo è ben noto, è facile da trovare anche in internet, ed è spesso utilizzato di solito da chi, ignorando i tentativi di evoluzione falliti e le linee evolutive scomparse, cerca di far passare l’idea, non coerente con i dati dimostrati dalla ricerca scientifica, che l’evoluzione, e in particolare l’evoluzione umana abbia seguito un percorso prestabilito per arrivare ad un obiettivo prestabilito.
Speriamo che il Prof. Ernesto Capanna (ordinario di Anatomia Comparata - Università La Sapienza) nel bollettino illustrativo chiarisca le pericolose conseguenze della diffusione nei neuroni degli italiani di questo modello errato del processo evolutivo.
Qui di seguito il modello di evoluzione proposto da Darwin, ben diverso dalla “marcia del progresso” rappresentato nel francobollo.
Pertanto, possiamo controllare come siano diversi gli schemi che rappresentano oggi correttamente il percorso che ha portato alla nostra specie; sono evidenti i percorsi evolutivi che non hanno avuto successo e la presenza a volte contemporanea di diverse specie. NON si è trattato, né per l’uomo né per altre specie animali e vegetali, di un processo lineare come quello raffigurato nel francobollo. Incredibile.
Il 10.07.2008 il Prof. Marcello Sala contestava questa rappresentazione errata dei percorsi evolutivi in un articolo su Pikaia - il portale dell’evoluzione dal titolo “Documentazione di un salto evolutivo?”.
Sembra però che perfino nella patria di Darwin, in Gran Bretagna, gli esperti di francobolli (in questo caso si tratta di privati) non sospettino di come sia errata la “marcia verso il progresso” nella rappresentazione della cartolina commemorativa del bicentenario creata da una ditta privata. A differenza rispetto agli esperti italiani almeno hanno rappresentato (per chi lo sa notare) un brachiatore e non un quadrupede come primo elemento della “marcia”.
I francobolli inglesi, emessi il 12.02.2009 anche in foglietto, invece preferiscono non dare indicazioni che potrebbero essere errate.
Il 10.07.2008 il Prof. Marcello Sala contestava questa rappresentazione errata dei percorsi evolutivi in un articolo su Pikaia - il portale dell’evoluzione dal titolo “Documentazione di un salto evolutivo?”.
Sembra però che perfino nella patria di Darwin, in Gran Bretagna, gli esperti di francobolli (in questo caso si tratta di privati) non sospettino di come sia errata la “marcia verso il progresso” nella rappresentazione della cartolina commemorativa del bicentenario creata da una ditta privata. A differenza rispetto agli esperti italiani almeno hanno rappresentato (per chi lo sa notare) un brachiatore e non un quadrupede come primo elemento della “marcia”.
I francobolli inglesi, emessi il 12.02.2009 anche in foglietto, invece preferiscono non dare indicazioni che potrebbero essere errate.
Notizie tratte da:
Pikaia - il portale dell’evoluzione / 24.01.2009
L'Anti-evoluzionismo in Italia, il blog del Prof. Daniele Formenti