TOTTA e DYLAN

Piero Falcone e la sua pittura

Un tarantino trapiantato a Roma, un autodidatta che con la sua "non facile" spatola riesce a stabilire uno “stile intermedio tra impressionismo e realismo” tanto da riconoscerlo fermamente nell’area ambientalistica, quella in cui avviene la mia costante ricerca artistica, tecnicamente diversa e più sperimentale.


Se pur datato, mi affascina l’olio su tela 40x50 dal titolo “Campagna romana”. La semplice geometria pittorica, pulita nella forma ed essenziale nel colore, mi convince sempre più di ciò che raramente fermiamo nell’ottica delle sensazioni, le quali si trasformano in inquadrature che ci coinvolgono in quel modo conforme alla teoria del naturalismo.

Infatti, così giustamente ha recensito Maria Teresa Palitta: “la raffinatezza cromatica, i dosaggi tonali, il senso di etereo, volume senza peso, sono le sequenze che maggiormente incidono e lasciano nella memoria l’impronta magnetica, il verde è come una calamita, e il pittore sa comporre qualunque sfumatura adatta per rendere omaggio alla terra”.

Non si allontana il giudizio di Nicolina Bianchi nel definire l’attenta operatività di Piero Falcone: come “Il fascino della natura nella evocazione espressiva”, ed inoltre puntualizza che “l’immediata impressione che si ricava leggendo le opere è quella di un personale «alfabeto» dove ogni segno viene decifrato come evocazione elegiaca della natura”.

Piero Falcone ha esposto in numerose mostre personali, collettive e rassegne in Italia ed all’estero, ottenendo numerosi riconoscimenti.
Le sue opere sono in collezioni italiane e straniere.
Recentemente ha esposto la sua ultima produzione in una mostra personale a Roma, presso il Circolo Ufficiali M.M. “Caio Duilio”.
Il suo studio è in Via Licia, 18 - Roma.

Ninni Caricato

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