TOTTA e DYLAN

Oscar Niemeyer

Il visionario architetto brasiliano si è spento nella notte del 5 dicembre scorso nell’ospedale samaritano di Rio de Janeiro, sua città natale, dove era ricoverato dal 2 novembre scorso.

Oscar Ribeiro de Almeida Niemeyer Soares Filho, noto come Oscar Niemeyer, il 15 dicembre avrebbe compiuto 105 anni, il più famoso architetto brasiliano, tra i più illustri e prolifici del XX secolo, sintetizzava nel modernismo le suggestioni tropicali del Brasile.

“Non è l’angolo retto che mi attrae, né la linea diritta, dura, inflessibile, creata dall’uomo. Quello che mi affascina è la curva libera e sensuale: la curva che trovo sulle montagne del mio paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle onde dell’oceano, nelle nuvole del cielo e nel corpo della donna preferita”.
Con questa frase Niemeyer sintetizzava il suo credo stilistico che ha influito su centinaia di opere, da Brasilia a tutto il mondo.
 
"Q" - barretta di cioccolato di Oscar Niemeyer per Aquim di Rio de Janeiro

Nel tour della sua vita le tappe più importanti:

1929
Si sposa con Annita Baldo, figlia di emigranti di Padova.
1934
Si laurea ingegnere architetto e va a lavorare nello studio dell’architetto Lúcio Costa (1902-1998), futuro disegnatore del piano di Brasilia. In questi anni il contatto con Le Corbusier influenzano molto il suo stile basato sulle estreme possibilità del cemento armato.
1945
Entra nel partito comunista brasiliano restando fedele fino alla morte.
1947
Si reca a New York per lavorare al Palazzo di Vetro dell’Onu.
1951
Disegna a San Paolo il Parco Ibirapuera con la sede della Biennale e la Oca, un padiglione per il IV centenario della città ispirato alla struttura delle capanne degli indios, e l’Edificio Copan.
1052-1053
Costruisce la propria casa a Rio de Janeiro, Casa das Canoas, il suo capolavoro domestico.

Casa das Canoas a Rio de Janeiro
1956
Vince con Lúcio Costa il concorso per il piano pilota della nuova capitale Brasilia, che sostituirà Rio de Janeiro con una città avveniristica spostata più a nord, al centro della savana brasiliana.
Niemeyer vi realizza decine di edifici. I più famosi sono il Palazzo dell’Alvorada e il Palazzo del Planalto, sedi del Presidente della Repubblica, le cupole convessa e concava del Palazzo del Congresso, il Palazzo di Itamaraty, sede del Ministero degli Esteri, e la Cattedrale, ancora oggi considerata il capolavoro di Niemeyer.

Palazzo del Congresso a Brasilia
1957
A San Paolo progetta l’immenso Edificio Residenziale Copan, alto 140 metri con 38 piani.
1963
Diviene membro onorario dell’American Institute of Architects negli Stati Uniti.
1964
Soffre sulla sua pelle il golpe militare.
“Durante la dittatura tutto è stato differente - ha ricordato -. Il mio studio è stato saccheggiato. I miei progetti poco a poco hanno incominciato ad essere rifiutati. Il posto di un architetto comunista è a Mosca, mi disse un giorno un ministro”.
È di questi anni la celebre frase di Fidel Castro: “Niemeyer ed io siamo gli ultimi comunisti rimasti a questo mondo”.
1967
Va in esilio a Parigi.
1968
Progetta in Italia il Palazzo Mondadori a Segrate, sede dell’Arnoldo Mondadori Editore.

Palazzo Mondadoro a Segrate
1985
Torna in Brasile e progetta il Memorial da America Latina a San Paolo, e il Museo di Arte Contemporanea a Niterói, città vicino a Rio de Janeiro.

Museo di Arte Contemporanea a Niterói
1988
Negli Stati Uniti vince il premio Pritzker, il Nobel dell’architettura.
1996
Riceve il Leone d’Oro della Biennale di Venezia.
2000
Disegna il progetto dell’Auditorium di Ravello, inaugurato nei primi mesi del 2010.
2005
La Tim inaugura l’Auditorium del Parco Ibirapuera a San Paolo, un progetto del 1954 rimasto per anni chiuso nel cassetto.
2006
Si risposa all’età di 98 anni con la sua segretaria Vera Lucia Cabreira, più giovane di lui di 38 anni, contro il volere di Anna Maria, l’unica figlia. Niemeyer è follemente innamorato.
2011
In Spagna viene inaugurato il Centro Culturale Internazionale da lui progettato e a lui dedicato.

“L’architettura è il mio hobby - diceva spesso Niemeyer - una delle mie allegrie: creare la forma nuova e creatrice che il cemento armato suggerisce, scoprirla, moltiplicarla, inserirla nella tecnica più d’avanguardia. Questo è per me inventare lo spettacolo dell’architettura”.

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