TOTTA e DYLAN

Più design per uscire dalla crisi

L'ADI riunisce dal 1956 progettisti, imprese, critici, giornalisti, scuole e università intorno ai temi del design. In Italia conta oltre 1.300 soci residenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Dal 1962 gestisce il Premio Compasso d’Oro, il più importante riconoscimento al design italiano.

La Collezione Storica che raccoglie tutti i prodotti premiati in più di 50 anni è stata dichiarata , nel 2004, Bene di interesse nazionale. Missione dell'ADI è promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni più appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l'intervento presso le istituzioni, la fornitura di supporto al pubblico e ai privati. Per l'ADI il design è progettazione culturalmente consapevole, impegno per la collettività, difesa dell'ambiente e tutela della creatività.

Come ogni anno, l'ADI sarà presente con un proprio spazio al  Salone del Mobile di Milano, un evento internazionale che raccoglie visitatori da tutto il mondo: un'eccellenza del nostro Paese, una delle poche che ancora ci riconoscono. Per il design è evento commerciale ed economico importante, ma anche un'occasione per tutti per riflettere sulle prospettive del settore; il design è progetto e dunque anche visione, inevitabilmente. In questo momento di crisi, che vede un arresto del mercato interno, il Salone Internazionale del Mobile offre la possibilità alle aziende più intraprendenti di connettersi ai mercati stranieri, con buone prospettive.

Chi esporta e rinnova costantemente ha maggiori opportunità di successo. La nostra capacità di realizzare prodotti eccellenti ci permette di offrire un servizio e una personalizzazione che rappresentano una caratterizzazione qualitativa delle imprese.


Il nostro Paese purtroppo, al di là delle affermazioni auto-celebrative sulla creatività, sembra non accorgersi del valore strategico di questa risorsa; non vi sono programmi di sostegno e tutto viene lasciato alla libera iniziativa mentre gli altri paesi, sia in Europa, sia in Cina e Corea, fanno del design uno degli asset del proprio sviluppo.

Fare impresa in Italia, al contrario, è diventata una scommessa e anche il design risente di questa mancanza di approccio sistemico del Paese. Per lavorare bene ci vogliono stabilità, regole certe e un piano economico più consapevole che permetta di essere competitivi; lancio dunque un appello a coloro che avranno il compito a breve di guidare il nostro Paese: metteteci nelle condizioni di dare il nostro contributo per uscire dalla crisi, perché il design può e deve essere una leva di rilancio fondamentale.

Luisa Bocchietto
Presidente ADI - Associazione per il Disegno Industriale
08.04.2013 - designfirst.it


NOTA

Si è chiusa molto positivamente la 52ª edizione dei Saloni, che dal 9 al 14 aprile hanno posto al centro dell’attenzione mondiale gli oltre 2.500 espositori italiani e stranieri divisi tra il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, il SaloneSatellite e le biennali Euroluce e SaloneUfficio.

Sono stati 324.093 i visitatori complessivi, di cui 285.698 gli operatori del settore, con presenze da 160 paesi che rappresentano il 68% delle presenze totali, che rendono il Salone più che internazionale, globale.

“Il mondo che abiteremo” è il leitmotiv che ha condotto questa edizione dei Saloni, segnata dal contributo di Jean Nouvel per il “Progetto: ufficio da abitare”, uno spazio all’interno del SaloneUfficio dove l’architetto ha presentato cinque scenari lavorativi unici e singolari per dimostrare che un ambiente di lavoro deve essere in grado di trasmettere creatività, ispirazione e piacere di vivere.

L’appuntamento con il prossimo Salone Internazionale del Mobile è dall’8 al 13 aprile 2014.

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