Da molti anni varie amministrazioni postali hanno proposto francobolli poco conformi impiegando vari materiali nella realizzazione.
L’obiettivo è forse sensibilizzare il collezionista ed anche chi non è appassionato.
Questo fenomeno sembra proprio stupire il collezionista filatelico che viene invitato a raccogliere non solo il francobollo cartaceo come da tradizione, ma un qualcosa di diverso. E stupire anche la persona non appassionata che, per una ragione o per l’altra , sente parlare o addirittura si trova fra le mani un oggetto filatelico sicuramente inconsueto con cui affrancare la propria lettera.
Orbene, grazie alle tecnologie applicate, notiamo che la creatività, nella realizzazione di francobolli non cartacei, approda nella sollecitazione dei cinque sensi:
- il tatto, con l’aggiunta di materiali diversi o con carte speciali o con altri materiali;
- la vista, con effetti tridimensionali e con performance micro;
- l’olfatto, con essenze profumate;
- il gusto, con la gomma avente vari sapori;
- l’udito, con effetti musicali.
Vediamo alcuni esempi, considerando che le immagini non corrispondono alle dimensioni reali.
(1 - continua)Notizie e immagini tratte da:
Fabio Bonacina - News 2000 - LIBERO - speciale - Questi pazzi, pazzi francobolli - 08.10.2004
(Vaccari magazine - Novità che vengono dal passato - n. 32 novembre 2004)
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