TOTTA e DYLAN

Manas Lea Foscati

Il noto marchio italiano di calzature, ha rinnovato la propria immagine affidando l’idea ad Oliviero Toscani, all’architetto Pietro Carlo Pellegrini e alla società LU.CEN.S.E. - titolare del progetto “Città sottili” - per sviluppare un nuovo concept per i corner e gli shop in shop che riduca l'impatto sull’ambiente.

Carta e cartone sono i materiali utilizzati per gli arredi dei negozi, un suggestivo gioco di contrasti fra carta e cuoio tanto da avere l’impressione di trovarsi all’interno di una scatola di scarpe.
Un progetto originale, sintesi di innovazione nelle idee - il progetto è stato realizzato in partnership con importanti centri di ricerca sulla carta e l'Università Politecnica delle Marche - e semplicità come il materiale utilizzato, in linea con il tono della comunicazione Manas, orientato a concentrare l'attenzione sul prodotto.



Il risultato sono sedute e spazi espositivi realizzati in cartone a “tripla onda” con sette strati di carta, di cui cinque di materiale 100% riciclato e due in fibra di cellulosa vergine. Anche le luci sono in cartone: un tubo illuminato studiato insieme alla iGuzzini per un progetto nel rispetto dell'ambiente, ecologico e organico alla natura e all'uomo. La colla usata è vinilica. Gli altri materiali che completano i negozi Manas sono il legno wengè per il pavimento ed alcune pannellature di rivestimento delle pareti e delle mensole.


Per approfondimenti:
comieco.org - Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica

Uno



Uno finisce che si sveglia un giorno
e dice ma che cazzo ci sto a fare
o qualcosa del genere qualcosa
del tipo basta lo vedi si posa
sempre la stessa polvere in soggiorno
la togli e torna e tutto ciò che pare
nuovo è solo un anello del collare
di tutta questa roba appiccicosa
che più ti muovi e più si stringe intorno
per tenerti al tuo posto nello stormo
di questa specie che ha evoluto in strame
vivificato nella terra smossa
ogni anello trascorso nella fossa
che s’incatena fino a me che dormo
e mi risveglio a me che sazio ho fame
un’altra volta e sento queste lame
ficcarsi tutte dentro per la scossa
di quella forza lenta in cui mi sformo
e che mi renderà simile a loro
riverso nella fossa come un cane
dove finisce l’ultima rincorsa
e ci si serra tutti nella morsa
che chiude questo inutile lavoro
con cui ci costruimmo tante tane
trascorse dalle larve delle vane
voci che fummo fermi nella pozza
o solo l’aria che va via dal foro

Gabriele Frasca - Uno (Tratta da: Prime. Poesie scelte 1977-2007) - Luca Sossella Editore, 2007

Rimembranze storiche...



Stasera l'aria è fresca
potrebbero venirmi dei pensieri,
più dolci del vino che bevi
più chiari delle tue risposte

Paola aveva un'amica
speranza sopra di lei
e i passi del suo amante
non fanno molto rumore

Stasera l'aria è fresca
potrebbero venirmi dei pensieri,
più dolci del vino che bevi
più chiari delle tue risposte

Non pensava alla rivoluzione,
non aveva molti problemi
e la sua casa era grande
per una persona sola

Stasera l'aria è fresca
potrebbero venirmi dei pensieri,
più dolci del vino che bevi
più chiari delle tue risposte


Ma sui fotoromanzi
le storie finiscono sempre bene
e forse anche il tuo uomo
diventerà gentile

Se la tua dolcezza
non vincerà la sua noia
Paola aveva un'amica
speranza sopra di lei

Stasera l'aria è fresca
potrebbero venirmi dei pensieri,
più dolci del vino che bevi
più chiari delle tue risposte


Goran Kuzminac
Strade (1993)
Ascolta Stasera l'aria è fresca

Lamborbiker

Incredile c’è anche la Lamborghini che si lancia nelle due ruote con la Lamborbiker un concept design del ben noto Flavio Adriani ispirato al lavoro del designer Marcello Gandini, capo progettista della Bertone.


Un tributo di Flavio Adriani all’innovazione dell’ingegneristica dove Nikola Tesla (1856-1943) e Ferruccio Lamborghini (1916-1993) sono stati gli artefici, infatti per la Lamborbiker ha incorporato elementi del design della Lamborghino Countach insieme alla ruota orbitale Osmos wheel.

Flavio Adriani è più incline nella ricerca del concept bike che del concept car, dal momento che quest’ultimo è oggi focalizzato sui problemi che riguardano l’ambiente e quindi meno incentrato sulla tendenza stilistica, come ha affermato alla Caligari Corporation, interessante sito web che ha selezionato il suo lavoro.

Il prezzo di questo capolavoro non si conosce… come la sua velocità.

Animali feriti in incidenti stradali

La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha infatti approvato, in sede legislativa, l'emendamento dell'onorevole Gabriella Giammanco (Pdl), alla Proposta di legge di modifica del Codice della Strada, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danno ad animali.

''Si tratta di una grande conquista - spiega Gabriella Giammanco - per la prima volta verrà inserito nel Codice della Strada un principio mai contemplato dal legislatore.

Chi provocherà un incidente con danno a uno o più animali domestici, da lavoro o protetti, dovrà provvedere ad assicurare l'immediato intervento di un medico veterinario, in caso contrario dovrà pagare una sanzione amministrativa che può arrivare fino a 1500 euro.

In più - continua la parlamentare - le ambulanze veterinarie potranno finalmente dotarsi di segnalatori luminosi e acustici, indispensabili nei momenti di emergenza''.

''Il rispetto nei confronti degli animali - conclude Gabriella Giammanco - è un dovere civico di primaria importanza, proprio delle culture più progredite. La legislazione italiana, a piccoli passi, sta raggiungendo traguardi significativi ma è necessario che si acceleri questo percorso di civiltà”.

Notizia tratta da: Promiseland.it

Se i rifiuti diventano arte

Ivano Vitali (1952) artista ecologista, scultore e performer ha realizzato un nuovo gomitolo di 10 kg e 57 cm di diametro in occasione dei 150 anni del quotidiano di Firenze LA NAZIONE.

L’opera, della serie EDICOLA - GOMITOLI CON LA CARTA STAMPATA, è stata realizzata con le pagine di 40 quotidiani LA NAZIONE, che sono state trasformate in fili di 1 cm di diametro senza l’uso di collanti e coloranti.
La sua produzione è caratterizzata dal riciclaggio dei giornali che trasforma oltre che in gomitoli anche in arazzi ed abiti.

Dal 24 gennaio al 7 febbraio 2009 ha partecipato ad una interessante mostra: rifiuti ad arte: le pratiche sostenibili.
Un progetto scaturito da un’idea di Legambiente, organizzato dal CE.S.VO.T. - Centro Servizi Volontariato Toscana e dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Così anticipò a riguardo Franco Riccomini su LA NAZIONE in data 21 gennaio 2009.
Laboratori, un convegno, una mostra per un progetto sul sistema di utilizzare le “buone pratiche” per la gestione dei rifiuti attraverso l’arte. Così anticipa Franco Riccomini su LA NAZIONE il 21 gennaio 2009.
L’intera iniziativa è stata presentata ieri da Michela Buongiovanni presidente della CESVOT di Prato, Franco Di Martino responsabile di Legambiente e Riccardo Farinelli del dipartimento cultura del Museo Pecci, gli enti che collaborano all’idea che ha come fine anche il coinvolgimento delle scuole del territorio (nel caso la scuola primaria Collodi, la scuola secondaria Malaparte, l’Istituto Gramsci-Keynes, l’Istituto Datini e l’Istituto d’arte di Montemurlo, le associazioni del volontariato e Asm.
“Rifiuti ad arte” si chiama il progetto che ha avuto lo scopo di allestire una serie di laboratori guidati da artisti contemporanei specializzati nel settore come Ivano Vitali (che adopera la carta di giornale), Paolo Fabiani (che assembla materiali d’uso al colore creando sculture), Laura Facchini (che utilizza fili e tessuti), Traore Moussa (che si definisce “ambientalista scultore”) che hanno già realizzato importanti opere con materiali di recupero. Il convegno, dunque, diventa l’atto finale del progetto che ha cercato di valorizzare le pratiche sostenibili nell’arte usando ciò che in genere viene buttato, lasciando ovviamente ad ognuno la propria creatività: del resto insostituibile in queste occasioni.

Dal 26 settembre al 14 ottobre 2009 realizzerà una mostra personale a Forlì, presso la Galleria d’Arte Farneti di Benedetta Farneti, dal titolo Il filo della tradizione, con la presentazione in catalogo di Renata Pompas.

Da vedere.