TOTTA e DYLAN

Revisione del catasto

"Chi è stato morso dal lupo ha paura pure delle pecore" dice il proverbio.
Sarà per questo che l’annuncio della riforma del catasto ha generato un’ondata di panico: siamo freschi di IMU - Imposta Municipale Unica, siamo ossessionati dalle aliquote che i comuni potranno applicare (quasi sempre all’insù), abbiamo subìto come una mazzata la rivalutazione degli estimi catastali del 60% ... e ora arriva anche la riforma del catasto? Che la gente si possa spaventare è del tutto comprensibile. Da qui - per l’appunto - le rassicurazioni che il governo fa trapelare: non ci saranno aggravi di imposta, perché il maggior valore che dovesse risultare dalla riclassificazione di un immobile dovrà (o potrà?) essere bilanciato da aliquote meno gravose. E allora a che servirà tutta l’operazione?


LA RIFORMA

La revisione del catasto era nell’aria da molti anni, perché l’antica classificazione delle abitazioni non rispondeva più non solo al loro valore effettivo, ma neppure alle loro funzioni. Il governo Prodi, per esempio, nel 2006 stava per portare a termine un simile progetto, ma la legislatura si interruppe e, con essa, la buona intenzione di dare un nuovo catasto all’Italia. Ora ci riprova Mario Monti con l’obiettivo di portare la cosa a compimento entro al fine della legislatura (quindi in poco più di un anno). Verrà riclassificato tutto il patrimonio edilizio - vera cassaforte degli italiani - adeguandolo il valore effettivo di mercato che oggi è 3,73 volte superiore a quello stimato dal catasto. In sostanza le nostre case, per il fisco, valgono un quarto di quello che il mercato le valuta.

LE INCOGRUENZE

Non ci saranno più i vecchi sistemi di classificazione degli immobili, articolati in 11 “classi” solo per le abitazioni (poi c’erano gli immobili ad uso non abitativo) che andavano dalla casa signorile (A1), fino a quella ultrapopolare (A6), alla villa (A8), al castello (A9) eccetera. Tutto questo verrà rivisto, perché la cosa dava adito a delle forti incongruenze, per cui - per esempio - una casa antica nel centro storico di una grande città valeva nulla rispetto ad una moderna in periferia, in quanto la prima poteva essere ancora classificata come “ultrapopolare” (dal momento che tale era all’inizio del Novecento) mentre la seconda risultava “di civile abitazione” (A2) se non addirittura signorile (A1).
Inoltre, ed è la novità di più forte impatto, le case verranno valutate in metri quadri e non più in vani.

I CINQUE CRITERI

Un documento, elaborato dal ministero dell’Economia, fissa in cinque criteri le modalità di revisione del catasto.
  • La costituzione di un sistema catastale che contempli assieme alla rendita, il valore patrimoniale del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione.
  • La rideterminazione della classificazione dei beni immobiliari.
  • Il superamento del sistema vigente per categorie e classi, attraverso un sistema di funzioni statistiche che correlino il valore del bene o il reddito dello stesso alla localizzazione.
  • Il superamento, per abitazioni e uffici, del vano come unità di misura della consistenza a fini fiscali, sostituendolo con la superficie.
  • La riqualificazione dei metodi di stima diretta per gli immobili speciali.
LE TASSE

La riforma del catasto, dunque, dovrebbe essere solo un’operazione verità, nel senso che dovrebbe limitarsi a fotografare le case degli italiani per quello che sono effettivamente e per quello che valgono oggi. Considerando che l’ultima rivalutazione è stata effettuata nel 1990 e faceva riferimento a valori del 1988. Però ... c’è un però. La revisione del catasto sarà la base su cui applicare tutte le imposte che gravano sul mattone. L’adeguamento degli estimi catastali - per dire - annunciata in misura del 60%, si applicherà alla nuova classificazione e non più alla vecchia (ovviamente). E su questo bene così rivalutato si pagherà l’IMU. Il governo si è premurato di far sapere che ci saranno delle azioni compensative, nel senso che dove crescerà la rivalutazione degli estimi si agirà con un prelievo fiscale affidato ad aliquote meno pesanti. Già: ma gli estimi li rivaluta lo Stato mentre le aliquote IMU le applicano i comuni. Vuoi che non ci sia un qualche cortocircuito tra questi due soggetti? Vedremo.

LA VENDITA

Il governo, però, non vuole infierire sul bene casa - stando sempre a indiscrezioni di questi giorni - e per questo starebbe pensando ad un provvedimento per alleggerire le imposte sulla compravendita di immobili (sull’esempio di quanto deciso dal nuovo governo spagnolo) allo scopo di rilanciare il mercato del mattone. Altrimenti la rivalutazione degli estimi catastali più la riclassificazione degli immobili, potrebbe portare il valore delle case a livelli così alti che le attuali tasse di registro diventerebbe un deterrente per il mercato.

Notizie tratte da: lastampa.it

Francobolli autoadesivi

È online il programma filatelico italiano per l'anno 2012.
 
Sono 31 le emissioni previste in questo primo elenco che, come di consueto, verrà senz'altro completato di altre emissioni nel corso dei prossimi mesi.

SCONCERTA IL NUMERO DELLE EMISSIONI AUTOADESIVE PREVISTE

SOLTANTO 4 NON LO SONO

È vero che un francobollo autoadesivo è semplice usarlo, pur se spessissimo la fustellatura non risulta essere perfettamente incisa e pertanto difficile a distaccarlo dal supporto, malgrado le nuove tecnologie, ma è ingiusto ed inconcepibile, per i filatelisti, non raccogliere più francobolli con la classica dentellatura che è un elemento imprescindibile nella fruizione e nello studio generale della collezione.

Dobbiamo ricordare, infatti, che un difetto di incisione, stampa, soprastampa, gommatura o dentellatura presente in una carta valore postale viene definita “varietà”, pertanto il maggiore interesse di una varietà sta, più che nella rarità, nelle informazioni che permette di acquisire sui sistemi usati per la produzione di quella carta valore.

Tutto questo affascina il filatelista sia nella ricerca, sia nello studio e sia nella classificazione specifica.

Ora questo non sarà più possibile.
 
Esistono, inoltre, dei problemi pratici nel collezionare i francobolli autoadesivi:
  • lo spessore che si crea nella sistemazione nei fogli d’album a taschine mono lembo,
  • la difficoltà di conservazione nel tempo.
Sembra infatti che i francobolli autoadesivi possano, con il passare del tempo, slittare dal loro supporto monosiliconato, creando un notevole danno al valore stesso e pertanto bisogna preservarli dal fattore termico.
 
In conclusione, noi filatelisti stiamo assistendo a questo radicale cambiamento da parte di Poste Italiane, cambiamento che necessiterebbe di un attento esame e ad un coinvolgimento delle Associazioni filateliche tutte, affinché la filatelia, quella tradizionale e del periodo contemporaneo, non venga addirittura estinta.

Toyota Fun-Vii

Una concept car del prossimo futuro che la Casa di Nagoya ha presentato alla 42ª edizione di Tokyo Motor Show 2011, svolta dal 3 all’11 dicembre, dal tema “la mobilità può cambiare il mondo”. Infatti la Toyota ha pensato di anticipare il futuro non troppo lontano presentando il prototipo con uno slogan che recita: “un concept che preannuncia un futuro in cui le persone, le automobili e la società sono collegate”.

Dal design arrotondato ed alquanto cuneiforme ha soltanto 3 posti, con una lunghezza di mm 4.020, larghezza di mm 1.745 ed altezza di mm 1.415.


La Toyota Fun-Vii - Veicolo interattivo internet - punta a stupire con i livelli di personalizzazione e trasformazione fino ad ora inesplorati. Basti citare la sua capacità di modificare colori e grafiche esterne e interne in pochi secondi, con la facilità con cui si scarica un’applicazione su di uno smartphone. La superficie esterna può fungere da vero e proprio pannello a messaggi variabili, una sorta di tavolozza su cui è possibile raffigurare qualsiasi immagine, come un cartellone pubblicitario su ruote.


L’abitacolo è occupato da un display integrale che varia colori e aspetto a seconda dei gusti e degli umori dei passeggeri, affiancato da strumenti di realtà aumentata come il “navigation concierge” che fornisce istruzioni sulla strada da percorrere. Un sistema di update automatico dei sistemi di bordo tramite connessione internet permette di avere tutti i sistemi aggiornati all’ultima versione software. Non manca neppure l’ormai immancabile collegamento in rete fra le Toyota Fun-Vii, gli altri veicoli e le infrastrutture stradali, per avere il massimo aggiornamento sullo stato del traffico ed eventuali pericoli sulla strada. Molte delle funzioni del futuribile veicolo sono gestibili in remoto tramite smartphone o altri dispositivi mobili.

La cometa Lovejoy


Il 21 dicembre il Comandante dell’Expedition 30 della Stazione Spaziale Internazionale Daniel Christopher Burbank ha ripreso delle formidabili immagini, in notturno, del passaggio della cometa Lovejoy, conosciuta come C/2011 W3, a 240 miglia al di sopra dell’orizzonte terrestre.
 
Il comandante Burbank, mentre si trovava all’interno della cupola della Stazione quando la cometa stava sorvolando la Tasmania, guardando al di fuori ha notato una scia molto luminosa tagliare il cielo proprio dietro al Sole, nascosto a sua volta dalla Terra. Era proprio la Lovejoy e la sua osservazione, filmata anche dall’equipaggio della Stazione, è stata una delle migliori mai realizzate dallo spazio.

La coda della cometa è stata vista anche perché il Sole ha fatto evaporare dalla sua superficie minuscole particelle.

Ricordiamo che il fatto di essere sopravvissuta al massimo avvicinamento al sole (140 mila chilometri) rimane ancora un mistero e gli esperti erano convinti che il corpo celeste non sarebbe sopravvissuto al calore del Sole, ma così non è stato.

La cometa Lovejoy vivrà ancora altri 314 anni, ma allora, il nuovo avvicinamento al Sole potrebbe non lasciarle forse via di scampo.


Immagini tratte da: nasa.gov

La Lira non più convertibile in Euro

L’art. 26  del Decreto Monti così detto “Salva Italia”, ha stabilito la messa fuori corso, ovvero la prescrizione anticipata delle Lire in circolazione, più correttamente diremo “detenute” dagli italiani perché la loro circolazione era già cessata in data 01.03.2002.
La prescrizione delle monete e banconote in Lire era stata stabilita per il 28.02.2012 ovvero dopo 10 anni esatti dall’introduzione dell’Euro.

Ora, con un provvedimento a sorpresa, il Governo ha deciso di non concedere questi ultimi 3 mesi per il cambio delle Lire ancora in mani dei cittadini, stimate in 15 miliardi: “le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata ed il relativo controvalore è versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato al Fondo ammortamento dei titoli di Stato".

Certamente buona parte di queste monete e banconote non sarebbero state convertite perché in mani di collezionisti e commercianti numismatici e dunque ormai da tempo oggetti da collezione. Ciò non toglie che molti cittadini, nonostante il lungo tempo trascorso, avessero ancora qualche biglietto in Lire.

Dunque si è fatta cassa anche su questo aspetto della vita dei cittadini e forse non era il caso. I patti vanno osservati e rispettati ed uno Stato che vuole avere la fiducia dei cittadini, deve mantenere quanto stabilito, specialmente in una materia totalmente fiduciaria come la circolazione del denaro.

Molto peggio è andata ad un commerciante alessandrino, ora agli arresti domiciliari, fermato a Genova mentre tentava di cambiare presso la Banca d'Italia 720 milioni di Lire.
L'uomo durante l'interrogatorio di convalida di fronte al GUP Ferdinando Baldini, ha ribadito quanto già detto ai carabinieri: "Quei soldi sono miei, sono il ricavato di una vita di lavoro, non ho mai aperto un conto in banca. I soldi li tenevo in casa, metà in un bruciatore, l'altra metà in una vecchia televisione". L'uomo infatti era stato arrestato per porto abusivo d’arma da fuoco. "Avevo con me una Beretta 7,65 che avevo comprato 50 anni fa a San Marino, dove era più facile acquistare armi senza documenti.  Avevo portato la pistola perché temevo di essere rapinato durante il viaggio".

Oltre il procedimento penale a suo carico, il malconsigliato rischia concretamente di perdere tutto. Infatti i soldi sono stati sequestrati e non vi è alcuna certezza di poterli eccezionalmente cambiare in seguito.

Notizie tratte da: italiainformazioni.it

L’Italia già in recessione

Natale sottotono, ma non certamente disastroso per i consumi.


Secondo l'Ufficio Studi di Confcommercio, "il sentiment resta negativo ma non depresso e, comunque, non peggiore dello scorso anno. Per l'80,9% degli italiani sarà un Natale dimesso (86,3% nel 2010), e farà regali l'88,2% (il 2,4% in meno rispetto al 2010). Resta costante la quota di persone che gradisce il rito del regalo natalizio (poco meno del 50%)''.

“Quando le domande si fanno più precise - spiega Confcommercio - emergono però maggiori criticità: penalizzati editoria, abbigliamento ed elettrodomestici; qualche cedimento anche sulla tecnologia, una novità rispetto al passato".

"Relativamente bene alimentari, vini, profumi, cosmetici e giocattoli. Raddoppia, poi, la quota di consumatori che acquisterà il regalo su internet, oltre il 13%''.

Un Natale certo al risparmio ma non con le toppe…

I regali sotto l’albero ci saranno anche se le famiglie, tra cui il clima di fiducia tiene, apriranno il portafogli con più accortezza e sceglieranno bene dove indirizzare le spese.

L'universo degli Indiani d'America

Il CeSMAP - Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, Museo Civico di Archeologia e Antropologia di Pinerolo ha organizzato dal 3 dicembre 2011 al 30 settembre 2012 una importante mostra dal titolo:

L’UNIVERSO DEGLI INDIANI D’AMERICA
COSMOLOGIA, VITA QUOTIDIANA E SOPRAVVIVENZA
 DEI POPOLI DELLE GRANDI PIANURE


Le sedi espositive in Pinerolo:

CeSMAP - Chiesa di S. Agostino
Il mondo spirituale e materiale, la cultura tradizionale degli Indiani delle Grandi Pianure nordamericane.

Museo Storico nazionale dell'Arma di Cavalleria
Le “Guerre Indiane” - Lo scontro della Cavalleria degli Stati Uniti con i Nativi d'America - Le armi tradizionali indiane e l'armamento militare.

Biblioteca Civica “Alliaudi”
Gli Indiani del Nord America visti attraverso la letteratura, Emilio Salgari, Buffalo Bill in Italia, i fumetti, le figurine, i soldatini, le monete, i francobolli ed i film.