TOTTA e DYLAN

MARS 500 / Viaggio simulato



Giovedì 3 giugno a Mosca, alle 11,49 ora italiana, è cominciato un importante esperimento che riguarda la simulazione completa di un viaggio su Marte: andata, permanenza e ritorno, della durata complessiva di 520 giorni e rappresenta per ora la terza fase e la più lunga simulazione.


Infatti, la prima fase del progetto MARS 500, della durata di 14 giorni, è stata realizzata dal 14 novembre al 27 novembre 2007 con lo scopo di testare le attrezzature tecnico-operative.
La seconda fase, della durata di 105 giorni, è stata realizzata dal 31 marzo al 14 luglio 2009 con un equipaggio, composto da 2 europei e 4 russi, che è stato sottoposto ad una serie di scenari tipici in un profilo di missione verso Marte per raccogliere dati, conoscenze ed esperienza da utilizzare in futuro nella preparazione di una reale missione.

Il progetto MARS 500 vede la partecipazione sia dell’ESA - Agenzia Spaziale Europea che dell’ASI - Agenzia Spaziale Italiana, e l'intera simulazione è svolta operativamente presso l’IBMP - Institute for BioMedical Problems di Mosca, il programma rappresenta pertanto uno storico passo avanti nel percorso che farà giungere tra qualche decennio l’uomo su Marte.

L’equipaggio è composto da:
(in piedi)
Sukhrob Kamolov, anni 32, chirurgo russo
Romain Charles, anni 31, ingegnere francese
Diego Urbina, anni 27, ingegnere italo-colombiano
Wang Yue, anni 26, astronauta cinese professionista
(seduti)
Alexei Sitev, anni 38, ingegnere russo e comandante della missione
Alexandr Smoleevskiy, anni 33, fisiologo russo
e a disposizione per una eventuale sostituzione:
Mikhail Sinelnikov, anni 37, ingegnere russo.

Nonostante le strutture che simulano l'astronave, il modulo di discesa e l'habitat marziano siano sulla Terra, gli astronauti affronteranno tutte le condizioni psicologiche, biologiche e fisiologiche di un reale viaggio nello spazio: l'isolamento, l'habitat ridotto, la necessità di alimentarsi e di creare un ritmo biologico.
L'esperimento ha lo scopo di riprodurre in modo quanto più fedele le condizioni fisiche, psicologiche e biologiche che gli astronauti incontreranno durante tutto il periodo della missione.

Il simulatore è suddiviso in 4 differenti moduli specializzati:
- ABITABILE / EU 150 - m 20,00x3,60
- MEDICO / EU 100 - m 11,90x3,20
- MAGAZZINO E SERVIZI / EU 250 - m 24,00x3,90
- SIMULATORE DI SBARCO MARZIANO / EU 50 - m 6,30x6,17
e di 1 modulo esterno:
- SIMULATORE DELLA SUPERFICIE MARZIANA

In generale l'equipaggio dovrà compiere tutte quelle operazioni che devono essere compiute in una missione vera: mantenimento dei moduli, attività di esercizio fisico alternate ad ore di riposo, esperimenti scientifici ed esercitazioni. Nel loro caso però verranno simulate anche tutte le fasi di una reale missione su Marte: il viaggio, l’orbita attorno al pianeta rosso, l’atterraggio, le operazioni di superficie e infine il ritorno sulla Terra.

In realtà gli esperimenti non sono simulati ma sono reali. Per preparare gli esperimenti da inserire nel programma sono state messe insieme competenze che spaziano dalla fisica alla chimica, dall’ingegneria (elettronica, meccanica, dei materiali, ecc.) fino alla biologia (botanica, zoologia, microbiologia, ecc.) e all’ecologia, per arrivare alla medicina ed alla psicologia. Dopo mesi di lavoro, bandi e selezioni internazionali sono stati identificati e messi a punto 105 progetti sperimentali specifici, tra cui, oltre a quelli esclusivamente russi, dodici portati avanti in collaborazione con scienziati europei selezionati dall’ESA.

L’Italia ha un ruolo importante perché partecipa a questo importante appuntamento per una parte significativa dei progetti selezionati. Tra di essi il progetto MICHA - MIcrobiological monitoring in Confined HAbitat è particolarmente incentrato sulla salute e la sicurezza degli astronauti, poiché si occupa sia di biocontaminazione ambientale con l’esperimento BIOFILM, che di nutrizione e salute dell’uomo nello spazio con l’esperimento LIFEPLUS.


PER SEGUIRE LA MISSIONE
PROGRAMMA DI ESPLORAZIONE DI MARTE

Immagini tratte da: esa.int

Nessun commento: