TOTTA e DYLAN

Produzione artistica 1972/1984



hanno scritto...

Caricato è un’apoteosi di linee.

Linee che sconvolgono il mondo delle città.
Linee che restituiscono dignità alle città.
Linee che si esprimono in valori e concetti al di là della materializzazione, della speculazione.

Caricato è anche apoteosi di colore.

Colore uniforme, plateale forse, ma senza dissonanze e stimoli alla follia.
Colore che svilisce la retorica, il dubbio ragionato sulle infrequenze.

Tutto è lapalissiano.

Come l’oggi, momento di una ricerca per una analisi non effimera, non strumentale, non coartata.

Angelo Lippo - 20.08.19 72
(Dalla recensione TRE TEMPI PER CARICATO - Mostra personale 3/13.11.1972)




Il senso dell’attuale operazione dell’artista Ninni Caricato è il ricercare la concettualità delle sue situazioni lineari e geometriche, tese ad oggettualizzare i poli del discorso simbolico nell’enigma della forma geometrica pura, ribaltata come forma, proiettata come segno tangibile di un significato che va oltre per divenire pensiero gia compiuto, senso pregnante di una moltiplicazione di idee a livello di sensazioni, nate dall’artista per essere completate nella sfera emotiva di ciascuno.

Caricato che compone collage mediante l’intelligentissima fusione e disposizione di cartoni colorati, superfici libere e garbatamente geometriche , appare pittore pur senza dipingere, per la sua capacità di ricavare colore per quella sua autonoma intuizione di spremerlo anche dai materiali vili.

E la sua inventiva mai si arresta, perché infinite sono le proiezioni che sa ricavarne, come infinite sono le linee combinabili dei suoi squarci lucenti, quasi a voler ridurre nei pochi tratti lineari delle sue disposizioni meditate tutto il groviglio dei nostri problemi e degli emblemi dell’attuale civiltà tecnologica.

Ma anche in un’altra direzione Caricato ha manovrato la rigidità simmetrica delle sue linee minuziose e sottili, interessandosi al problema urbanistico, del resto così connaturato alla sua professione, riuscendo anche da questo arido terreno a carpire il senso collaterale della sua ricerca, quello del colore. Per cui ci offre ardite composizioni architettoniche, condite a volontà da una attenta grafica e minuziosamente sottile, nei cui spazi salvi, emerge dalla profondità, ottenuta da un sapiente distanziatore, quel colore integro e pulito, che serve a conferire luce ed armonia alla composizione.

In questo senso Caricato è un artista nuovo, il cui maggiore pregio è quello di essere riuscito a convivere tra l’avanguardia e la pittura, indicandoci una strada che certamente sarà percorsa per intera negli anni a venire.

Giovanni Amodio - 06.11.1972


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