TOTTA e DYLAN

2.2 - Architettura rurale nel Salento

Accumuli concentrati

"le specchie"


Specchia dei Mori - Martàno (salentonline.it)

Come “li parieti”, sono il risultato dell’attività di spietratura dei fondi, di forma cilindro-conica, sono costituiti da ammassi di pietre ricoperte da terriccio. Per eseguire comodamente il getto dei materiali portati a braccia, “le specchie” sono completate con strette rampe di scale.
La presenza di resti scheletrici umani sotto il cumulo di pietre, lascia intendere che almeno un certo numero di “specchie” avevano la funzione sepolcrale. La letteratura ha tentato di interpretare questo tipo di costruzione dando varie destinazioni d’uso: osservatori, torri di guardia e difesa, segnali di confine e sepolture appunto.

(2.2 - continua)

Notizie e immagini, dove non specificato, sono tratte da:
Arch. Gabriele Grasso - Architetture in pietra a secco nel Salento - Edizioni del Grifo, Lecce, 2000

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