Prefazione di Michele Ferrara
In occasione del 50° anniversario del lancio del primo Sputnik, il mensile di Scienza e Cultura l’astronomia ha pubblicato un volume di circa 200 pagine interamente dedicato alle missioni spaziali che si sono susseguite in quest'ultimo mezzo secolo.
Nella storia dell’umanità - scrive Michele Ferrara - non c’è un periodo più importante dell’ultimo cinquantennio. Al di là di singoli eventi positivi o negativi, mai un pari periodo è stato altrettanto prodigo di conquiste scientifiche e tecnologiche quanto quello trascorso dall’inizio dell’era spaziale.
Solo poco più di un secolo fa eravamo a malapena in grado di compiere brevissimo voli a pochi metri da terra, ma già mezzo secolo dopo l’uomo sapeva come andare in orbita e, quasi incredibilmente, solo otto anni dopo esserci riuscito ecco che lo troviamo andare e venire dalla Luna con una facilità che ancora oggi, a quasi quarant’anni di distanza, lascia attoniti, soprattutto se consideriamo le difficoltà che tuttora caratterizzano le missioni spaziali (difficoltà spesso più politico-economiche che non tecniche).
Questo prezioso lavoro di Paolo Laquale ripercorre i primi 50 anni dell’era astronautica , soffermandosi su tutte le missioni degne di nota, e offrendo così al lettore la possibilità di rivivere passo passo l’intero periodo, percependo facilmente come dall’era pionieristica dei primi anni si sia passati all’epopea lunare, fino a giungere a quella sorta di routine spaziale tipioca dei giorni nostri, molto meno epica e, se vogliamo, sicuramente meno poetica, ma indispensabile alla continuità della presenza umana nello spazio.
Centinaia di missioni che hanno visto impegnati centinaia di astronauti. Decine di sonde in giro per il sistema solare. Decine di potenti ottiche ed elettroniche che oltre l’atmosfera scrutano l’universo. Ma tutto sommato, parentesi lunare a parte, siamo ancora sulla linea di partenza, a qualche centinaio di chilometri sopra casa nostra.
Dove arriveremo nei prossimi 50 anni?
Ancora sulla Luna?
Finalmente su Marte?
Dalla lettura di questo volume, un’idea su come è attualmente impostato il futuro prossimo delle missioni spaziali la si ricava: i tempi degli intrepidi astronauti, delle grandi imprese ai limiti delle possibilità tecniche e umane, della competizione accesa ma leale potrebbero essere già finiti.
Oggi chiunque può andare nelle Americhe, l’impresa era farlo 500 anni fa.
Fra 500 anni chiunque potrà andare su Marte, l’impresa sarà farlo nei prossimi 50.
L'autore Paolo Laquale è nato nel 1971 ad Altamura (BA), ha iniziato ad interessarsi all’astronautica all’età di 10 anni vedendo in TV il primo lancio dello Shuttle.
Astrofilo interessato alla fotografia astronomica chimica e digitale, si è poi laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Bari, con una tesi svolta presso il Centro di Geodesia Spaziale dell’ASI a Matera.
Ha frequentato il Master in Astronautica e Scienze da Satellite presso il CISAS dell’Università di Padova con una tesi sull’analisi di immagini di Mercurio riprese dalla Mariner-10, studio svolto alla definizione delle elaborazioni delle immagini della Camera Stereoscopica della sonda ESA-BepiColombo.
Ha, successivamente frequentato il Master in Tecnologie per il Telerilevamento Spaziale presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Bari e durante il periodo di stage aziendale si è occupato del progetto "Italian Vision for Moon Exploration" dell’ASI.
Attualmente svolge attività di collaborazione per la Galileo Avionica S.p.A. sul progetto dello strumento "Lightning Imager" per il satellite MTG - Meteosat Third Generation.
Numero 294 - aprile 2008 - supplemento
l’astronomia
Mensile di Scienza e Cultura
SPECIALE ASTRONAUTICA