TOTTA e DYLAN

Innamorato della luna

Giovedì 29 novembre 2012, presso la Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense (Via Brera, 28 - Milano) si è tenuta l’inaugurazione della mostra

Innamorato della luna.
Antonio Rubino e l’arte del racconto

e sarà aperta fino al 31 gennaio 2013.

Ideata e curata da Martino Negri (Università degli studi di Milano - Bicocca) e realizzata dalla Biblioteca.

Alla presentazione hanno partecipato, oltre al curatore, il Direttore della Braidense, Andrea De Pasquale, Antonietta Rubino che ha generosamente offerto molti dei documenti esposti, appartenenti all'Archivio Rubino Antonio, e alcuni degli autori dei saggi pubblicati nel catalogo della mostra dall'editore Scalpendi: Antonio Faeti, Paola Pallottino, Claudio Bertieri, Santo Alligo, Paolo Rusconi, Valentina Zanchin, Michele Rapisarda, Alessandro Milani, Roberto Coaloa, Fernando Rotondo, Milena Bernardi, federico Appel, Marco Cassini.

Ritenuto da molti il "padre del fumetto italiano", oltre a essere stato tra i fondatori del Corriere dei Piccoli, nel lontano 1908, Antonio Rubino fu anche narratore di notevole qualità letteraria nonché grafico intelligente e innovativo, come testimoniano le copertine del Giornalino della Domenica di Vamba e i progetti grafici per diverse collane editoriali, tra cui anche la celebre Bibliotechina de La Lampada.

La mostra ripercorre l'intero arco della produzione rubiniana nell'ambito della carta stampata, dai primi ex libris ai manifesti pubblicitari, dalle strisce a fumetti ai libri della maturità, con l'obiettivo di mostrare la versatilità della sua intelligenza artistica e la storia della sua evoluzione, che trova nei libri pensati in piena autonomia inventiva e realizzativa i suoi esiti più interessanti. Un'attenzione particolare sarà rivolta al romanzo illustrato Viperetta (1919), esemplare per il dialogo tra linguaggio iconico e verbale che lo caratterizza, per l'epoca innovativo, e ai progetti di editoria didattica realizzati da Rubino negli anni Venti, per l’editore Cartoccino di Monza, di cui la Bibliotechina Prescolastica è il risultato più originale.

La mostra, che comprenderà per lo più materiali a stampa (libri, riviste, manifesti, quaderni), ma anche tavole originali (chine, tempere, acquarelli), fotografie d’epoca e manoscritti dell'autore, non è rivolta solo agli studiosi più esperti di letteratura per l'infanzia o ai bibliofili appassionati ma anche e soprattutto ai giovani, offrendosi come un'occasione di incontro e di scoperta di una delle figure più interessanti del panorama culturale italiano dei primi cinquant'anni del Novecento e, attraverso le sue opere, della storia d’Italia.

Pescato!

Venerdì 7 dicembre essereAnimali sarà a Bologna per richiamare l'attenzione e lanciare un chiaro quanto provocante messaggio sul fatto che ogni essere vivente non è un oggetto di cui possiamo deciderne l'utilizzo, né uno schiavo a cui possiamo stringere catene.

Piazza del Nettuno sarà testimone di un'azione dimostrativa di forte impatto, una dichiarazione di assoluta solidarietà a tutti quegli individui torturati e uccisi ma che come noi hanno diritto alla vita e alla libertà, un ammonimento ad una società... apatica e ancora troppo indifferente,

A sostenere e rappresentare ogni vita di questo pianeta il 7 dicembre saranno i PESCI, esseri tanto intelligenti quanto splendidi, tra i più sterminati, racconteranno la violenza e la tirannia di una specie a discapito di tutte le altre.

Chiunque può essere partecipe all'iniziativa, essereAnimali distribuirà un cartello ad ogni persona che intende condividere con noi questo tipo di messaggio.

info@essereanimali.org
342.1894500

Il Cile


Lorenzo Cilembrini in arte "Il Cile" (1982), cantautore

...una fotografia straordinaria della vita...

Cemento armato

Anche questa è vita:
respirare i silenzi spietati di una donna che hai perso. 

Quando il freddo di tutto l’inverno brucia più dell’inferno e ti guardi dentro e capisci che qualcosa hai sbagliato. 

Anche questa è vita: vagabondi e innamorati a una stazione, in un cestino o in un abbraccio c’è uguale immersione. 

Così acido è il sapore di una delusione. 

Anche questa è vita: un lavoro che non sopporti ma che devi fare, perché senza uno stipendio sei un difetto sociale, perché crepi per consumare e consumi crepando. 

Anche questa è vita: ritrovarsi in una rissa di sabato sera, come sfondo le luci blu di una sirena. 

Mentre scappi e tutto intorno è una nuvola nera. 

Anche questa è vita: ascoltare i politici che fanno chiari discorsi, che il paese ha bisogno soltanto di iene ghignanti, di pagliacci da televisione e dettagli eleganti. 

Anche questa è vita: ingoiare una polaroid di carta vetrata, regressione in chiave etilica di un’altra giornata. 

Non potresti mai capire quanto ti ho amata. 

Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato. 

Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato. 

Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato. 

Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato… cemento armato… cemento armato.

Casa discografica Universal Music Italia.
Pubblicato il 20 gennaio 2012.
Prodotto da Fabrizio Barbacci.

 

REWIND, 50 anni di FENDER in Italia

Dal 16 novembre al 13 febbraio 2013, presso il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica Palazzo Sanguinetti a Bologna (Strada Maggiore 34), una mostra di 22 artisti italiani e internazionali che si incontrano per dare un loro contributo al grande mito della Fender, un famoso marchio americano di chitarre elettriche. Infatti, nelle sale del Museo si possono ammirare le chitarre Fender in un allestimento intelligente per richiamare la memoria della musica italiana dagli anni ’60 ad oggi, in un contesto di elementi visivi e scenografici.

Gli stili e i linguaggi adoperati sdagli artisti invitati ono molto diversi, dalla pittura figurativa all'arte concettuale, dall'oggetto all'installazione, dalla street painting alla sound art.

In mostra gli italiani Dario Arcidiacono, Alessandro Baronciani, Emanuele Becheri, Carlo Benvenuto, Davide Bertocchi, Valerio Berruti, Cuoghi Corsello, Marica Fasoli, Matteo Fato, FranKo B, Anna Galtarossa, Enrico Ghinato, Ugo Nespolo, KayOne, Giorgio Ortona, The Bounty Killart, Giuseppe Veneziano.

Spicca la presenza di artisti internazionali quali il californiano Anthony Ausgang, l'inglese Chris Gilmour, l'argentino Daniel Gonzalez, l'austriaco Hubertus Von Hohenlohe e il tedesco Hermann Pitz.

"Questa mostra propone delle suggestioni legate agli ultimi cinquant’anni di storia italiana, non una loro ricostruzione. Grazie a Fender le chitarre diventano fulcro di un percorso più ampio all'interno del quale si incrociano, a tempo di rock, miti, stili di viti, ideali" spiega Luca Beatrice, curatore della mostra.
Opera di Marica Fasoli