TOTTA e DYLAN

Mostra Filatelica alla memoria del Prof. Giovanni Riggi di Numana

Il CIFO con il patrocinio della FSFI e del Comune di Pecetto Torinese organizza dal 29 al 30 novembre una Mostra Filatelica intitolata alla memoria del Prof. Giovanni Riggi di Numana, presso la location “Vecchio Forno” a Pecetto Torinese.

Il 28 novembre sarà presentato il libro “Il Segreto Epistolare - Nel periodo della civiltà della carta” del Prof. Riggi, presso la Sala Incontri della Biblioteca Comunale a Pecetto Torinese. Il libro rappresenta lo studio Storico Postale su cui si basa la collezione del Prof. Riggi che sarà esposta al pubblico.

Il 29 novembre, in mattinata, sarà funzionante uno spazio allestito da Poste Italiane che impiegherà l’annullo commemorativo: 29.11.2008 / 1° Mostra Filatelica / GIOVANNI RIGGI DI NUMANA.

Giovanni Riggi di Numana (1935-2008) collezionista fin da ragazzo - precisa la FSFI, che nel 2002 lo aveva iscritto nell'Albo d'oro - fu spinto, nella maturità, allo studio della storia postale da Piero Damilano.
Si è occupato di vari settori, dalla prefilatelia alle emissioni repubblicane, fino all'astrofilatelia e agli attuali servizi che non prevedono più la tradizionale affrancatura.
E' stato presidente dell'Unione filatelica subalpina, era giurato federale per il settore tradizionale, la storia postale e l'astrofilatelia; nel 2005 ha ricevuto il Premio “Albino Bazzi” del Circolo filatelico numismatico mantovano.
Ha collaborato con la rivista “Il collezionista” ed era, fra l'altro, membro dell'Associazione italiana di storia postale e dell'Unione stampa filatelica italiana.
Redattore del periodico “Il francobollo incatenato” edito dal CIFO, di cui è stato il fondatore nel 1995.
Ha firmato diversi libri, sia nel settore collezionistico che non (esperto di biologia, si era occupato pure della Sindone). Fra i titoli, “L'Italia nella Guerra del Golfo 1990-1991” e “La fluorescenza nei francobolli d'Italia 1944-1994”, entrambi editi da Vaccari srl, e poi “Le missioni militari di pace dell'Italia 1991-1995”.
Con altri autori ha collaborato a “Oggetti e servizi postali italiani - 150 anni di tariffe 1850-2000” e “Michelangelo - un affresco postale”.
(VACCARI news)

Per informazioni: cifo.eu - comune.pecetto.to.it

Sede legale: c/o Dr. Claudio Ernesto Manzati - Via Cesare Pascarella, 5 - 20157 MILANO (MI)
Sede Sociale: Pazza Rimembranze, 1 - 10020 PECETTO TORINESE (TO)
Comunicazioni: Dr. Claudio Ernesto Manzati - Casella Postale n. 63 - 20046 BIASSONO (MI) - c.manzati@virgilio.it
Segreteria: c/o Dr. Renato Cignetti - Str. San Brigida, 5/ter - 10024 MONCALIERI (TO)

Gianluca Ratta e Shira

Gira l'Europa a piedi, dopo 37 mila chilometri si ferma a Torino.

Oltre mille giorni di cammino:

ha percorso l’Italia due volte e mezzo ed è stato a San Marino, a Città del Vaticano, in Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria e Slovacchia.

È tornato a Torino dopo un viaggio di 37 mila km a piedi per l’Italia e l’Europa insieme a Shira, il suo husky di otto anni, e si fermerà nel capoluogo piemontese fino alla prossima primavera: Gianluca Ratta, 36 anni, torinese, riprenderà a marciare quando verranno riaperti i passi alpini.

“Viaggio - spiega - per promuovere lo sport pulito, il rispetto per l’ambiente e l’amore per gli animali. Viaggio con qualsiasi clima e in qualsiasi condizione. È il mio modo di essere, di conservare il centro della mia vita”.

In 1.040 giorni di cammino, dal primo gennaio 2000 a oggi, Ratta ha percorso l’Italia due volte e mezzo, isole e isolette comprese, ed è stato a San Marino, a Città del Vaticano, in Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria, Slovacchia: più di 40 km al giorno, 26 paia di scarpe consumate, una montagna di attestati di passaggio firmati dagli amministratori delle città visitate.
L’ultima tappa è stata Bellinzona, nel Canton Ticino.

Ora, a Torino dove ha i suoi affetti, i preparativi per una nuova partenza. All’appello mancano 44 colli e valichi delle Alpi, poi chissà: “Per me - conclude Ratta - il futuro è un’ipotesi, ogni giorno è una sorpresa. Di sicuro continuerò a viaggiare”.

Per chi volesse contattare Gianluca e Shira per informazioni o per eventuali sponsorizzazioni certamente molto gradite e apprezzate ecco l'indirizzo : izoard7@libero.it

Notizie tratte da: lastampa.it
Foto di Gianluca Ratta tratte da:
arctictravel.it

Grande solidarietà per Roberto Saviano

Prima le rivelazioni di un pentito che ha rivelato l'esistenza di un piano per uccidere lui e la sua scorta, poi l'annuncio shock dello scrittore: “Lascio l’Italia…”

All'indomani dello sfogo di Roberto Saviano, stanco della sua vita blindata e sotto scorta, si moltiplicano le reazioni e le manifestazioni di solidarietà, non solo di politici e rappresentanti delle istituzioni, ma anche della gente comune che, sul web, cerca in tutti i modi di contattare e mandare messaggi allo scrittore Napoletano.
La mobilitazione è così vasta che i ragazzi dello staff che gestisce il profilo Facebook di Saviano hanno dovuto cercare di porre un limite alle richieste di amicizia, sembra che il suo profilo sia stato letteralmente preso d'assalto da chi voleva manifestargli la sua solidarietà o lasciare anche solo un pensiero, una riflessione.

Inoltre, si sono moltiplicati anche i gruppi dedicati allo scrittore campano che hanno proposto ogni sorta di iniziativa:
“Nessuno tocchi Saviano”, che ha raggiunto in data 16 c.m. già più di 13.000 membri, raccogliendo firme per inviare un'appello al Presidente della Repubblica in difesa di Saviano;
“Proponiamo Roberto Saviano per il premio Nobel per la Pace” rende esplicito il proprio scopo fin dal nome.
Spuntano anche i gruppi esteri, dalla Francia alla Spagna, a sostegno dello scrittore.

Decine di pagine web piene di gruppi dedicati a Roberto con migliaia di membri, a testimoniare come la vicenda dello scrittore napoletano abbia coinvolto soprattutto i giovani, i principali utenti dei social network.
Sembra, quindi, che la Rete stia dalla parte di Saviano, che è diventato per molti un simbolo in carne e ossa della legalità che deve essere protetto e tutelato: “La persona di Roberto Saviano rappresenta per tutti noi un simbolo di speranza per il futuro”, scrivono al Presidente della Repubblica i membri di “Nessuno tocchi Saviano”.

Dopo una così grande reazione tocca ora allo Stato il dovere di proteggere il simbolo Saviano.

LA CRONOLOGIA DEI FATTI

L'uscita di “Gomorra”
E' il maggio 2006: il libro di un semisconosciuto scrittore campano esce nelle librerie, con una tiratura di appena 5000 copie. Ma “Gomorr”» attira la gente: in pochissimo tempo vende migliaia di copie. E' la sua natura ibrida ad affascinare: romanzo e documentario, narrazione e fredda descrizione realistica, il libro di Saviano svela agli occhi degli italiani un fenomeno fino ad allora poco conosciuto.
E Roberto comincia a farsi i primi nemici.

Il discorso di Casal di Principe
E' il settembre 2006, “Gomorra” è già un successo ma non così enorme come poi si rivelerà.
Roberto è a Casal di Principe per presentare il suo libro durante l'inaugurazione dell'anno scolastico. E lì, nella terra dei boss, lancia un durissimo attacco contro il “Sistema”: “Schiavone, Iovine, Zagaria: non valete niente. Ragazzi, pronunciate i loro nomi anche qui: non sono di questa terra, la stuprano, la usano. Cacciateli”.
Il discorso di Roberto stupisce, affascina ma fa anche infuriare.
Da quel momento la vita di Saviano cambierà per sempre.

La scorta
E' il 13 ottobre 2006: “Gomorra” sta diventando un caso letterario e Saviano il simbolo della resistenza ai clan, soprattutto dopo il discorso di Casal di Principe. La grande tensione che si crea, però, attorno alla persona di Roberto spinge l'allora Ministro degli Interni, Giuliano Amato, a mettere Roberto sotto scorta e ad allontanarlo per precauzione da Napoli.
Inizia quel giorno una vita sotto scorta che dura da due anni: “Ricordo la telefonata allarmata di un ufficiale dei carabinieri - ha raccontato Saviano a proposito dell'inizio della sua vita sotto scorta - Un collaboratore di giustizia aveva segnalato il pericolo. Non tutti erano dalla mia parte, dalla parte della legalità - dice ancora Saviano - Ricordo che quando uscii di casa circondato dai carabinieri, ci fu qualcuno che mi sibilò alle spalle: "finalmente t'hanno arrestato!"
Saviano oggi ha 29 anni e dice di essersi allontanato da tutti: “Anche da parte di quelli che mi erano vicino c'era una sorta di rimprovero, come se dicessero: ci siamo presi degli schiaffi in faccia per te, per difendere uno spettro”.

Il successo
“Gomorra” diventa un caso letterario mondiale.
Saviano parte per lunghi tour editoriali per presentare il libro, tradotto in più di trenta lingue, in tutto il mondo.
Il New York Times, nel dicembre 2007, inserisce “Gomorra” nella lista dei 100 libri più belli dell’anno.
Roberto Saviano diventa famosissimo, un simbolo della resistenza ai clan che tutti vogliono intervistare o avere in studio.
Il rapporto con i mass media sarà sempre difficile.

Il film
Al Festival di Cannes del 2008 viene ufficialmente presentato “Gomorra”, il film del regista italiano Matteo Garrone tratto dal libro di Saviano. Nel cast, oltre all'attore napoletano Toni Servillo, anche molti ragazzini provenienti dai quartieri più difficili di Napoli. Il film piace subito, anche se è un vero e proprio pugno nello stomaco:.
Vince il Gran Premio della Giuria a Cannes e viene scelto dall'ANICA - Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali - come film italiano in concorso agli Oscar.

Le ultime minacce
Dopo la strage di Castelvolturno, in cui rimasero uccisi sei immigrati, Roberto Saviano decide di tornare allo scoperto: scrive una lettera aperta in cui fa nomi, cognomi e indirizzi dei colpevoli e chiede ai campani di ribellarsi, di denunciare la loro realtà.
Poco dopo un pentito del clan dei Casalesi, Carmine Schiavone (cugino del capo dei Casalesi Francesco Schiavone detto “Sandokan”, diventato collaboratore di giustizia dal 1992), ha rivelato che i boss avevano pronto un piano per uccidere Saviano e la sua scorta entro Natale.
Dembra che Roberto non si libererà facilmente dei poliziotti che lo accompagnano ogni giorno della sua vita.

"Lascio l'Italia"
Dopo la fuga di notizie sul possibile attentato che avrebbe dovuto uccidere lui e la sua scorta entro Natale, Saviano ha deciso di allontanarsi dall'Italia, almeno per un certo periodo: “Penso di aver diritto a una pausa - ha detto lo scrittore - Ho pensato, in questo tempo, che cedere alla tentazione di indietreggiare non fosse una gran buona idea, non fosse soprattutto intelligente. Ho creduto che fosse assai stupido, oltre che indecente, rinunciare a se stessi, lasciarsi piegare da uomini di niente, gente che disprezzi per quel che pensa, per come agisce, per come vive, per quel che è nella più intima delle fibre ma, in questo momento, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere in questo modo, come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. ‘Fanculo il successo...”.
“...Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni!”.

Intanto il pentito smentisce
Carmine Schiavone non ha mai parlato e non è a conoscenza di un piano del clan dei Casalesi per attentare alla vita dello scrittore Roberto Saviano. Queste, in sintesi, le dichiarazioni rese dal pentito dopo che e' stato interrogato, giovedì 16 c.m., dal procuratore aggiunto di Napoli Franco Roberti e dal pm della Direzione distrettuale antimafia Antonio Ardituro.
Immediata la replica di Roberto Saviano che ha dichiarato sfiduciato, in collegamento con il Tg5 dagli studi di “Matrix”: "E' ovvio che un pentito difficilmente ammette di avere ancora rapporti con la criminalità organizzata. Schiavone si è pentito all'inizio degli anni '90 io all'epoca avevo 15 anni. E' difficile che ammetta i rapporti con i clan, non poteva dire altro".

Coraggio Roberto. Non mollare.

Notizie e foto tratte da: lastampa.it

Gomorra




















Viaggio nell'impero economico
e nel sogno di dominio della camorra


Questo incredibile, sconvolgente viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra si apre e si chiude nel segno delle merci, del loro ciclo di vita. Le merci "fresche", appena nate, che sotto le forme più svariate - pezzi di plastica, abiti griffati, videogiochi, orologi - arrivano al porto di Napoli e, per essere stoccate e occultate, si riversano fuori dai giganteschi container per invadere palazzi appositamente svuotati di tutto, come creature sventrate, private delle viscere. E le merci ormai morte che, da tutta Italia e da mezza Europa, sotto forma di scorie chimiche, morchie tossiche, fanghi, addirittura scheletri umani, vengono abusivamente "sversate" nelle campagne campane, dove avvelenano, tra gli altri, gli stessi boss che su quei terreni edificano le loro dimore fastose e assurde - dacie russe, ville hollywoodiane, cattedrali di cemento e marmi preziosi - che non servono soltanto a certificare un raggiunto potere ma testimoniano utopie farneticanti, pulsioni messianiche, millenarismi oscuri.

Questa è oggi la camorra, anzi, il "Sistema", visto che la parola "camorra" nessuno la usa più.

Da un lato un'organizzazione affaristica con ramificazioni impressionanti su tutto il pianeta e una zona grigia sempre più estesa in cui diventa arduo distinguere quanta ricchezza è prodotta direttamente dal sangue e quanta da semplici operazioni finanziarie.

Dall'altro lato un fenomeno criminale profondamente influenzato dalla spettacolarizzazione mediatica, per cui i boss si ispirano negli abiti e nelle movenze a divi del cinema e a creature dell'immaginario, dai gangster di Tarantino alle sinistre apparizioni de "Il corvo" con Brandon Lee. Figure come Gennarino McKay, Sandokan Schiavone, Cicciotto di Mezzanotte, Ciruzzo 'o Milionario, se non avessero provocato decine di morti ammazzati potrebbero sembrare in tutto e per tutto personaggi inventati da uno sceneggiatore con troppa fantasia.

In questo libro avvincente e scrupolosamente documentato Roberto Saviano ha ricostruito sia le spericolate logiche economico-finanziarie ed espansionistiche dei clan del napoletano e del casertano, da Secondigliano a Casal di Principe, sia le fantasie infiammate che alle logiche imprenditoriali coniugano il fatalismo mortuario dei samurai del medioevo giapponese. Ne viene fuori un libro anomalo e potente, appassionato e brutale, al tempo stesso oggettivo e visionario, di indagine e di letteratura, pieno di orrori come di fascino inquietante, un libro il cui giovanissimo autore, nato e cresciuto nelle terre della più efferata camorra, è sempre coinvolto in prima persona.

Sono pagine che afferrano il lettore alla gola e lo trascinano in un abisso dove davvero nessuna immaginazione è in grado di arrivare.

Edizioni Mondatori - Milano
Collana: Strade blu Narrativa
Anno di pubblicazione: 2006
Formato 15x21 - brossura
Pagine: 331

Morti sul lavoro

Ogni 24 ore si verificano:
2.500 incidenti sul lavoro
3 persone muoiono
27 rimangono permanentemente invalide.


I dati INAIL confermano che nel 2007 le morti bianche sono state circa 1.200 e gli invalidi del lavoro sono oltre 800.000, numeri inaccettabili per un paese civile. Tali cifre testimoniano la persistente gravità del fenomeno infortunistico, che resta una delle principali cause di morte e provoca quasi il doppio dei decessi rispetto agli omicidi.

Proprio per richiamare l’attenzione delle istituzioni, delle forze sociali e dei mezzi di informazione su questa drammatica questione, l’ANMIL - Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi del Lavoro che da oltre 60 anni si occupa della tutela degli invalidi del lavoro, domenica 12 ottobre ha celebrato contemporaneamente in tutta Italia la 58ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Istituzionalizzata su richiesta dell’ANMIL nella seconda domenica di ottobre, con direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1998 e del 2003, la Giornata si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica che ha voluto inviare all’ANMIL un importante messaggio di sostegno.

Secondo i dati dell’ANMIL tra gennaio e agosto 2008 gli infortuni sono stati 583.436, con 679 vittime e 6.000 nuovi invalidi, il 4,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2007.

Un lieve miglioramento che non cambia una situazione drammatica.

Nel 2008 la Lombardia ha registrato 105 vittime, seguita da Emilia Romagna con 73 vittime e Puglia con 53 vittime.

Dietro ad ogni morto o nuovo invalido, c'è una storia di sofferenza e di norme sulla sicurezza non rispettate.

YouthXchange

Nasce il kit per far diventare i giovani consumatori rispettosi dell’ambiente.

Si chiama YouthXchange ed è un kit informativo sul consumo sostenibile dell’ONU destinato ai giovani che vogliono capire e combattere il cambiamento climatico.

La guida affronta dal problema dei rifiuti che ormai interessa tutto il pianeta al consumismo e alla società usa e getta che sforna telefonini, lettori musicali che diventano elettronica di consumo che passa rapidamente di moda.
Il kit, alla sua seconda e aggiornata edizione, è prodotto dall’UNEP - United Nations Environment Programme (Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente) e dall´UNESCO. L´Unesco spiega che “YouthXchange è uno strumento formativo dedicato agli educatori e che punta a promuovere modi di consumo sostenibili nei giovani consumatori di tutto il mondo”.

Tra le novità della guida rinnovata, un capitolo che spiega come i ragazzi possano trovare un equilibrio dei consumi che risponda al loro desiderio di vestiti alla moda, restando coscienti dell´impatto dei loro consumi su grossi problemi come il cambiamento climatico.

Insomma, più che fare i moralisti, UNEP ed UNESCO riconoscono che i giovani costruiscono sempre più la loro identità attraverso quello che comprano e che cercano un´integrazione sociale sempre meno comunitaria e sempre più legata all´esibizione dei prodotti più nuovi e desiderabili forniti dal mercato. Giovani consumatori ormai globalizzati che non sanno quanto ogni scelta di acquisto incide sulla coltre di ozono, sulla produzione di rifiuti pericolosi, sul riscaldamento globale e che questo non riguarda solo la loro vita quotidiana, ma l´intero pianeta.

Il kit, pensato dalla divisione tecnologia, industria ed economia di UNEP ed UNESCO, contiene statistiche, casi di studio, giochi, esempi di imprese che hanno scelto di diventare più "verdi", alternative trendy di stili di vita più sostenibili.

La nuova guida è più chiara per quanto riguarda consumi e cambiamento climatico e ha un´intera sezione dedicata ai rifiuti elettronici. Contiene anche due nuovi capitoli: uno sul decennio dell´ONU per l´educazione in vista dello sviluppo sostenibile e l´altro sulla moda. “La moda - dicono all´UNEP - è il motore di un´industria in espansione e mette il tessile e la moda al secondo posto tra le attività economiche più importanti in termini di intensità di scambi commerciali. Però il prezzo da pagare in materia di diritti umani e per l´ambiente è elevato, un prezzo che la gente può sempre più scegliere di ridurre con l´adozione in forza della moda etica”.

Notizie tratte da: greenreport.it

Nakheel Harbour & Tower

E’ stato presentato a Dubai, negli Emirati Arabi, il progetto per la costruzione del grattacielo più alto del mondo:
il Nakheel Harbour & Tower, avente un’altezza di oltre 1.000 m, che supererebbe il Burj Dubai in fase di costruzione con i suoi 808 m di altezza.

Una spinta verso il cielo.

L’intera opera si svilupperà su una superficie di 270 ha e sarà realizzata tra le due isole a forma di palma sulla costa dell'emirato, Palm Jumeirah, il primo di una serie di arcipelaghi artificiali realizzati dalla società edile di Stato Nakheel.

Il grattacielo, che verrà realizzato dalla Nakheel, sarà costituito da 4 torri collegate in più punti fra loro per un totale di 200 piani e diverrà il centro del nuovo quartiere di Dubai, nel quale sorgeranno un porto, primo al mondo, ed altri 40 grattacieli di circa 90 piani.

I numeri:
- 19.000 appartamenti
- 55.000 persone da ospitare
- 10.000 parcheggi
- 250.000 mq di superficie destinata ad alberghi con la disponibilità di 3.500 stanze
- 950.000 mq di superficie destinata a negozi.

La progettazione è stata curata da Woods Bagot con un ricercato design di ispirazione islamica come ha spiegato Chris O’Donnell, responsabile della società edile di Stato Nakheel: “un mix tra i giardini di Alhambra di Granada in Spagna, il porto d'Alessandria in Egitto, la passeggiata di Tangeri in Marocco e i ponti di Isfahan in Iran”.

Non si conoscono con precisione i costi, forse 70 miliardi di euro, però, da una stima fatta, saranno impiegati 30.000 lavoratori per la costruzione che sarà ultimata nel 2020.

La curiosità.
Nella torre funzioneranno 150 ascensori e, nella normale corsa dal piano terra fino in cima, si potrà assistere due volte al tramonto in una sola serata: dopo aver ammirato il tramonto del sole a terra, si sale velocissimi con l'ascensore sino in cima per vederlo sparire di nuovo oltre l'orizzonte.

Notizie tratte da: CORRIERE DELLA SERA - 06.10.2008
Immagini tratte da: nakheel.com
Vedi: skyscraperpage.com

Difendersi dal crack

Pubblico una newsletter ricevuta oggi da ALTROCONSUMO come al solito in modo trasparente, utile e indipendente riguardante la crisi americana dei mutui, dilagando in un pericoloso effetto domino, ha coinvolto banche e assicurazioni anche in Europa.
Pur nell'incertezza generale ALTROCONSUMO dà qualche risposta ai quesiti più frequenti.

I conti correnti bancari sono al sicuro?
Le banche italiane aderiscono al Fondo interbancario di tutela dei depositi o (le banche del credito cooperativo) al Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo. In caso di dissesto, è previsto un rimborso dei soldi depositati dai correntisti fino a 103.291,38 euro.

Il Fondo interviene solo a seguito di liquidazione coatta amministrativa della banca o di sua amministrazione straordinaria e dietro autorizzazione della Banca d'Italia.

Entro 3 mesi dalla data del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa vengono rimborsati i depositi fino ad un massimo di 20.000 euro a depositante. Il termine può salire a 9 mesi se la Banca d'Italia accerta circostanze eccezionali. Il resto viene rimborsato con modalità legate ai riparti di liquidazione e dunque con tempistiche che possono essere anche lunghe.

E se il conto è contestato?
La garanzia offerta dal Fondo interbancario di tutela dei depositi è per depositante, non per deposito. Questo significa che se il conto è cointestato fra due persone, il livello massimo previsto dalla legge (i 103.291,38 euro) vale per ciascun titolare del conto e si raddoppia.

Se la banca fallisce, che ne è di titoli e fondi comuni?
A differenza dei soldi depositati sul conto corrente, i titoli non sono un credito nei confronti delle banche, ma sono di proprietà dell'investitore. In caso di crac della banca, quindi, non rientrano nella tutela offerta dal fondo, ma dovrebbero essere restituiti dall'emittente. Stesso discorso per i fondi comuni, anche se in questo caso qualche problema in più potrebbe sorgere se la banca fallita agisca come depositaria del patrimonio della Sicav (Società di investimento a capitale variabile), Le Sicav, infatti, non possono usufruire del fondo di garanzia per recuperare le somme depositate.

Se ho investito in Conto Arancio?
Anche Ing Direct n.v. (la filiale che gestisce Conto Arancio) aderisce al Fondo interbancario di tutela dei depositi italiano, per cui valgono le stesse tutele previste per i conti bancari. Infatti il fondo tutela anche i conti di deposito come Conto Arancio.

Se ho investito tramite una Sim?
Se fallisce una Sim (Società di intermediazione mobiliare autorizzata dalla Consob a svolgere servizi di investimento), interviene il Fondo nazionale di garanzia, che risarcisce fino a un massimo di 20.000 euro.

Che fine fanno i soldi investiti in azioni e obbligazioni Lehman Brothers?
Per chi ha in mano azioni Lehman Brothers non c'è alcuna speranza: gli azionisti sono gli ultimi a raccogliere le briciole di quel che resta dal processo di liquidazione.

Quanto alle obbligazioni, secondo la Sec, la "Consob" americana, chi ha sottoscritto bond di una società che avvia la procedura fallimentare quantomeno non riceverà il pagamento degli interessi. Mentre per il rimborso del capitale investito, si può sperare di ottenerlo, tutto o in parte, solo se con i soldi derivanti dalla vendita delle attività della banca si riusciranno prima a pagare tutti gli oneri amministrativi (come quelli per i dipendenti) e poi a rimborsare i possessori di titoli obbligazionari garantiti da attività della banca (non ci risulta che ci siano titoli di questo tipo scambiati in Italia). In ogni caso il rimborso, se ci sarà, arriverà comunque dopo mesi di attesa - gli obbligazionisti Cirio o Parmalat ne sanno qualcosa - e, verosimilmente, solo per gli obbligazionisti classificati come senior, che hanno più tutela di quelli che hanno acquistato obbligazioni subordinate.

Quello che possiamo dire è che storicamente, in operazioni di questo tipo, alla fine del processo di liquidazione si è riusciti a recuperare in media il tra il 30 e il 40% del capitale investito. Ora gli obbligazionisti hanno due alternative: la prima è attendere e sperare nel processo di liquidazione. La seconda è cercare di vendere subito le obbligazioni: compito difficile, visto che le negoziazioni sui mercati ufficiali sono sospese.

E le polizze index linked?
Pur non avendo acquistato direttamente obbligazioni Lehman, può esserci il rischio che le polizze vita index linked siano in realtà basate su titoli emessi dalla banca americana. Sono polizze che alla scadenza, oltre a garantire il rimborso del capitale investito, permettono di godere di un extra-rendimento in più legato all'andamento di uno o più indici di mercato. Si tratta quindi di veri e propri investimenti finanziari, che di assicurativo hanno ben poco. Fino a ora, fra gli assicuratori che hanno costruito polizze con prodotti Lehman, solo in pochi si sono fatte avanti: Mediolanum ha annunciato che entro l'anno prenderà misure per tutelare i clienti esposti a bond Lehman; Unipol ha dichiarato di star valutando "le modalità tecniche per riconoscere agli assicurati che hanno sottoscritto le index linked, l'opzione di ottenere alla data naturale di scadenza dei contratti il capitale originariamente sottoscritto". Il credito cooperativo cattolica assicurativa si sono impegnati a favore della clientela che hanno sottoscritto polizze index linked con sottostante titoli Lehman. Buoni propositi che speriamo si traducano in realtà.