TOTTA e DYLAN

Valentina Marzo

Giovane fotografa di Taranto, semplice e ricca di talento.
Il percorso artistico di Valentina Marzo si è addentrato, con ostinazione cocciuta, in uno degli spazi, oggi, alquanto inflazionato: la fotografia d’autore.
In questo luogo dove l’immagine si sta manifestando, con un processo esplodente, in espressioni che appartengono molto ai principianti, l’artista operoso deve caratterizzarsi con la funzione critica che stenta a seguire tutto ciò che accade, divenendo essa stessa elemento di confusione e di esaurimento intellettuale.
Questa premessa è soltanto una mia opinione nel contesto.

Questa estate, andando per gallerie, ho ammirato la sua recente produzione.

Valentina Marzo, leggendola in “Contrasti”, esalta una corretta e logica geometria architettonica ed un logico cromatismo - sfondo, ombre, equilibrio - mettendo in evidenza la sua sincerità produttiva non intrigante nell’uso forzato di mezzi tecnologici.

In “Aria nuova” il decentramento oggettuale, che è spesso la forza del fotografo freelance, trionfa la testimonianza della tecnologia, elemento proiettante della capacità e dell’intelligenza umana. Ed ecco che Valentina Marzo immortala, quasi con allegoria, quella fredda razionalità dell’uomo che usa ed abusa del paesaggio naturale, adattandolo alle sue molteplici necessità, trasformandolo.

Auguro a Valentina un buon viaggio nel mondo dell’arte.

Ninni Caricato - 23.09.2010

L’ingiuriometro

D'ora in avanti occorre fare attenzione al modo di reagire di fronte a un torto ricevuto. O meglio sarà necessario valutare fino a che punto ci si può spingere con l'uso di parole offensive. Gli “ermellini” fanno rilevare che oggi si usa con troppa facilità il “vaffa” e consigliano quindi di reagire in modo più pacato.
Insomma se proprio dovete reagire ad un torto ricevuto, anziché mandare “a quel paese” qualcuno, ditegli semplicemente “non infastidirmi”.
I supremi giudici prendono spunto da un caso di ingiuria e ne fanno occasione per stilare un vero e proprio “ingiuriometro”: un misuratore dell'ingiuria.
In certe situazioni, spiega la Corte - Sentenza n. 30956/2010 - è difficile “eliminare i toni accesi e le espressioni pesanti”, specie se ci si trova in un “contesto di polemica” come accade in politica, ma dato il dilagare sempre più massivo delle ingiurie “ai fini di accertare se sia leso il bene protetto dall'art. 594 c.p. occorre fare riferimento ad un criterio di media convenzionale”.

In altri termini per stabilire se un “vaffa” è da considerarsi offensivo occorre fare riferimento “alla personalità dell'offeso e dell'offensore e al contesto nel quale la frase ingiuriosa è stata pronunciata”.
Secondo la Corte vi può essere tolleranza se il turpiloquio avviene in un contesto “ioci causa” (per scherzo) o tra soggetti in posizione di parità, insomma “in situazioni che non richiedono manifestazione di specifico rispetto”.

Notizie tratte da: STUDIO CATALDI / Portale di informazione giuridica

Non solo carta… e novità filateliche

Il 28 giugno 2010 è stato emesso da Poste italiane un francobollo, della serie tematica “Made in Italy”, dedicato alla Federacciai nel centenario dell’inaugurazione del primo stabilimento siderurgico italiano, a ciclo continuo completo, a Bagnoli (Napoli).



CARATTERISTICA PARTICOLARE




Per la realizzazione della vignetta è stato utilizzato un inchiostro speciale che consente al francobollo di essere attratto dai magneti.



Il francobollo, del valore di € 3,30, è stato stampato in litografia e serigrafia a due colori (uno offset e uno serigrafico) dall’Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. su carta fluorescente, non filigranata, con una tiratura di 1.500.000 esemplari.

Il bozzetto a cura del Centro Filatelico dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. riproduce, oltre al logo di Federacciai con l’omonina scritta, in un gioco di geometrie e chiaroscuri la materializzazione di un blocco di acciaio.

Vedi altri ns. post sull'argomento in "Filatelia".

Vedi filmato

Fotografare il silenzio

Filippo Crea, fotografo esperto, collabora attivamente con diverse Istituzioni Culturali italiane e francesi, inoltre si occupa di critica fotografica per numerose testate giornalistiche.
La Libreria Mursia di Milano ha ospitato l'anno scorso, precisamente dal 17 al 27 marzo 2009, una sua mostra personale dal titolo “Il silenzio”.

“Il silenzio di Filippo Crea” - come ha recensito Giangiacomo Schiavi del Corriere della Sera - “è una porta che si apre sul vuoto. Ma davanti a noi non c’è un baratro, una voragine; ogni immagine, anche la più lontana, è un frammento di vita che rimanda a un sogno, a un ricordo, a una paura. Nella faticosa ricerca di un tempo più umano affiora la tristezza consapevole di quel che è andato perduto”.

Durante l’inaugurazione della mostra Lorenza Sala, responsabile della comunicazione della Casa Editrice Mursia ha chiesto a Filippo Crea: “Perché “il silenzio” come tema?”.
“Io credo che il far fotograf
ia - ha risposto Filippo Crea - necessiti di un continuo aggior¬namento culturale e stilistico. Ho voluto sfidare me stesso su un qualcosa di non facile. E’ tutt’altro che facile, infatti, fotografare il silenzio. Il silenzio non si sente, il silenzio non si vede. Ed io ho voluto provare a raccontare questa cosa impalpabile, delicata, personale”.

Tra le sue opere:

“Garfagnana”











"Un silenzio semplice, immediato. Estate, primo pomeriggio. La donna in nero coi capelli bianchi ha le mani raccolte a difesa del “suo” silenzio, le due seggiole vuote non le fanno compagnia, ma aspettano che qualcuno venga a rompere il vuoto di questo palcoscenico pulito, strutturato su poche ed essenziali presenze sceniche”.

Il francobollo intelligente

I primi francobolli al mondo ad interagire con la tecnologia del riconoscimento di immagini riguardano la serie di 6 valori, emessa dalla Royal Mail il 19 agosto 2010, dedicata alla Great British Railways.

E’ sufficiente avvicinare una smartphone iPhone o Android al francobollo, dopo aver installato l’applicazione Junaio, per far comparire audio e video di approfondimento circa la vignetta inquadrata.
L’applicazione Junaio, scaricabile gratuitamente da App Store se possediamo un iPhone o dall’Android Market se invece abbiamo uno smartphone con sistema operativo Android.

Nel caso della serie Great British Railways si vede un breve filmato dell'attore Bernard Cribbins mentre legge il poema “The night mail” del poeta Wystan Hugh Auden, composizione che nel 1936 ha dato il nome ad un film documentario famoso sul servizio postale da Londra alla Scozia.

Come modalità ed obiettivi, anche se gli aspetti tecnici sono differenti, il sistema ricorda il Bee Tagg introdotto dalla Posta Svizzera con l’emissione di un francobollo il 31 ottobre 2007.

Vedi ns. post: “Dal francobollo ad internet” in “Filatelia”.

Op Art e filatelia

La Posta elvetica il 3 settembre 2010 ha emesso una serie di 3 fantastici francobolli dedicati al movimento artistico Op Art. Op è l’abbreviazione di Optical.
Youri Messen-Jaschin (1941) è l’artista svizzero, di origine lettone, che ha realizzato i 3 soggetti:
Red Ball da 0,85 franchi - Blue Black Red da 1,00 franchi - Red Circle Blue da 1,40 franchi.

L’Optical Art è un movimento di arte astratta sviluppatosi negli anni Sessanta, infatti il termine Op art apparve per la prima volta sul Time Magazine, nel mese di ottobre del 1964, e il MoMA - The Museum of Modern Art di New York ospita la prima grande esposizione sull'Optical Art nel 1965 dal titolo "The Responsive Eye".
Il movimento esplora i limiti della visione umana. L'artista gioca con l'osservatore creando immagini geometriche che sembrano vibrare e pulsare, quindi produrre illusioni di profondità e di movimento.
L'opera d'arte in sé è statica, ma forme e colore suscitano un'illusione ottica di movimento. Le due tecniche principali utilizzate per raggiungere questo effetto sono: le prospettive illusorie e la tensione cromatica.
La Op Art ha fatto la sua comparsa negli Stati Uniti e si è diffusa in Europa, comprende artisti moti di diverse nazionalità, tra cui il venezuelano Jesús-Rafael Soto, l’istreliano Yaacov Agam, l’ungherese Victor Vasarely, l’inglese Bridget Riley, il francese Daniel Buren.

Busta Postale

Oggi 1° settembre 2010 è stata emessa la busta postale preaffrancata del valore di € 0,60.
Realizzata con carta bianca uso mano da 100 g/mq nel formato di cm 16,2x11,4 e reca l’impronta del francobollo di Posta Italiana da € 0,60.

Nel 1915, all'ingresso dell'Italia alla Grande Guerra , fu prodotta una speciale busta postale del valore di c. 10, a tariffa agevolata destinata alle famiglie dei militari al fronte.

Nel 1972 venne esaminata la proposta per due buste postali dei valori di L. 25 e L. 50 ma non andò in porto e il Museo storico delle Poste e delle Telecomunicazioni conserva delle prove con il valore da L. 50, della serie ordinaria “Siracusana”, in due formati con e senza finestra.

Il 29 novembre 2001 fu emessa la francobusta da L. 5.000 lire/€ 2,58 dedicata all'Industria serica italiana.

Bufale in TV

I CERCHI NEL GRANO
ATLANTIDE
I TEMPLARI
LE SCIE CHIMICHE
I SEGRETI DELLE PIRAMIDI
IL POPOLO DEI MAYA MAYA
LE PROFEZIE DI NOSTRADAMUS
IL MOSTRO DI LOCH NESS
GLI UFO
IL FALSO SBARCO SULLA LUNA
LE ASTRONAVI PREISTORICHE
IL DISCO VOLANTE CADUTO A ROSWELL
I TESCHI DI CRISTALLO
LA FINE DEL MONDO NEL 2012
ecc.

Questi sono i misteriosi argomenti trattati dalla TV pubblica e privata e spacciati come ipotesi scientifiche.
Ma non sono altro che bufale, burle o credenze popolari!

Nasce però ora su Internet il più grande gruppo online, libero e indipendente, contro il fenomeno dilagante in TV di trasmissioni che vivono sulla credulità popolare:

cattiva Scienza in TV
divertiamoci insieme a “smascherare” quello che i media ci spacciano per “scienza” o “per mistero”.

in collaborazione con l’UAI - Unione Astrofili Italiani.

Con “Accendiamo il cervello” si può partecipare ai giochi che verranno proposti ogni mese segnalando le varie trasmissioni in TV e descrivendo gli errori e le bufale scientifiche che sentiamo e vediamo vincendo i bellissimi premi che verranno messi in palio a partire dal mese di settembre 2010.


A proposito dei cerchi nel grano (crop circles) vedi:
CICAP - Speciale crop circles
CICAP - Domande frequenti sui crop circles
Francesco Grassi’s Blog