TOTTA e DYLAN

Brasile e Italia

Il Consolato d’Italia di Belo Horizonte - Ufficio Scuola e Cultura, organizza una collettiva di Arte Postale dal tema:
150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA - Brasile e Italia “insieme attraverso l’arte postale”.

La partecipazione è aperta a tutti e sono ammesse tutte le forme espressive.
Il termine delle presentazione delle opere è il 30 settembre 2011 e dovranno essere spedite a:

Dott. Gianfranco Zavalloni
Dirigente Scolastico dell'Ufficio Scuola e Cultura
CONSOLATO D’ITALIA BELO HORIZONTE
Rua Inconfidentes 600
30140-120 Belo Horizonte
Minas Gerais - BRASILE


Tutte le opere ricevute saranno esposte sul sito: http://www.scuolabh.org con i relativi dati identificativi dell'artista e saranno in evidenza per tutto l'anno 2011 fino al 17 marzo 2012.
Le opere saranno poi esposte in una collettiva, negli ultimi mesi del 2011 e nei primi del 2012, presso uno spazio pubblico della Città di Belo Horizonte.

Occhi Aperti

La Cooperativa Sociale ONLUS Occhi Aperti del quartiere Scampia di Napoli ha organizzato, nell’Anno Europeo del Volontariato, un progetto di Arte Postale dal titolo: “Mi sta a cuore… lo faccio. L’anno europeo del volontariato. Il volontariato: un modo di camminare e trasformare la storia”, per promuovere la necessità, la bellezza e la ricchezza dell’attività gratuita come fonte di crescita personale, collettiva, sociale.

Occhi Aperti è una cooperativa nata dall’esperienza personale di volontariato di alcuni dei suoi soci che si sono impegnati per la promozione e la formazione al volontariato. Nella loro storia hanno scoperto l’arte come modalità utile e liberante per proporre promozione umana, cittadinanza, solidarietà, cambiamento sociale e mezzo capace di aprire nuovi orizzonti inediti.

Questo progetto di Mail Art, curato da Carmela Pastore con la collaborazione di Antonella Prota Giurleo, ha come scadenza, per la presentazione dei lavori, il 31 maggio 2001 e le opere pervenute saranno esposte a Napoli nel mese di giugno, presso lo spazio educativo alternativo CasArcobaleno; successivamente saranno a disposizione di altre associazioni del territorio che ne facciano richiesta.

Roberto Caucino & EISA

EISA (European Imaging and Sound Association) Maestro 2010 è un concorso europeo di fotografia, terminato il 20 maggio 2011, che si svolge i 2 fasi: la prima a livello nazionale e la seconda a livello europeo dove partecipano gli autori selezionati in 16 paesi europei.
Il vincitore della sezione italiana è stato Roberto Caucino (1971) che ha presentato un portfolio di grande efficacia e tecnicamente ben realizzato.


La ricerca di Roberto Caucino sui deserti lo ha portato, nel corso degli ultimi dieci anni, a visitare più volte il Sahara marocchino, algerino e tunisino; iniziata con il fine di indagare le tecniche di sopravvivenza e la filosofia di vita delle popolazioni delle zone aride del nord Africa (il cammello come mezzo di trasporto ne è un’icona), si è in seguito ampliata ad abbracciare il paesaggio circostante, scarno ed essenziale come le sparute ma tenaci forme di vita che lo popolano. Gli animali e le piante che vivono in queste zone sono caratterizzate da una straordinaria capacità di resistenza a condizioni ambientali estreme per calore ed aridità, con un minimo utilizzo delle risorse disponibili: hanno la capacità di ridestarsi da morte apparente appena le condizioni diventano più favorevoli al loro sviluppo.

Vedi, che meraviglia...

NULLA OLTRE - Messaggi dal cuore del deserto
Fotografie e testi di Roberto Caucino

Notizie e immagini tratte da: fotografia.it

STS-134

Lunedì 16 maggio alle 14:56 ora italiana è stato lanciato lo Space Shuttle Endeavour dallo storico Pad 39A del Kennedy Space Center in Florida. STS-134 è l’ultima missione dell’Endeavour e penultima dell’intero programma della navetta spaziale americana.






L’equipaggio è composto da:

Mark Kelly - Comandante
Gregory H. Johnson - Pilota
Michael Fincke - Specialista di missione
Andrew J. Feustel - Specialista di missione
Gregory Chamitoff - Specialista di missione
Roberto Vittori - Specialista di missione - ESA




L'STS-134 è anche una missione molto importante per l’Italia non solo per la partecipazione dell'astronauta italiano Roberto Vittori ma anche perché l’Endeavour porterà sulla ISS l'esperimento AMS-2 - Alpha Magnetic Spectrometer 2 e l'esperimento per lo studio dei raggi cosmici ad alta energia, a cui l'Italia ha contribuito pesantemente, ed inoltre pezzi di ricambio vario.

Martedì 17 maggio a bordo dello Space Shuttle Endeavour si è fatta l'ispezione dell'esterno della navetta mediante l’OBSS - Orbiter Boom Sensor System, agganciato al braccio robotico dello Shuttle. L’OBSS è il dispositivo che dopo il tragico incidente del Columbia è stato adottato nelle successive missioni Shuttle per effettuare una verifica dell'integrità dello scafo esterno con particolare riguardo alla protezione termica, le famose mattonelle di ceramica che costituiscono l'unica difesa passiva dello Shuttle durante le fasi di rientro in atmosfera. In pratica è un’asta lunga circa 17 metri alla cui estremità sono montati tutta una serie di sensori.

Mercoledì 18 maggio lo Space Shuttle Endeavour ha completato la manovra di Rendezvous Pitch Maneuver o "backflip", un giro su sé stesso per dare modo agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale di fotografarlo, ad alta risoluzione, per le operazioni di controllo dello scudo termico della navetta.
Alle 12:16, ora italiana, è avvenuto l’aggancio tra lo Shuttle e la Stazione Spaziale Internazionale.

Lineagialla




Da lunedì 16 maggio in tutti gli uffici postali è stato distribuito gratuitamente il primo numero della collana racconti a tempo lineagialla.

Racconti brevi a firma di scrittori emergenti.

L’intelligente iniziativa di Poste Italiane, per tenere viva la passione per la lettura attraverso la diffusione di piccole opere letterarie dal tempo di lettura dai 5 ai 7 minuti circa, rivolta ai clienti degli uffici postali.






Il progetto editoriale lineagialla è realizzato da Poste Italiane in collaborazione con 80144 edizioni e insieme a PosteMobile e Postevita.

I secondo numero sarà disponibile nel mese di settembre presso gli uffici postali.

Buona lettura… in attesa del vostro numero…

L’arte non è Cosa Nostra








Vittorio Sgarbi fa bene ad incazzarsi vista la situazione che esiste da tantissimo tempo nel campo dell’arte: sempre ci sono stati figli e figliastri. Il critico e storico dell’arte è contro tutti sulla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte che si terrà a Venezia dal 4 giugno al 27 novembre 2011, dal titolo ILLUMI/NAZIONI.
Vittorio Sgarbi attaccando la curatrice della Biennale Bice Curiger e alternando lodi a Silvio Berlusconi ha presentato a Roma il Padiglione Italia, di cui è il curatore alla prossima Biennale di Venezia.

“Chi stabilisce se un artista può entrare o no alla Biennale? La mafia del mercato. Io la contrasto”. Così Vittorio Sgarbi esordisce in una torrenziale conferenza stampa.
Chiamato a questo incarico da Sandro Bondi e in lite con Giancarlo Galan, neoministro ai Beni Culturali che ha bocciato la sua nomina a sovrintendente del Polo museale veneziano, il critico aveva annunciato per due volte nelle scorse settimane le dimissioni. Poi le ha ritirate e così giovedì scorso, 5 maggio, ha presentato il suo faraonico progetto. Un progetto che dovrebbe coinvolgere tra Venezia, l’Italia e il mondo (prevede, oltre alle esposizioni in Laguna, mostre nelle varie regioni e anche negli Istituti italiani di cultura all’estero) quasi duemila artisti.

Nelle intenzioni di Sgarbi il Padiglione Italia deve documentare lo stato dell’arte italiana contemporanea con 200 artisti viventi e operanti dal 2001 ad oggi, tutti scelti da intellettuali italiani e stranieri “il cui credito è riconosciuto per qualunque riflessione essi facciano sul nostro tempo”. Tra questi Ernesto Galli Della Loggia, Tullio De Mauro, Enzo Bianchi, Dante Ferretti, Claudio Magris, Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Ennio Morricone, Ferzan Ozpetek, Marc Fumaroli.
“A ciascuna di queste 200 persone
- ha detto il critico ferrarese - ho chiesto di indicarmi il pittore, il fotografo, il ceramista, il designer, il videoartista che egli ritenga più interessante in questa apertura del nuovo millennio”.
Il filo conduttore dell’intero Padiglione Italia è "L’arte non è Cosa Nostra".

Per Sgarbi infatti esisterebbe un sistema mafioso non solo nell’economia ma anche nel mondo dell’arte, con curatori che promuovono sempre i “loro protetti”, e questo sistema, secondo lui, va combattuto e sconfitto.

In che modo? Facendo, verrebbe da dire, “Todos caballeros”, ossia tutti curatori, tutti artisti e tutti critici. Perché a scegliere le opere in mostra, a quanto par di capire, saranno gli stessi artisti indicati dagli intellettuali (se gli altri hanno potuto indicare un solo artista, Italo Zannier ha avuto da Sgarbi la facoltà di scegliere una pattuglia di fotografi).
Non mancano tra gli artisti nomi famosi: ci sono Vanessa Beecroft, Michelangelo Pistoletto, Carla Accardi, Sandro Chia, Oliviero Toscani. Ma più che lo stato dell’arte contemporanea in Italia, si avrà un panorama del gusto attuale degli intellettuali italiani. Non c’è al momento però la certezza che nei 3000 metri quadri dell’esposizione tutte le opere possano essere esposte: “Finora - ha detto ancora Sgarbi - si è trovato posto solo per 190 artisti, mentre ne dovremo ospitare 230”. Davanti all’Arsenale, nelle Tese di San Cristoforo, troveranno spazio invece le opere dei 200 artisti scelti nelle Accademie di Belle Arti italiane. E per chi il posto non lo avrà, Sgarbi sta pensando con l’architetto Benedetta Tagliabue ad un allestimento con grandi gommoni che sullo specchio d’acqua dell’Arsenale ospiteranno le opere “clandestine”, tra cui anche quelle di artisti stranieri, come Cy Twombly, che hanno lavorato in Italia.

Ma l’incertezza, a un mese dall’inaugurazione, riguarda anche il finanziamento dell’intera operazione: “Finora - ha affermato Sgarbi - non ho avuto una lira per il mio lavoro, ho dovuto anticipare le spese e i viaggi di tasca mia: lavoro da un anno come curatore ma c’è una totale assenza di finanziamenti pubblici. L’unica garanzia l’ho avuta da Berlusconi. Non ho visto ancora un contratto e non è detto che lo accetti quando mi verrà presentato”.
La dottoressa Antonia Pasqua Recchia, direttore generale del MiBAC, ha puntualizzato: “Il ministero ha destinato 1 milione di euro alla Biennale per l’allestimento del Padiglione Italia, che servirà a coprire varie voci, dall’assicurazione delle opere alla pubblicità, e che comprende anche il compenso del curatore: questo è stato possibile solo grazie all’intervento del ministro Galan, che ha stanziato un fondo aggiuntivo di 750 mila euro oltre i 250 mila previsti prima del reintegro del FUS - Fondo Unico per lo Spettacolo”.

Vittorio Sgarbi non ha risparmiato attacchi nei confronti di precedenti curatori della Biennale come Francesco Bonami e Achille Bonito Oliva e verso l’attuale curatrice, la svizzera Bice Curiger: “Non è accettabile - ha detto - che per la sua vanità si spostino delle opere da un museo all’altro della stessa città. È una bestemmia trasferire ai Giardini il Trafugamento di Tintoretto”.
Dimentica, replicano dalla Biennale, le opere di Giorgione o di Bosch che in passato lui stesso a Venezia ha spostato per allestire le mostre di Palazzo Grimani.
Da Sgarbi lodi incondizionate solo per l’ex ministro Bondi e per Berlusconi: “Mi ha anche proposto di fare il sottosegretario ai Beni culturali, ma ho rifiutato perché dal 18 maggio conduco un programma in tv”.

Notizie tratte da: lastampa.it / Rocco Moliterni

Giustizia è stata fatta








La CNN alle 4:40, ora italiana di oggi 2 maggio 2011, ha dato la notizia della morte di Osama bin Laden, il terrorista fondamentalista islamico sunnita, capo della più nota organizzazione terroristica internazionale Al Qaida, ucciso da due colpi di arma di fuoco.






Osama bin Laden si nascondeva insieme ad alcuni familiari in un covo-bunker a Nord di Islamabad, capitale del Pakistan.

Il blitz è stato condotto da un commando del corpo speciale “US Navy SEALs” che ne ha anche recuperato il cadavere.

Riceviamo e pubblichiamo

Questo testo è arrivato via mail, senza firma. L'autore è anonimo. E' formidabile. Da leggere e diffondere.

Vivo a Milano 2, in un quartiere costruito dal Presidente del Consiglio.
Lavoro a Milano in un’azienda di cui è principale azionista il Presidente del Consiglio.
Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale di cui è proprietario il Presidente del Consiglio. Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio, quando esco dal lavoro, vado a far la spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio, e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio: questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio.
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Seguo molto il calcio, e faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario. Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere.
Quando mi stufo navigo un po’ in internet, con provider del Presidente del Consiglio.
Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse, per fortuna!

PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque persone: non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo…

A voi l’ardua decisione…

I designer d’oggi?









Su Sette del Corriere della Sera è stata pubblicata il 14 aprile l’intervista fatta dal giornalista freelance Vittorio Zincone (1971) ad Enzo Mari (1932), uno dei massimi esponenti del design mondiale, dal titolo “I designer d’oggi? Nani, ballerine e ignoranti”.

L’intervista evidenzia chiaramente una denuncia di come il consumismo sia in mano ai produttori e del progressivo degrado del lavoro progettuale odierno.

Enzo mari afferma dicendo: “I designer sono i primi tra i miei nemici. Il 95% è totalmente ignorante. Sono dei piccoli robot che accettano come valore solo il mercato. Poi c’è un 5% che capisce, ma cinicamente accetta le distorsioni dello stesso mercato: oggetti costruiti solo per durare qualche mese… Non servono a chi li acquista ma a chi li produce per fare profitto. E’ legittimo, ma non si riempiano riviste e volumi per dire che questi lavori contengono qualcosa di cui la società ha bisogno. Da trent’anni si producono oggetti di design che hanno l’unico scopo/caratteristica di sembrare diversi uno dall’altro. Nulla di nuovo”.

Inoltre focalizza l'argomento nella convinzione che: "La cultura umanistica ti fornisce un corrimano etico che ti accompagna in tutte le scelte. Nel design vuol dire anche progettare per la gente, ignorando il mercato".

Karol Józef Wojtyla

Per commemorare la Beatificazione di Giovanni Paolo II (16.10.1978-02.04.2005) è stato emesso il 29 aprile un francobollo autoadesivo di € 0,60, raccolto in foglio di 15 esemplari, che riproduce il ritratto del Papa realizzato dal fotografo Grzegorz Galazka l'8 dicembre 1998, in occasione della benedizione della statua della Vergine Immacolata a Roma.
Interessante il bordo del foglio sinistro e destro su cui è riprodotto il logo della Diocesi di Roma con la scritta "JP II Beatus" e il bordo inferiore su cui è riprodotta la scritta “Beatificazione Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II”.
Il bollettino illustrativo è a firma del Vicario Generale del Santo Padre per la stessa Diocesi di Roma Agostino Vallini.