TOTTA e DYLAN

ExoMars

Ci stiamo preparando per andare su Marte. Manca poco per due importanti missioni.
Le due missioni fanno parte di un programma congiunto tra l’Agenzia Spaziale Europea ESA e l’Agenzia Spaziale Russa Roscosmos.


La prima missione partirà nel 2016 con la sonda TGO - Trace Gas Orbiter con a bordo il modulo “Schiaparelli”, un dimostratore tecnologico EDM - Entry, Descend and Landing Demonstrator Module che si poserà sulla superficie in preparazione alla seconda missione che inizierà nel 2018, la quale prevede di far posare sulla superficie di Marte un rover e un piattaforma scientifica di superficie.

La sonda TGO dall’orbita studierà l'atmosfera di Marte per la ricerca di metano ed altri gas atmosferici che potrebbero essere il segno di processi o biologici o geologici attivi nel sistema del pianeta.
Il lander ”Schiaparelli” un dimostratore tecnologico per l'avvicinamento, la discesa e l'atterraggio (EDM - Entry, Descend and Landing Demonstrator Module). Quest'ultimo testerà le tecnologie importanti per atterrare su Marte e fornirà dati atmosferici ed ambientali che saranno importanti per le future missioni ESA su Marte.
Il rover, dell’ESA, il primo robot in grado di trivellare il suolo fino ad una profondità di m 2,00.
La piattaforma scientifica, della Roscosmos, avrà una vita programmata di circa un anno terrestre. Produrrà immagini del sito su cui si è posata, monitorerà il clima, studierà l’atmosfera ed effettuerà analisi sulla radiazione ambientale. Inoltre verrà studiata la distribuzione di eventuale acqua presente nel sottosuolo e verranno svolti esperimenti geofisici della struttura interna di Marte.



Gli artisti italiani sono sottostimati ?

Crisi o non crisi, suscita molta curiosità il seguente articolo di Roberta Olcese, esperta giornalista di mercato dell’arte. 
Articolo pubblicato su  LA CASANA n. 2 - settembre 2015. Periodico quadrimestrale della Banca Carige S.p.A. Genova.

Sembra che fino a oggi l’arte italiana sia stata sottovalutata, anche se nomi importanti come Piero Manzoni e Lucio Fontana hanno superato con i loro capolavori la barriera dei 20 milioni di dollari. Ancora poco se si considera che una tela del 1968, quindi degli stessi anni, realizzata dall’artista tedesco Gerard Richter è stata battuta nel 2013 per 37 milioni di dollari e un’altra opera dello stesso artista datata 1986, quest’anno è passata di mano da Sotheby’s [1] per 46 milioni di dollari.

Un altro indice che conferma l’interesse del mercato globale è il comportamento dei galleristi internazionali che recentemente hanno incrementato gli acquisti di opere d’arte in Italia. Alle ultime aste a Milano da Sotheby’s e Christie’s [2] sono stati battuti lotti complessivamente per oltre 40 milioni di euro e dopo, in entrambi i casi, l’80% dei buyers erano stranieri.

“Le quotazioni degli artisti italiani sono cresciute del 20%, influenzate anche dal cambio di valuta”. Spiega Claudia Dwek, vicepresidente di Sotheby’s Europa.

Il prossimo nome italiano su cui i bookmakers dell’arte scommettono è Alberto Burri, il maestro di Città di Castello che con le Combustioni di plastica, i Sacchi di juta e i Cretti sarà celebrato con un’importante retrospettiva al Guggenheim di New York il prossimo 9 ottobre.
Buona parte del merito di questa improvvisa rivalutazione è da attribuirsi alle Italian Sale, le vendite all’incanto dedicate ai migliori artisti italiani che le due major organizzano dal 1999 a Londra ogni anno a ottobre. I prossimi appuntamenti saranno il 15 ottobre da Sotheby’s (con preview a Torino il 28/29 settembre e a Milano il 3 ottobre) e il 16 ottobre da Christie’s. Nelle passate edizioni dell’Italian Sale sono passati sotto il martello del banditore nomi importanti: da Giorgio Morandi, a Giacomo Balla, Mimmo Rotella, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Agostino Bonalumi, il gruppo dell’Arte Povera, Michelangelo Pistoletto fino ad autori più recenti come Francesco Vezzoli.

Quest’anno l’attesa è per gli artisti che recentemente si stanno rivalutando. In primis Paolo Scheggi. Artista fiorentino scomparso a soli 31 anni nel 1971 a Roma, Scheggi ha lavorato intensamente dal 1958 fino all’anno della morte. Il successo però è arrivato nel 2013 proprio durante una Italian Sale di Christie’s. “È stata la prima volta che abbiamo messo Scheggi in catalogo a Londra - ricorda Mariolina Bassetti, International Director PostWar and Contemporary Art di Christie’s - la stima era 30/40 mila sterline, l’abbiamo venduto a 170 mila. Si sono collegati 21 telefoni da tutto il mondo, perfino il Sud America”. Un anno e mezzo dopo un’opera dell’artista, “Intersuperficie Curva Bianca”, stimata 400/600mila euro è stata battuta alla cifra record di 1,623mila euro da Sotheby’s a Milano.

Il trend degli anni ’50 e ’60 sarà al centro dei prossimi cataloghi di ottobre. Claudia Dwek anticipa “Seguiamo la richiesta generale, ci saranno soprattutto Bonalumi, Scheggi, Fontana e naturalmente Burri”.

In particolare da Sotheby’s passeranno due importanti plastiche di Burri degli anni ’60: “Rosso Plastica”, 1960 stimato 700mila/1 milione di sterline e “Bianco Plastica 1”, 1961 con una stima di 1,4/1,8 milioni di sterline. Per Lucio Fontana, «nome tutelare dell’Arte del Dopoguerra» andrà all’incanto il “Concetto Spaziale, Attese” del 1966, un capolavoro con sei tagli su fondo rosso, il colore più ricercato dal mercato insieme al bianco, stimato 2/3 milioni di sterline. Anche se l’opera più rara che vedremo è un Concetto Spaziale pietre, buchi e vetri di Murano su tela argento eseguito nel 1961, lo stesso anno delle celebri Venezie.

Lucio fontana - Concetto Spaziake, Attese - 1966
[1] Sotheby's è una casa d'asta del Regno Unito, tra le più importanti e con centinaia di filiali nel mondo, la cui sede storica è in New Bond Street, a Londra.
[2] Christie’s è tra le più famose case d'asta al mondo. È rappresentata da 53 uffici in 32 paesi e 10 sale in tutto il mondo tra cui Londra, New York, Parigi, Ginevra, Milano, Amsterdam, Dubai e Hong Kong. 

Nuova serie ordinaria Servizio Prioritario

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso il 1° ottobre 2015, con Decreto 6 agosto 2015 (G. U. n. 216 del 17.09.2015) 4 francobolli ordinari appartenenti alla serie “Leonardesca” relativi alle tariffe di Posta Prioritaria per l’interno e l’estero (Zona 1, Zona 2 e Zona 3), con i seguenti segni convenzionali corrispondenti al prezzo del servizio postale:

A - Posta Prioritaria / posta1 - € 2,80
tariffa per l’interno
1° scaglione di peso fino a 100 g - formato Piccolo / Medio Standard;


A ZONA 1 - Posta Prioritaria / postapriority internazionale - € 3,50
tariffa per l’estero Zona 1 (Europa e Bacino del Mediterraneo)
1° scaglione di peso fino a 50 g - formato Normalizzato;


A ZONA 2 - Posta Prioritaria / postapriority internazionale - €4,50
tariffa per l’estero Zona 2 (Africa, Americhe e Asia)
1° scaglione di peso fino a 50 g - formato Normalizzato;


A ZONA 3 - Posta Prioritaria / postapriority internazionale - € 5,50
tariffa per l’estero Zona 3 (Oceania)
1° scaglione di peso fino a 50 g - formato Normalizzato.


La ragione è molto semplice, in quanto i francobolli differenziati per porto e zona d’inoltro e quindi sempre validi anche in caso di cambio di tariffe.
Questa scelta di Poste Italiane, già attuata in passato da altre amministrazioni postali, eviterà la giacenza di francobolli che necessitano d’integrazione con piccoli valori quando le tariffe postali vengono modificate, e quindi produrrà un notevole risparmio economico (nessuna necessità di stampare valori di piccolo taglio) migliorando anche il flusso di cassa determinato dagli inventari di francobolli in giacenza.
Inoltre, hanno validità illimitata per l’accesso al servizio postale universale in ragione dell’importo corrispondente al prezzo del servizio vigente al momento della spedizione dell’invio.

Un francobollo a tariffa potrà, a partire dal 1° ottobre 2015 e sino al cambio delle tariffe, essere utilizzato per la spedizione di ogni tipo di invio rientrante nel servizio universale per l’importo di € 2,80, integrato all'occorrenza con altri francobolli per raggiungere la tariffa del servizio che si richiede.

Italiafil / Firenze 2015

La prima edizione del nuovo salone internazionale del francobollo dal 23 al 24 ottobre 2015 a Firenze presso la Fortezza da Basso (quartiere fieristico-congressuale) in Viale Strozzi, 1 con ingresso gratuito dalle ore 9,00 alle ore 19,00.


L'evento rappresenta un importante appuntamento per tutti gli operatori commerciali del settore e collezionisti filatelici. Sarà allestita una sezione espositiva ed un convegno oltre a mostre filateliche specifiche su tematiche individuate in collaborazione con la FSFI - Federazione fra le Società Filateliche Italiane. Come ad esempio una mostra dedicata a Firenze capitale d’Italia, visto che ne ricorrono i 150 anni.

“Italiafil” sarà itinerante per l’intero territorio nazionale, infatti, Pietro La Bruna, Direttore di Poste Italiane settore Filatelia, ha precisato in una intervista a Vaccari news che “l’idea di portare la filatelia nelle più importanti città italiane nasce dal desiderio e dalla necessità di poter consentire a tutti di avvicinarsi a questo meraviglioso mondo, senza dover fare molti chilometri”.

E il logo parla chiaro rappresentando i tre elementi geografici caratterizzanti l’Italia: il sole, il mare e la montagna.

Mostri a Venezia

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha sospeso la mostra fotografica intitolata “Mostri a Venezia” di Gianni Berengo Gardin, uno dei più importanti fotografi italiani. Ventisette foto, in bianco-nero, scattate tra il 2012 e il 2014 e dedicate alla giusta contestazione delle navi da crociera che transitano nel bacino di San Marco.

Gianni Berengo Gardin (1930)
La mostra già esposta a Milano, dall’11 luglio al 28 settembre, sarebbe stata subito dopo inaugurata a Venezia presso il Palazzo Ducale, ma il sindaco Luigi Brugnaro ha deciso di modificarla per non dare un’immagine negativa del passaggio delle grandi navi in città”. Ha infatti chiesto che le fotografie di Berengo Gardin vengano affiancate dalle tavole del progetto “Tresse Est”, che prevede lo scavo del Canale Vittorio Emanuele, recentemente approvato dalla giunta di centrodestra, cioè una via alternativa a San Marco per il passaggio delle navi. La fondazione dei Musei civici di Venezia, che si era occupata di allestire “Mostri a Venezia”, ha affermato che si fisserà presto una nuova data della mostra.


“Sono veramente molto arrabbiato per questa situazione. Mi sento preso in giro. La mia impressione è che questo slittamento della mia mostra delle fotografie sulle grandi navi, prevista a Palazzo Ducale, nasconda in realtà la volontà del nuovo sindaco Luigi Brugnaro di non organizzarla” - ha commentato Gianni Berengo Gardin ed ha anche chiesto: “che rapporto ci può essere tra le mie immagini sull’impatto delle navi da crociera su Venezia e queste tavole di un progetto che interessa prima di tutto al sindaco?”.

Le immagini mostrano e denunciano il passaggio delle enormi navi da crociera nel Canale della Giudecca di Venezia, inserendosi in un lungo e controverso dibattito sul passaggio delle grandi navi a Venezia.
Secondo i critici sarebbe pericoloso per la salute delle persone e per la stabilità degli edifici, mentre le enormi navi da crociera, alte anche 60 metri, rovinerebbero anche il paesaggio e il panorama della città, a fronte di un piccolo guadagno legato all’arrivo dei turisti.

Kepler 452-b

Siamo soli nell’universo?
Per ora la risposta è che il telescopio spaziale Kepler, lanciato il 7 marzo 2009 da Cape Canaveral Air Force Station, tramite un razzo vettore Delta II, ha scoperto un pianeta cugino della Terra che ha una stella, Kepler 452, intorno alla quale orbita.


Kepler 452-b è l’ultimo esopianeta confermato dagli scienziati della missione Kepler e dal punto di vista scientifico è estremamente importante, rappresenta un passo avanti nella ricerca di pianeti lontani simili al nostro.
Nella sua spettacolare missione, estesa fino al 2016, il telescopio spaziale Kepler ha fatto delle scoperte davvero eccezionali. Ha cambiato la nostra percezione dell'Universo dimostrando che i pianeti in orbita intorno ad una stella sono molto, molto più comuni di quanto si pensasse in precedenza. E fino ad oggi sono più di 1000 i pianeti lontani confermati.


E veniamo alla nuova scoperta, il pianeta Kepler 452-b. E' il primo confermato dagli scienziati di missione ad avere dimensioni simili alla Terra ed essere in orbita intorno ad una stella, Kepler 452, simile al nostro Sole, di classe G2, alla distanza giusta.
Il nuovo pianeta ha un diametro del 60% più grande della nostra Terra (pianeti di queste dimensioni sono chiamati Super-Terre). La sua composizione e la sua massa non sono ancora state determinate. Secondo gli scienziati tuttavia vi sono buone probabilità che si tratti di un pianeta roccioso.
E poi orbita all'interno della fascia di Goldilocks [1] della stella Kepler 452. Erano già state individuate Super-Terre o Mega-Terra in orbita nella zona abitabile della propria stella, ma - e questo è l'elemento di novità per Kepler 452-b - è la prima volta che tale stella è simile al nostro Sole.
La stella Kepler 452 ha 6 miliardi di anni, 1,5 in più del nostro Sole. E' una stella di tipo G2, e se la confrontiamo con la nostra, le dimensioni sono simili, il suo diametro è il 10% più grande, ha la stessa temperatura ed è il 20% più luminosa.
Kepler 452-b si trova ad una distanza da Kepler 452 pari al 5% in più rispetto alla distanza Terra-Sole ed il suo periodo orbitale è di 385 giorni, appena il 5% in più della durata del nostro anno.

Kepler 452-b e la stella Kepler 452 sono quindi ad oggi il sistema pianeta-stella più simili al sistema Terra-Sole. Ad oggi, perché l'analisi dei dati registrati dal telescopio spaziale Kepler è tutt'ora in corso, la caccia continua.

Il sistema Kepler 452 si trova però molto lontano da noi, nella costellazione del Cigno (l'area di caccia di Kepler) a 1.400 anni luce da noi. A meno di riuscire a sviluppare un sistema di trasporto spaziale tale da superare - e di parecchio anche - la velocità della luce sarà molto difficile da raggiungere.
Fino ad ora solamente la fantascienza ci è riuscita.

[1] La "zona abitabile" di una stella, detta anche zona Goldilocks, è quella regione di spazio che si trova ad una particolare distanza dalla stella stessa, ed è caratterizzata dal riceverne una particolare quantità di energia, abbastanza per consentire ad un pianeta che si trovi ad orbitare proprio in tale regione di poter avere acqua liquida sulla sua superficie. Quindi, non troppa energia affinché l'acqua evapori e non poca per farla ghiacciare. E non significa assolutamente che su quel pianeta vi sia vita (vita come noi la conosciamo). L'acqua allo stato liquido ne è un ingrediente fondamentale, senza di essa la vita non può svilupparsi, ma la sola presenza dell'acqua non vuol dire che vi sia vita. Per dirla in breve l'acqua è un ingrediente necessario ma non sufficiente a far evolvere la vita.

Notizie tratte da: newspazio.blogspot.it

Il primo francobollo italiano digitale

Il francobollo cambia abito e perde la sua storica e tradizionale veste per trasformarsi in un’immagine digitalizzata e multimediale. A offrire l’occasione per questa innovazione nel campo del linguaggio filatelico è stata oggi l’emissione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico del francobollo dedicato alla Juventus F.C. per la vittoria del Campionato di calcio di serie A 2014/2015.


Emesso l’11 giugno 2015 del valore di € 0,80 avente la tiratura di 3.600.000 esemplari, unito in minifoglio di 9 francobolli. Il bozzetto è stato curato dalla Juventus F.C. e ottimizzato dal Centro Filatelico della Direzione Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. Stampato in rotocalcografia dall’I.P.Z.S. in 4 colori su carta bianca da 90 g/mq, patinata neutra, autoadesiva e non fluorescente.

La novità tecnologica che lancia anche la filatelia nella grande corrente della comunicazione digitale è rappresentata dalla vignetta del francobollo, dotata di un codice QR. Accostando uno smartphone, dotato dell’apposita applicazione gratuita, al codice QR si viene collegati ad una pagina internet che permette di accedere a un video della durata di due minuti in cui sono raccolte le immagini più salienti dell’ultimo campionato di calcio bianconero. Al centro del codice è incastonato lo stemma della Juventus.

Questa iniziativa permette al francobollo di parlare una lingua nuova, moderna, senza sottrarre tuttavia alla filatelia la forza della sua tradizione e la suggestione di quasi due secoli di storia.

Questo nuovo prodotto apre una nuova frontiera nella capacità di racconto del francobollo, che potrà così far vivere emozioni attraverso la tecnologia. Le sue tradizionali caratteristiche si arricchiscono da oggi della possibilità di trasferire idee, sogni e passioni grazie al digitale e alla condivisione in rete.

Lettere civetta

Un altro servizio del “Fatto quotidiano”. 
I dati risalgono al 2007 e proverebbero che Poste sarebbe stata in grado di individuare alcuni degli incaricati che inviavano le missive per i test.

Ma la possibilità di individuare chi invia le lettere civetta, e quindi di vanificare i test della società incaricata, è davvero concreta? Secondo “Il fatto quotidiano”, che sul tema il 26 maggio ha dedicato la prima pagina ed altre due all’interno, la risposta è positiva.

“Oltre 10 mila mail svelano l’inganno”, vi si legge. “Per assicurarsi i 300 milioni annui che il Governo dà in cambio della puntualità del servizio, l’azienda ha intercettato il sistema di controllo esterno che ne certifica l’efficienza. Per anni il personale della spa ha sorvegliato la corrispondenza e l’ha fatta viaggiare su una «corsia preferenziale» per rispettare gli standard”.


L’argomento non è nuovo. Il sistema vigente prevede, in sintesi, che alcune tipologie di invii debbano statisticamente osservare, per la consegna, dei parametri temporali. L’esperienza del cittadino normale (e non solo) è che essi non vengano onorati. C’è una società, la IZI, che da tanto tempo, ora su incarico dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, effettua invii di prova con i plichi ordinari per vedere come va. Sulla base dei dati che presenta, l’ACCOM stabilisce se Poste ha onorato le tempistiche. Nel caso non lo avesse fatto, e nel passato è avvenuto, scattano le sanzioni. Per gli invii tracciati (parte del corriere massivo e poi raccomandata, assicurata, pacco ordinario), ci si avvale dei valori sottoscritti direttamente dall’operatore.

Il problema, sollevato ora dal giornale, è che parte dei collaboratori IZI sarebbe noto a Poste. Se così fosse, potrebbe garantire alle loro corrispondenze percorsi privilegiati onde “drogare” gli esiti. L’articolo di Antonio Massari (autore di un altro intervento nel gennaio 2014) mira a dimostrare che tale pratica sia stata effettuata. Perlomeno nel 2007, anno di cui avrebbe le prove.

Di certo inesatto è un passaggio, secondo il quale, “a partire dalla certificazione di qualità, il Governo affida a Poste italiane il servizio di posta universale che lo Stato italiano paga, in media, almeno circa (sic!) 300 milioni di euro l’anno”. Il rimborso per garantire il servizio universale (ossia il recapito anche laddove non è economicamente conveniente) è previsto a monte, quindi prima delle verifiche sul rispetto degli accordi. Dal 2015 - lo contempla la legge di stabilità - l’assegno avrà un massimo di 262,4 milioni.

Notizie tratte da: VACCARInews del 27.05.2015 

Padiglione Italia all’Expo 2015

Padiglione Italia
Mette in mostra le eccellenze italiane: la cultura e le tradizioni nazionali legate al cibo e all’alimentazione, caratterizzate dall’alta qualità delle materie prime e dei prodotti finali. Il Padiglione Italia si compone del Palazzo Italia, dei quattro edifici sul Cardo e della Lake Arena, per un totale di 14.000 metri quadri.

Lake Arena
Palazzo Italia


È il cuore dell’intero spazio, destinato a rimanere anche nel periodo post-Expo come polo dell’innovazione tecnologica al servizio della città. Il progetto è stato concepito dallo Studio Nemesi & Partners S.r.l., insieme a Proger S.p.A. e BMS Progetti S.r.l., seguendo il concetto ispiratore del Direttore Creativo Marco Balich: quello dell’Italia come Vivaio di Energie Nuove, nido del futuro, ricco di passato, ma non  malinconico museo delle proprie grandezze.


La mostra dell’Identità Italiana nel Palazzo Italia e l’Albero della Vita


La mostra dell’Identità Italiana è il cardine espositivo del Padiglione ed è interamente dedicata ai territori che hanno partecipato al suo progetto culturale e artistico. Sono state raccontate le quattro “Potenze Italiane” con l’aiuto delle 21 Regioni e Province autonome.


La Potenza del Saper Fare: 21 personaggi raccontano storie di professionalità applicata degli italiani, in arte e manualità, che hanno trovato soluzioni facendo impresa;
La Potenza della Bellezza: ci sono 21 panorami e 21 capolavori architettonici che raccontano la bellezza dell’Italia;
La Potenza del Limite: qui ci sono 21 storie di impresa agricola, agroalimentare, artigianale che racconteranno la più specifica delle grandezze italiane, la capacità di esprimere il meglio di noi nelle circostanze più proibitive, di coltivare vigneti di eccellenza su cucuzzoli aridi e non meccanizzabili, la potenza più vicina alla virtù del limite.
L’Italia è la Potenza del Futuro e viene raccontata attraverso un Vivaio di 21 piante rappresentative delle Regioni: la Piazza del Campidoglio a Roma, dove Michelangelo creò il mosaico dell’armonia rinascimentale. Dal mosaico si leva un grande Albero, l'Albero della Vita, una struttura di acciaio e legno, alta 37 metri, con 25 metri di apertura, pensata dal designer e creativo Marco Balich e collocata al centro della Lake Arena.

Albero della Vita
Dentro al Palazzo Italia il visitatore trova la mostra dei mercati, un sistema interattivo che permette il dialogo con i più grandi mercati ortofrutticoli d’Italia a Firenze, Roma e Palermo. Oltre 750 scuole, con 11.000 studenti, presentano le loro esperienze didattiche nello spirito di Expo Milano 2015. In uno spazio lungo cento metri di buio totale, gestito dall’Unione Italiana Ciechi, i visitatori possono vivere l’esperienza irripetibile della privazione (la “vista” che non c’è), prima di uscire nel trionfo di luci della Vucciria di Guttuso. Nell’atrio, un’opera romana (la Demetra) e un artista contemporaneo si confrontano nel solco della bellezza e dell’arte.

Lungo il Cardo: Padiglione Italia


Ogni italiano ha ben presente l’immagine del borgo che ha segnato la storia di molte città. A questa immagine rimanda la struttura degli spazi espositivi che si trovano lungo il Cardo per rappresentare la varietà e la ricchezza dell’Italia: a nord la rappresentazione dei Territori e delle Regioni italiane mentre a sud le filiere del Made in Italy attraverso una grande mostra delle eccellenze nazionali negli ambiti dell’alimentazione e della sostenibilità.


Lungo il Cardo Nord-Ovest, contiguo, a sud del Palazzo, le Regioni Italiane esporranno, per un minimo di una settimana e un massimo di sei settimane, la lettura delle quattro potenze: le loro eccellenze agricole, turistiche, enogastronomiche, ma soprattutto il loro pensiero e la loro azione sul Tema di Expo Milano 2015. Ognuna avrà a disposizione due grandi locali (una biblioteca e un convivio), dove esprimere il proprio sapere e il proprio fare.



Nel Cardo Sud-Ovest vengono mostrati il concetto di filiera corta e quello, conseguente, di sostenibilità dello sviluppo. Qui la più grande organizzazione industriale italiana esprime l’eccellenza delle filiere di prodotto della dieta mediterranea, il vero dono dell’Italia al mondo.

Nel Cardo Nord-Est spazio all’eccellenza del vino. Il Padiglione del Vino, curato da Vinitaly propone al piano terra la conoscenza sensoriale del prodotto fino a produrre un’immersione del visitatore, che al piano superiore assaggerà il sistema dei vini italiani.

Nel cardo Nord Est l'Unione Europea, che ha voluto essere ospite dell’Italia, offre la visione e la degustazione dell’alimento comune a tutti i cittadini europei, il pane, attraverso un affascinante racconto di due giovani europei, Alex, un agricoltore, e Sylvia, una ricercatrice. La loro storia fa capire l’importanza della collaborazione tra tradizione e innovazione, tra culture ed esperienze diverse, tra agricoltura, amore per l’ambiente e scienza.

Il gelato e la pizza, la birra, l’acqua minerale e il caffè, i latticini e i salumi accompagnano, nelle piazzette commerciali e negli spazi interni al Cardo, il pranzo degli italiani, coronato dal pane e dal vino. Le potenze italiane dei territori, attraverso il sistema associativo dell’agricoltura e dell’agroindustria, esprimono l’eccellenza enogastronomica base di partenza per un nuovo modello di turismo.



One Year Mission

Venerdì 27 marzo prossimo verrà lanciata dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, alle ore italiane 21:42, il veicolo spaziale SOYUZ TMA-16M che porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale l’equipaggio dell’EXPEDITION 43.


L’equipaggio sarà formato dal comandante Gennadij Ivanovič Padalka (1958, cosmonauta ROSCOSMOS), da Michail Borisovič Kornienko (1960, cosmonauta ROSCOSMOS) e da Scott Joseph Kelly (1964, astronauta NASA).

Kelly e Kornienko saranno i veri protagonisti della prima missione congiunta USA-Russia che resteranno sulla Stazione Spaziale Internazionale per un intero anno. Considerando che normalmente, per ogni membro degli equipaggi che si susseguono sulla Stazione, la durata del periodo di servizio è di circa sei mesi. Un equipaggio è composto da sei membri tra astronauti e cosmonauti che ogni tre mesi si avvicendano sull'avamposto orbitale.


La missione sarà dedicata al comprendere meglio come l'organismo umano reagisce e si adatta nel lungo termine all'ambiente spaziale. L'obiettivo è ridurre sempre più i rischi per gli astronauti che saranno impegnati nelle future missioni di esplorazione verso Marte e gli asteroidi.

Durante quest'anno sono previsti centinaia di esperimenti in differenti discipline scientifiche, tra queste biologia, biotecnologia, scienze fisiche e scienze della Terra.

QUESTA È GUERRA!

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dal 28 febbraio al 31 maggio 2015, presso il Palazzo del Monte di Pietà a Padova ospiterà la mostra fotografica:

“QUESTA E’ GUERRA! 100 anni di conflitti messi a fuoco dalla fotografia”

L’evento racconterà un secolo di guerre passate e recenti da un punto di vista privilegiato e originale: quello del fotoreporter e del fotografo di guerra, in prima linea durante le battaglie e anche dietro le quinte, nella vita militare, nella quotidianità della popolazione civile e nelle città divenute teatro di guerra.

Tutto attraverso la fotografia, capace di cogliere in ogni conflitto l’istante che passerà alla storia e arriverà ai giorni nostri. Il percorso parte dalla Grande Guerra, passando per la Guerra Civile Spagnola, per la Seconda Guerra Mondiale e la guerra in Vietnam fino a quelle più recenti in ex Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Nord Africa.

Vietnam, Quang Ngai, 1967 - Foto di Philip Jones Griffiths / Magnum Photos / Contrasto

Presenti in mostra i grandi della fotografia di guerra:  Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Bourke White, William Eugene Smith, Emmy Andriesse, Ernst Haas, Philip Jones Griffiths, Eve Arnold, Gabriele Basilico, Paolo Ventura, Richard Mosse e le maggiori agenzie fotografiche internazionali.

Immagine tratta da: fondazionecariparo.net

Centenario nascita di Alberto Burri

Il 12 marzo 1915, a Città di Castello (Perugia), nasceva Alberto Burri
Il Centenario della sua nascita è occasione per un ampio programma di iniziative che in diverse Città italiane e negli Stati Uniti d’America ricorderanno il grande Artista umbro.

Alberto Burri - foto di Aurelio Amendola 

Le iniziative sono state messe a punto dalla FondazionePalazzo Albizzini Collezione Burri, presieduta dal prof. Bruno Corà, con sede a Città di Castello e si concretizzeranno grazie alla collaborazione di diversi Enti locali, partner italiani e internazionali, sotto l’egida del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. (Legge 14.04.2014, n. 63 - Disposizioni per la celebrazione del centenario della nascita di Alberto Burri).

Cretto di Gibellina, cemento bianco
Immagini tratte da: archimagazine.com - wikipedia.org

Grafica austriaca

“Il dinamismo delle linee e delle forme crea movimento ed intensifica il modo di guardarlo”.


Si legge la parola “Österreich”, associata al valore nominale, “62 cent”. Da notare anche i colori che sono quelli nazionali.


Protagonista è il francobollo “L’Austria si muove”, emesso il 21 gennaio 2015, bozzettista il graphic designer Nikolaus Schmidt e nasce da un progetto condiviso con il quotidiano “Die presse”, in seguito ad una competizione sul tema “L’Austria in movimento: la trasformazione sociale come positiva forma di cambio”.
Una giuria composta da rappresentanti della redazione e del mondo filatelico ha selezionato le proposte pervenute, avendo presente l’evoluzione del Paese nell’ultimo secolo. 

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