TOTTA e DYLAN

Nuove tariffe postali dal 10 gennaio 2017

A partire dal 10 gennaio 2017, nel rispetto dei limiti e delle prescrizioni disposte dall’AGCOM - Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, varieranno le condizioni economiche di alcuni servizi universali di corrispondenza così come di seguito indicato:


Posta Raccomandata (Retail) 
Le tariffe saranno incrementate in tutti gli scaglioni di peso.
In particolare, la tariffa per gli invii fino a 20 grammi varierà da € 4,50 a € 5,00.
Tale incremento sarà applicato anche alle comunicazioni connesse alle notifiche (Comunicazione Avvenuta Notifica, Comunicazione Avvenuto Deposito, Comunicazioni ex artt. 139, 140 e 660 c.p.c. e artt. 157, 161 c.p.p.).

Posta Raccomandata Pro 
Le tariffe saranno incrementate in tutti gli scaglioni di peso.
In particolare, la tariffa per gli invii fino a 20 grammi varierà da € 3,30 a € 3,40.
Tale incremento sarà applicato, per la componente di recapito, alle tariffe di Posta Raccomandata Online nazionale.

Posta Raccomandata Smart 
Le tariffe saranno incrementate nei primi cinque scaglioni di peso nonché nell’ultimo scaglione limitatamente alla destinazione EU. Nel contempo, saranno ridotte le tariffe nell’ultimo e nel penultimo scaglione di peso per le destinazioni AM e CP e nel penultimo scaglione per la destinazione EU. 
In particolare, la tariffa per gli invii fino a 20 grammi varierà, in funzione dell’area di destinazione, per AM da € 2,20 a € 2,30, per CP da € 2,50 a € 2,60 e per EU da € 3,20 a € 3,30.

Posta Raccomandata Internazionale 
Le tariffe saranno incrementate in tutti gli scaglioni di peso e per tutte le zone tariffarie di destinazione e per tutti i canali di accettazione (fisici ed online). 
In particolare, la tariffa per gli invii fino a 20 grammi per la Zona 1 varierà da € 5,95 a € 6,60.

Atto Giudiziario 
Le tariffe saranno incrementate in tutti gli scaglioni di peso. 
In particolare, la tariffa per gli invii fino a 20 grammi varierà da € 6,60 a € 6,80.

Posta Assicurata 
Le tariffe saranno incrementate negli scaglioni di peso successivi al primo e per tutti i valori assicurati previsti. 
In particolare, la tariffa per gli invii di valore fino a € 50,00 e di peso oltre 20 e fino a 50 grammi varierà da € 6,90 a € 7,25.

Posta Assicurata Internazionale 
Le tariffe saranno incrementate negli scaglioni di peso successivi al primo, per tutti i valori assicurati previsti e per tutte le zone tariffarie di destinazione. 
In particolare, la tariffa per gli invii di valore fino a € 50,00 e di peso oltre 20 e fino a 50 grammi per la Zona 1 varierà da € 9,40 a € 10,00.

Con riferimento ai servizi Pieghi di libri e Pieghi di libri a tariffa ridotta editoriale, ferme restando le rispettive tariffe di recapito che restano invariate, sarà incrementata la componente del diritto di raccomandazione da € 2,35 a € 3,35. Gli altri servizi di recapito non subiranno variazioni tariffarie.

Hasta siempre, Comandante

Addio al Comandante Fidel Alejandro Castro Ruz, ex presidente del Consiglio di Stato e del governo della Repubblica di Cuba.
Quando a Cuba è da poco passata la mezzanotte, Raul Castro, fratello di Fidel, trattenendo a stento le lacrime, annuncia in TV:
"Caro popolo di Cuba, é con profondo dolore che compaio per informare il nostro popolo, gli amici della Nostra America e del mondo, che oggi 25 novembre del 2016, alle 10.29, ore della notte, é deceduto il comandante in capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz. Hasta la victoria siempre". 


Fidel Castro, eroe per la sinistra nel mondo e dittatore sanguinario per i nemici, e' stato protagonista di una piccola isola caraibica per quasi sessant'anni, sulla scia della sua tenace battaglia contro la maggior potenza del mondo, gli Stati Uniti. Per i cubani, Castro è stato il “Comandante”, oppure semplicemente Fidel. Ha sempre avuto una salute di ferro fino all'improvvisa e grave emorragia all'intestino avuta al rientro di un viaggio dall'Argentina poco prima di compiere 80 anni. Malato, dopo aver delegato il potere al fratello Raul - prima in modo provvisorio il 31 luglio 2006, poi definitivamente nel febbraio 2008 - ha così cominciato il conto alla rovescia verso la fine di una vita leggendaria.
L'era di Fidel si scioglie lentamente, in mezzo a una nuova Cuba ogni volta più “raulista”, tra una serie di riforme economiche e la mano ferma del potere sul fronte politico: di sicuro una transizione, la cui portata è però difficile da capire. Fidel assiste da lontano al “disgelo”, ogni tanto scrive qualcosa ribadendo concetti quali la “sovranità nazionale” e il “no all'impero”.
Ma in sostanza a dettare il ritmo dei cambiamenti ormai è Raul. “Ucciso” più volte dalle reti sociali, e con lunghi periodi di assenza dal pubblico, i limiti al suo mandato Fidel li aveva fissati nel 2003, dirigendosi ai cubani: "Rimarrò con voi, se lo volete, finché avrò la consapevolezza di potere essere utile, se prima non lo decide la stessa natura. Né un minuto prima né un secondo dopo". 

Se i media a L'Avana si impegnano a difendere la rivoluzione che Fidel Castro ha costruito insieme ai poveri della sua terra, per le strade di Little Havana a Miami si registrano invece scene di gioia e molti sono gli slogan che si levano contro "il dittatore".
Il corpo di Fidel, l'uomo che ha segnato la storia di Cuba per quasi sessant'anni diventando un'icona della politica della sinistra radicale nel mondo intero, viene cremato.

Cuba proclama 9 giorni di lutto nazionale.

Giornata della Filatelia 2016

Se di idee non ve ne sono più, ed è ragionevole, meglio lasciar stare, non emettere un ulteriore francobollo dedicato alla Giornata della Filatelia; sarebbe una carta valore in meno da infilare nel raccoglitore. Altrimenti si rischia di cadere nella incomprensione.


Cosa c’entra la farfalla (Papilio machaon, lepidottero appartenente alla famiglia Papilionidae) “rappresentativa del collezionismo” con il settore, se non per lo sfottò con cui i filatelisti tradizionali, mezzo secolo fa, definivano i tematici? E questo con tutto il rispetto per quanti sono appassionati e studiano tali insetti…

Il bozzettista è Angelo Merenda. È stata trasformata in un valore da € 0,95 autoadesivo che ha debuttato oggi, primo giorno della manifestazione organizzata da Poste italiane, “ITALIAFIL - BOLOGNA  2016”. La tiratura adottata, questa volta, è al minimo, 400.00 francobolli, ordinati in fogli da 45 esemplari. Il bollettino illustrativo è dovuto al Direttore di Poste Italiane Filatelia Pietro La Bruna.

Da ricordare che il 26 agosto 1996 fu emessa una serie di 4 francobolli dedicata alla farfalla ed anche qui compare un lepidottero appartenente alla famiglia Papilionidae: Papilio ospiton.

Notizie tratte da VACCARInews

Léo Ferré

La Francia emetterà il 12 settembre un francobollo dedicato a Léo Albert Charles Antoine Ferré (1916-1993) per ricordare il centenario della sua nascita.


L’immagine è tratta da un’opera dell’artista urbano Christian Guémy (1973), meglio conosciuto con il pseudonimo di C215, realizzata con la tecnica dello stencil e applicato sulla porta di un trasformatore dell’Électricité de France, in rue Francisco Ferrer a Ivry-sur-Seine.


Cantautore, poeta, scrittore e anarchico viene definito un simbolo di libertà. 
Con una quarantina d’album originali prodotti in quarantasei anni, è considerato l’autore, compositore ed interprete più prolifico della canzone francese, anche se è nato a Monaco e scomparso in Italia. Pianista con una cultura specializzata di stampo classico, ha diretto numerose orchestre sinfoniche, in pubblico o per registrazioni discografiche.

Basilea & Arte

Basilea rappresenta un record da Guiness dei primati, almeno per chi è appassionato d’arte, design  e cibo raffinato. In soli 37 km quadrati al confine con la Francia e la Germania  nella Valle Alta del Reno, sono concentrate  oltre 40 istituzioni tra musei e fondazioni di  arte moderna e contemporanea progettate  dai più importanti architetti al mondo: Frank  Gehry, Renzo Piano, Mario Botta e Herzog & De Meuron per citarne alcuni. La regione, che  è considerata a tutti gi effetti un’isola felice  per il buon gusto, concentra 70 ristoranti citati  nella Guide Michelin. Uno su tutti è “Le Cheval  Blanc” a Basilea, premiato da tre stelle.

La città è attraversata dal Reno, e ha un ritmo  cadenzato dall’alternarsi di opere antiche e  moderne. Buona parte del merito lo si deve  al passaggio di Celti e Romani, che hanno lasciato le basi per un importante centro dell’umanesimo. A memoria del glorioso passato sono rimasti il municipio, costruito nel 1504, la Cattedrale romanico-gotica e un Centro Storico curato in “Swiss style”, ancora intatto.

La città svizzera negli anni ha puntato prima sull’arte contemporanea e oggi sul design approfittando anche delle buone relazioni con le cittadine vicine tutte attraversate dal Reno. È il caso del Vitra Design Museum a Weil am Rhein, progettato da Gehry a due passi da Basel, che a giugno si arricchisce della sezione Campus Vitra su disegno di Herzog & De Meuron, si tratta di una serie di edifici d’autore con la stazione dei Pompieri di Zaha Hadid. Il Vitra espone una selezione permanente di oltre 400 pezzi di design realizzati dal 1800 a oggi. La fama di città d’arte di Basilea ha invogliato il Kunstmuseum, l’edificio che custodisce una delle più importanti e antiche collezione d’arte pubblica in Svizzera, ad ingrandirsi con una nuova sezione che ospita fino al 18 settembre la mostra ”Sculpture on the Move 1946–2016”, con gli ultimi lavori di Costantin Brancusi e Alberto Giacometti passando per Donald Judd, Carl Andre, Richard Serra, Bruce Naumann per arrivare alle sculture più recenti di Matthew Barney e Damien Hirst.

Un’altra eccellenza museale è la Beyeler Foundation che espone la collezione permanente di Ernst Beyeler con opere incredibili di Francis Bacon, Van Gogh, Monet e molti altri in un edificio di vetro realizzato nel 1997 da Renzo Piano. Fino al 4 settembre è aperta la mostra con le opere di Alexander Calder a confronto con il duo svizzero Fischli & Weiss.


I protagonisti del mondo dell’arte si danno appuntamento ogni anno ad Art Basel, la più importante fi­era internazionale, la 47ª edizione è stata realizzata dal 16 al 19 giugno. Il livello dei 286 espositori provenienti da 33 paesi, è stato sorprendente. Si sono incrociati Larry Gagosian, il gallerista di Jeff Koons, l’artista vivente più pagato, la Marian Goodman Gallery di Parigi e New York, e i Continua di San Gimignano, i galleristi italiani che recentemente hanno aperto una succursale niente meno che all’Havana. La ­fiera negli anni si è rigenerata con sedi distaccate a Miami, così da catalizzare l’attenzione del mercato sudamericano, e recentemente a Hong Kong, centro di scambio preferito dal mondo asiatico. La parola d’ordine è qualità ed è anche il parametro che giusti­fica le cifre a sei zeri investite ogni anno in sculture, installazioni, dipinti, fotografi­e, video e disegni. Per chi ha un budget contenuto la ­fiera si è dotata della sezione “Edition”con 16 specialisti che espongono stampe e lavori in edizione limitata. Il potere di Art Basel però è rinchiuso nelle mura di Unlimited, l’unico padiglione al mondo capace di contenere opere realmente over size. Più che un padiglione sembra l’hangar di un aeroporto. Quest’anno il curatore è Gianni Jetzer, esperto del Horshorn Museum and Sculpture Garden di Washington DC. Saranno esposte 68 opere di altrettante artistar, da Ai Wei Wei icona politica contro il regime di Pechino a pietre miliari come Paul McCarthy, Frank Stella, Sol LeWeitt, Joseph Kosuth, Tracy Emin.
Basel come è defi­nita la fiera tra gli addetti ai lavori, ha anche una sezione intellettuale, “Feature””dedicata unicamente ai progetti curatoriali, tra i 32 artisti esposti ci sarà “Da inventare sul posto”, storica performance del 1972 di Jannis Kounellis, protagonista del movimento dell’arte povera. Un violinista e una ballerina si esibiranno sulle note de “La Pulcinella” e come sfondo ci sarà un’opera astratta dell’artista.

Tratto da: LA CASANA n.1 - 2016, periodico della Banca Carige SpA - di Roberta Olcese

Posta 4 e Postamail internazionale

Le Piazze italiane più belle diventano promoter del Bel Paese attraverso i francobolli che potranno essere utilizzati per sempre, qualunque sia la tariffa postale in vigore. 
Al posto del valore in euro, c’è infatti una lettera distintiva a cui corrisponde l’importo tariffario dovuto.
Se per il regime veloce si è impiegata la lettera “A”, per quello lento è prevista la “B”.

Dopo i quattro francobolli con le invenzioni di “Leonardo da Vinci” (A), adesso tocca ad otto “Piazze italiane” (B), da nord a sud. Emissione il 2 luglio 2016.

“B” (€ 0,95) 
fino a 20 g - Piccolo standard - posta4 (ordinaraia)
Piazza della Repubblica a Roma;
“B-50g” (€ 2,55) 
fino a 50 g - Piccolo standard - posta4 (ordinaraia
Piazza del Duomo a Milano;

“Bzona1” (e 1,00)
fino a 20 g - Area 1 Europa e Mediterraneo - postamail internazionale (ordinaria) 
Piazza del Plebiscito a Napoli;
“Bzona2” (e 2,20)
fino a 20 g - Area 2 Africa, America e Asia - postamail internazionale (ordinaria)
Piazza Ruggiero Settimo a Palermo;
“Bzona3” (€ 2,90) 
fino a 20 g - Area 3 Oceania - postamail internazionale (ordinaria)
Piazza Maggiore a Bologna:

“Bzona1-50gr” (e 2,70)
fino a 50 g - Area 1 Europa e Mediterraneo - postamail internazionale (ordinaria)
Piazza San Carlo a Torino;
“Bzona2-50gr (€ 3,70)
fino a 50 g - Area 2 Africa, America e Asia - postamail internazionale (ordinaria)
Piazza de Ferrari a Genova;
“Bzona3-50gr” (€4,60)
fino a 50 g - Area 3 Oceania - postamail internazionale (ordinaria)
Piazza della Signoria a Firenze.


Aldo Manuzio. Il Rinascimento di Venezia

Dal 19 marzo al 19 giugno 2016, a Venezia presso le Gallerie dell’Accademia, Ala Palladio (Campo della Carità, 1050) la mostra “Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia” presenterà la storia dell’uomo che ha inventato il libro moderno e il concetto stesso di editoria, facendo di Venezia la capitale internazionale della stampa.


Una mostra su come il libro cambiò il mondo, e su come e perché avvenne a Venezia, porta fra oriente e occidente. Il protagonista di questa rivoluzione fu un forestiero, giunto da Roma a Venezia per ritrovare la Grecia antica, filtrata attraverso Bisanzio: Aldo Manuzio (1449-1515). Tra il 1495 e il 1515 stampò un centinaio di edizioni di una bellezza senza pari, che crearono di fatto il libro e l’editore moderno e soprattutto inventarono il pubblico.

Aldo Pio Manuzio
Nel percorso della mostra si scoprono il personaggio e le conseguenze, anche artistiche, innescate dal suo lavoro. Curata da Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Giulio Manieri Elia, “ripercorre, attraverso oltre cento opere d’arte in prestito da grandi musei italiani e stranieri e più di trenta rarissime edizioni stampate tra la fine del XV e i primi anni del XVI secolo, una stagione unica e irripetibile nella storia della cultura europea e occidentale”, spiegano gli organizzatori. “Una vera e propria età dell’oro, durante la quale il libro si rivelò capace di trasformare il mondo”. È in questo periodo storico che la città conquista ed afferma definitivamente il ruolo di cerniera tra l’Est e l’Ovest, passando da semplice piattaforma per scambi di natura commerciale a luogo dove si mescolano culture, tradizioni, saperi.

Sfruttando l’imponente rete logistica della quale solo una realtà mercantile poteva disporre, Aldo Manuzio riuscì ad immaginare e realizzare il suo programma che prevedeva di rendere disponibili al pubblico degli studiosi e dei letterati i grandi classici della cultura greca, da Omero ad Aristotele, da Sofocle a Euripide e Tucidide, per poi raccogliere i testi latini da Virgilio a Cicerone, da Orazio a Ovidio, a Catullo, a Properzio, Lucrezio, Giovenale, Marziale, e ancora ebraici e italiani della nuova letteratura in volgare.

Tale riscoperta ebbe conseguenze persino sulla pittura, che così rivolse un nuovo sguardo sulla natura. Abbandonate le suggestioni medievali che la rappresentavano ostile, dura, popolata da fiere feroci, l’arte si apre a una rappresentazione del paesaggio inteso come culla della civiltà, paradiso terrestre nel quale l’uomo è destinato a vivere. Ecco quindi i modernissimi dipinti di Giorgione, senza trascurare i disegni del giovane Tiziano, le incisioni di Giulio Campagnola, i bronzetti di Andrea Briosco. E poi i lavori di Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio, Cima da Conegliano, Pietro Lombardo, Lorenzo Lotto e tanti altri.

L’Italia il 6 febbraio 2015 ha emesso un francobollo commemorativo, del valore di € 0,80, dedicato al precursore degli editori moderni Aldo Pio Manuzio, nel 5° centenario della scomparsa.


La vignetta raffigura, entro una cornice ovale, un’incisione del XIX secolo di Manuzio realizzata da Sperando Maffeis e pubblicata nel volume “Iconografia Italiana dall’epoca del Risorgimento delle Scienze e delle Arti fino ai nostri giorni”, edito nel 1856 dalla Società Editrice Milano.

Ricordando Alda Merini














Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

Alda Merini, compirebbe oggi 85 anni.
Nata a Milano nel marzo del 1931 da una famiglia modesta, a 22 anni esce il suo primo volume di versi, “La presenza di Orfeo”, già intriso di quell’erotismo mistico che caratterizza tutta la sua produzione. Sempre giovanissima conosce i primi turbamenti dell’anima: l’inquietudine esistenziale e la depressione l’accompagneranno per tutta la vita, come la sua amata Milano, città in cui si rifugia dopo ogni soggiorno negli ospedali psichiatrici.  

La poetessa scompare il 9 novembre del 2009, all’età di 78 anni. 

Filatelia & Dadaismo

Nel 1916 la parola “Dada” cambiò il corso dell’arte.
In campo artistico debuttò al cabaret Voltaire di Zurigo e niente fu più come prima. Infatti, un piccolo gruppo di emigranti legati a Hugo Ball ed Emmy Hennings si riunì sotto le insegne dadaiste per protestare contro la follia della Prima guerra mondiale ed abbattere ogni significato a forza di poesie, collage, balli e musica. Dalla città elvetica, l’approccio si diffuse presto nel resto del globo, raggiungendo persino il Giappone.

Per ricordare il 3 marzo in Svizzera saranno emessi due francobolli da 1,00 franco ciascuno in blocchi foglietto da 10 esemplari.



Il primo presenta proprio Hugo Ball con il costume cubista al Voltaire il 23 giugno 1916, mentre recita la poesia fonetica “Gadji beri bimba glandridi laula lonni cadori”.
L’altro richiama Sophie Taeuber-Arp con “Portrait Jean Arp”, ritratto del marito, 1918. 

 

Nuova Antologia

“La rivista che ha fatto gli italiani” è lo slogan presente sul francobollo da € 0,95 che oggi ha reso omaggio al periodico “Nuova antologia”, avviato un secolo e mezzo fa. Il francobollo autoadesivo rientra nella serie “Le eccellenze del sapere” e rappresenta graficamente l’appuntamento storico.


“Nuova Antologia”, rassegna di lettere, scienze ed arti, fu fondata nel 1866 in Firenze capitale con periodicità mensile da Francesco Protonotari, professore di economia all’Università di Pisa, riprendendo la tradizione culturale, politica e civile della prima “Antologia” di Gino Capponi e Gian Pietro Vieusseux, (famiglia di origine svizzera), stampata a Firenze dal 1821 al 1833.

“Nuova Antologia” è stata diretta fra gli altri da Francesco Protonotari fino al 1897, poi da Maggiorino Ferraris nell’età giolittiana, quindi da Luigi Federzoni e Giovanni Gentile negli anni dal fascismo. Mario Ferrara diresse la testata nel dopoguerra e a lui subentrò dalla metà degli anni cinquanta Giovanni Spadolini, che ne è stato direttore per quarant’anni, fino alla sua scomparsa, Direttore da allora è Cosimo Ceccuti, già vicedirettore con Spadolini.

Trasferita a Roma nel 1878, “Nuova Antologia” fu riportata a Firenze da Giovanni Spadolini esattamente cento anni dopo presso l’editore delle origini Felice Le Monnier. Proprietaria della testata è la “Fondazione Nuova Antologia” che per Statuto ne assicura la continuità e l’indipendenza da qualsiasi potere politico ed economico, senza alcun fine di lucro.

Nel suo ampio arco di vita “Nuova Antologia”, una delle più antiche riviste d’Europa, riassume la nascita, l’evoluzione, le conquiste, il travaglio, le sconfitte e le riprese della nazione italiana, nel suo inscindibile nesso coi liberi ordinamenti.