Iniziativa online
per dare all’Italia
una strategia digitale efficace.
Cosa chiede Agenda Digitale:
Porre il Paese nelle condizioni di sviluppare appieno le potenzialità di Internet e delle nuove tecnologie vuol dire:
LAVORO
creare centinaia di migliaia di posti di lavoro, ad alto valore aggiunto, proiettati verso il futuro;
IMPRESA
consentire a quello straordinario patrimonio rappresentato dalle nostre piccole e medie imprese di essere più competitive e generare nuova ricchezza;
CITTADINANZA
continuare a migliorare trasparenza, semplificazione ed efficienza della Pubblica Amministrazione, con nuovi servizi per i cittadini;
CULTURA
recuperare per il nostro Paese quel ruolo storico come esempio di imprenditorialità, ma anche come leader nella produzione di ricerca, sapere e innovazione;
EQUITA’
ridare all’Italia un tessuto economico e sociale capace di valorizzare il talento, il merito, la competenza, il coraggio con maggiore equità nelle opportunità e nei diritti;
DIRITTI
non solo garantire a tutti i cittadini l’accesso alla rete, ma anche porre “realmente” gli individui nelle condizioni di sfruttare appieno il potenziale espressivo, formativo, creativo e lavorativo fornito dalle nuove tecnologie, individuando anche forme efficaci di tutela della persona.
Cosa serve per ottenere questo risultato:
Per ottenere questi risultati è necessario andare oltre i provvedimenti in ambiti circoscritti. La sfida è quindi dare al Paese una strategia organica, una Agenda Digitale che ricomprenda almeno quattro aspetti:
INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE
per massimizzare l’inclusione, restare allineati alle principali economie ed assicurare la continuità operativa dei servizi essenziali;
SERVIZI
sia servizi finali che infrastrutturali, includendo i necessari standard per l’e-business e per i beni digitali (o “neobeni puri”, secondo la definizione del CNEL);
ALFABETIZZAZIONE
per far conoscere e sperimentare a cittadini, imprenditori, funzionari e classe dirigente i vantaggi della digitalizzazione;
REGOLAMENTAZIONE
le norme giuridiche e regolamentari da adottare riguardanti la cittadinanza digitale nonché in materia di transazioni tra privati e Pubblica Amministrazione, con una rilettura delle filiere in termini di ri-organizzazione di rapporti tra le imprese e tra queste e i fornitori di servizi di supporto.
Naturalmente, l’organizzazione dei lavori non può prescindere dal coinvolgimento sistematico e strutturato degli stakeholder per garantire l’apporto delle intelligenze operative multidisciplinari necessarie.
ADERISCI!
per dare all’Italia
una strategia digitale efficace.
Cosa chiede Agenda Digitale:
Porre il Paese nelle condizioni di sviluppare appieno le potenzialità di Internet e delle nuove tecnologie vuol dire:
LAVORO
creare centinaia di migliaia di posti di lavoro, ad alto valore aggiunto, proiettati verso il futuro;
IMPRESA
consentire a quello straordinario patrimonio rappresentato dalle nostre piccole e medie imprese di essere più competitive e generare nuova ricchezza;
CITTADINANZA
continuare a migliorare trasparenza, semplificazione ed efficienza della Pubblica Amministrazione, con nuovi servizi per i cittadini;
CULTURA
recuperare per il nostro Paese quel ruolo storico come esempio di imprenditorialità, ma anche come leader nella produzione di ricerca, sapere e innovazione;
EQUITA’
ridare all’Italia un tessuto economico e sociale capace di valorizzare il talento, il merito, la competenza, il coraggio con maggiore equità nelle opportunità e nei diritti;
DIRITTI
non solo garantire a tutti i cittadini l’accesso alla rete, ma anche porre “realmente” gli individui nelle condizioni di sfruttare appieno il potenziale espressivo, formativo, creativo e lavorativo fornito dalle nuove tecnologie, individuando anche forme efficaci di tutela della persona.
Cosa serve per ottenere questo risultato:
Per ottenere questi risultati è necessario andare oltre i provvedimenti in ambiti circoscritti. La sfida è quindi dare al Paese una strategia organica, una Agenda Digitale che ricomprenda almeno quattro aspetti:
INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE
per massimizzare l’inclusione, restare allineati alle principali economie ed assicurare la continuità operativa dei servizi essenziali;
SERVIZI
sia servizi finali che infrastrutturali, includendo i necessari standard per l’e-business e per i beni digitali (o “neobeni puri”, secondo la definizione del CNEL);
ALFABETIZZAZIONE
per far conoscere e sperimentare a cittadini, imprenditori, funzionari e classe dirigente i vantaggi della digitalizzazione;
REGOLAMENTAZIONE
le norme giuridiche e regolamentari da adottare riguardanti la cittadinanza digitale nonché in materia di transazioni tra privati e Pubblica Amministrazione, con una rilettura delle filiere in termini di ri-organizzazione di rapporti tra le imprese e tra queste e i fornitori di servizi di supporto.
Naturalmente, l’organizzazione dei lavori non può prescindere dal coinvolgimento sistematico e strutturato degli stakeholder per garantire l’apporto delle intelligenze operative multidisciplinari necessarie.
ADERISCI!
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