Siamo soli nell’universo?
Per ora la risposta è che il telescopio
spaziale Kepler, lanciato il 7 marzo 2009 da Cape Canaveral Air Force
Station, tramite un razzo vettore Delta II, ha scoperto un pianeta cugino della
Terra che ha una stella, Kepler 452, intorno alla quale orbita.
Kepler
452-b è
l’ultimo esopianeta confermato dagli scienziati della missione Kepler e dal punto di vista scientifico
è estremamente importante, rappresenta un passo avanti nella ricerca di pianeti
lontani simili al nostro.
Nella sua spettacolare missione, estesa fino al
2016, il telescopio spaziale Kepler ha fatto delle scoperte davvero
eccezionali. Ha cambiato la nostra percezione dell'Universo dimostrando che i
pianeti in orbita intorno ad una stella sono molto, molto più comuni di quanto
si pensasse in precedenza. E fino ad oggi sono più di 1000 i pianeti lontani
confermati.
E veniamo alla nuova scoperta, il pianeta Kepler
452-b. E' il primo confermato dagli scienziati di missione ad avere dimensioni
simili alla Terra ed essere in orbita intorno ad una stella, Kepler 452, simile
al nostro Sole, di classe G2, alla distanza giusta.
Il nuovo pianeta ha un diametro del 60% più
grande della nostra Terra (pianeti di queste dimensioni sono chiamati
Super-Terre). La sua composizione e la sua massa non sono ancora state
determinate. Secondo gli scienziati tuttavia vi sono buone probabilità che si
tratti di un pianeta roccioso.
E poi orbita all'interno della fascia di Goldilocks [1] della stella Kepler 452.
Erano già state individuate Super-Terre o Mega-Terra in orbita nella zona
abitabile della propria stella, ma - e questo è l'elemento di novità per Kepler
452-b - è la prima volta che tale stella è simile al nostro Sole.
La stella Kepler 452 ha 6 miliardi di anni, 1,5
in più del nostro Sole. E' una stella di tipo G2, e se la confrontiamo con la
nostra, le dimensioni sono simili, il suo diametro è il 10% più grande, ha la
stessa temperatura ed è il 20% più luminosa.
Kepler 452-b si trova ad una distanza da Kepler
452 pari al 5% in più rispetto alla distanza Terra-Sole ed il suo periodo
orbitale è di 385 giorni, appena il 5% in più della durata del nostro anno.
Kepler 452-b e la stella Kepler 452 sono quindi
ad oggi il sistema pianeta-stella più simili al sistema Terra-Sole. Ad oggi,
perché l'analisi dei dati registrati dal telescopio spaziale Kepler è tutt'ora in corso, la caccia
continua.
Il sistema Kepler 452 si trova però molto
lontano da noi, nella costellazione del Cigno (l'area di caccia di Kepler) a
1.400 anni luce da noi. A meno di riuscire a sviluppare un sistema di trasporto
spaziale tale da superare - e di parecchio anche - la velocità della luce sarà
molto difficile da raggiungere.
Fino ad ora solamente la fantascienza ci è
riuscita.
[1] La "zona abitabile" di una stella,
detta anche zona Goldilocks, è quella
regione di spazio che si trova ad una particolare distanza dalla stella stessa,
ed è caratterizzata dal riceverne una particolare quantità di energia,
abbastanza per consentire ad un pianeta che si trovi ad orbitare proprio in
tale regione di poter avere acqua liquida sulla sua superficie. Quindi, non
troppa energia affinché l'acqua evapori e non poca per farla ghiacciare. E non
significa assolutamente che su quel pianeta vi sia vita (vita come noi la
conosciamo). L'acqua allo stato liquido ne è un ingrediente fondamentale, senza
di essa la vita non può svilupparsi, ma la sola presenza dell'acqua non vuol
dire che vi sia vita. Per dirla in breve l'acqua è un ingrediente necessario ma
non sufficiente a far evolvere la vita.
Notizie tratte da: newspazio.blogspot.it
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