Venerdì 28
aprile è stato emesso un francobollo ordinario, del valore di € 0,95, appartenente alla serie tematica
“Il senso civico” dedicato a Pio La Torre (1927-1982), uomo
politico e sindacalista, e il suo collaboratore Rosario Di Salvo (1946-1982), uomo
politico.
A commento dell’emissione
è stato realizzato il bollettino illustrativo con articoli a firma dei figli
Franco e Filippo per Pio La Torre e delle figlie Tiziana, Sabrina e Laura per
Rosario Di Salvo.
Alle 9:20 del 30
aprile 1982, Rosario Di Salvo, alla guida di una Fiat 131, e Pio
La Torre stavano raggiungendo la sede del partito.
Quando la
macchina si trovò in una strada stretta, una moto di grossa cilindrata obbligò
Di Salvo ad uno stop, immediatamente seguito da raffiche di
proiettili. Da un'auto scesero altri killer a completare il duplice omicidio.
Pio La Torre
morì all'istante mentre Rosario Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e
sparare alcuni colpi, prima di soccombere.
L'omicidio fu
rivendicato dai “Gruppi proletari
organizzati”. Il delitto venne però indicato dai pentiti Tommaso Buscetta, Francesco Marino Mannoia,
Gaspare Mutolo e Pino Marchese
come delitto di mafia. Pio La Torre venne ucciso perché aveva proposto il
disegno di legge che prevedeva per la prima volta il reato di “associazione mafiosa”
e la confisca dei patrimoni mafiosi.
Dopo nove anni di indagini, nel 1995 vennero condannati all’ergastolo i mandanti dell'omicidio La Torre: i boss mafiosi Salvatore Riina, Michele Grco, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci.
Dopo nove anni di indagini, nel 1995 vennero condannati all’ergastolo i mandanti dell'omicidio La Torre: i boss mafiosi Salvatore Riina, Michele Grco, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci.
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