La seconda interpretazione di Triennale Design Museum dal titolo Serie e Fuori Serie illustra il paesaggio contemporaneo del design italiano che dalla ricerca sperimentale arriva fino ai mercati di massa, usando sia materiali artigianali, sia tecnologie avanzate, e dalle imprese start up arriva fino alle grandi imprese globalizzate.
Il titolo della mostra Serie e Fuori Serie indica gli estremi di un circuito dinamico dove la produzione industriale riceve energia dalla sperimentazione più avanzata e autonoma della ricerca indipendente e, viceversa, quest’ultima si alimenta in un contesto produttivo che prevede anche il prototipo fuori serie e il pezzo unico.
Il concept è articolato in macro aree tematiche:
Grande serie
Piccola serie
Design sperimentale e di ricerca
(Eco design, Prototipi di ricerca, Ricerca tecnologica, Ricerca espressiva, Alto artigianato, Ad hoc)
Fuori serie
Triennale Design Museum è diretto da Silvana Annicchiarico e ha la cura scientifica di Andrea Branzi.
Il museo mette in scena il design italiano rinnovando non solo il tema-chiave e l’ordinamento scientifico, ma anche l’allestimento che, affidato ad Antonio Citterio and Partners, in questa seconda edizione coinvolge i 2000 mq del museo con la sola eccezione del Teatro Agorà progettato da Italo Rota nel 2007.
La prima edizione del Museo, quella che è terminata il 25 gennaio 2009, era dedicata ad indagare Le sette Ossessioni del Design Italiano, cercando di rispondere alla madre di tutte le domande e cioè Che Cosa è il Design Italiano?
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