TOTTA e DYLAN

Ciò che abbiamo imparato su Marte

Il 6 agosto scorso il rover Curiosity ha festeggiato un anno di permanenza sul suolo marziano. Dodici mesi nei quali, grazie a un progetto da oltre 2,5 miliardi di dollari e 10 sofisticati strumenti di bordo, si sono fatte scoperte che hanno entusiasmato anche i più scettici. 
Un esempio? Su Marte c'erano fiumi e acqua. E, probabilmente, vita.


1. Atterraggio rivoluzionario
Il primo obiettivo Curiosity l'ha raggiunto toccando con successo la superficie marziana. Per la prima volta un modulo dotato di gru ha calato il rover tramite lunghi cavi, per poi andarsi a schiantare a debita distanza. Gli scienziati della Nasa sostengono che sarà questo il futuro degli atterraggi sul pianeta rosso.
2. Analisi marziane
Per la prima volta nella storia, un rover ha trapanato una roccia (la John Klein), fino a una profondità di 6,4 cm, per estrarne un campione da analizzare.
3. Tracce di vita?
L'analisi della roccia John Klein ha rivelato la presenza di ossigeno, fosforo, carbonio, azoto e zolfo. In quel sito, quindi, miliardi di anni fa c'era un ambiente acquoso, ospitale per la vita.
4. Radiazioni no problem
Le radiazioni su Marte sono a livelli comparabili a quelle presenti nell'International space station, quindi poco pericolose per l'uomo.
5. Segni dell'acqua
Curiosity ha trovato tracce di un antico fiume, sotto forma di rocce erose dalla corrente. L'acqua arrivava circa al ginocchio.
6. Social spaziale
La missione del rover è stata la prima a trasformare la ricerca spaziale in fenomeno social: il twitter di Curiosity ha oltre 1,3 milioni di follower. Oltre 49 mila le foto scattate e pubblicate sul web.
7. Spazi ridotti
La precisione dell'atterraggio su Marte è passata da un'area di 20x150 chilometri dei precedenti rover Spirit e Opportunity, a 7x20 di Curiosity. Ad appena otto anni di distanza tra le missioni.
8. Ricchezze minerali
Tra i metalli rilevati dal rover c'è il nichel, utilizzato per alimentare la strumentazione proprio di Curiosity. Scoperta che potrebbe risolvere il problema dell'energia per le prossime missioni.
9. Primi passi umani
Per vedere astronauti su Marte si dovrà attendere almeno fino al 2030, anno per cui, secondo i programmi della Nasa, è prevista una missione umana sul pianeta.
10. Sguardo al futuro
Il successo della missione ha dato una spinta decisa alla prossima, pianificata per il 2020. Questa volta, dicono alla NASA, si dovrà rispondere in modo inequivocabile al quesito: c’è stata o no vita su Marte?


Riccardo Meggiato - Panorama / Scenari Frontiere - 07.08.2013

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