Passo in avanti del
progetto che Poste italiane ha definito per ripensare i punti di riferimento
destinati ai collezionisti.
Prima la scelta di
riorganizzare la rete, decisa da Poste italiane nell’autunno scorso. Poi
l’incontro del presidente della FSFI - Federazione fra le Società Filateliche Italiane,
Piero Macrelli, con il responsabile
alla funzione mercato privati della società, Pasquale Marchese.
L’impegno è raggiungere
i 500 sportelli che si rivolgano anche ai collezionisti. Un impegno importante:
giusto per aver un riferimento, sul sito dell’operatore - evidentemente non
aggiornato - in questo momento ne vengono indicati 294.
A dare l’annuncio, con
l’elenco della situazione prevista, è la stessa FSFI. Secondo i dati raccolti
il progetto è in svolgimento. Sarebbero stati confermati gli sportelli storici,
circa 150.
Gli altri sono stati individuati in base alle vendite, registrate
nel recente passato, di materiale collezionistico (da qui alcune discrepanze e
le conseguenti lamentele per le soppressioni, segnalate nel contesto di
“Milanofil 2014”). Inoltre, saranno polivalenti, nel senso che l’addetto, il
quale dovrà essere formato, si occuperà sì degli appassionati, ma anche di
altro.
Non avrà l’intera disponibilità di materiale, però osserverà gli orari
dell’ufficio postale: dettaglio importante visto che tutte, o quasi, le sedi
individuate sono aperte anche di pomeriggio.
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