TOTTA e DYLAN

Morti sul lavoro

Ogni 24 ore si verificano:
2.500 incidenti sul lavoro
3 persone muoiono
27 rimangono permanentemente invalide.


I dati INAIL confermano che nel 2007 le morti bianche sono state circa 1.200 e gli invalidi del lavoro sono oltre 800.000, numeri inaccettabili per un paese civile. Tali cifre testimoniano la persistente gravità del fenomeno infortunistico, che resta una delle principali cause di morte e provoca quasi il doppio dei decessi rispetto agli omicidi.

Proprio per richiamare l’attenzione delle istituzioni, delle forze sociali e dei mezzi di informazione su questa drammatica questione, l’ANMIL - Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi del Lavoro che da oltre 60 anni si occupa della tutela degli invalidi del lavoro, domenica 12 ottobre ha celebrato contemporaneamente in tutta Italia la 58ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Istituzionalizzata su richiesta dell’ANMIL nella seconda domenica di ottobre, con direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1998 e del 2003, la Giornata si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica che ha voluto inviare all’ANMIL un importante messaggio di sostegno.

Secondo i dati dell’ANMIL tra gennaio e agosto 2008 gli infortuni sono stati 583.436, con 679 vittime e 6.000 nuovi invalidi, il 4,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2007.

Un lieve miglioramento che non cambia una situazione drammatica.

Nel 2008 la Lombardia ha registrato 105 vittime, seguita da Emilia Romagna con 73 vittime e Puglia con 53 vittime.

Dietro ad ogni morto o nuovo invalido, c'è una storia di sofferenza e di norme sulla sicurezza non rispettate.

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