TOTTA e DYLAN

Canili lager & business


Un tam tam sul web, fra siti e blog, per risvegliare l'attenzione sulla questione dei canili lager.
Le associazioni dei volontari che operano nei canili e in generale gli animalisti si mobilitano dopo la clamorosa notizia apparsa su Repubblica in data 11 novembre e riportata di seguito.

Deportati, affamati, usati per le lotte, per fare carne, semplicemente abbattuti. Cani da rendita, animali da macello. Potrebbe essere questo il destino di 420 randagi ospitati da circa dieci anni in due strutture della Basilicata e venduti per poco più di un euro ciascuno alla Calabria: nel giugno scorso Antonio Imperatrice, presidente della comunità montana Alto Agri di Potenza, ha deciso di offrirli per conto di 11 comuni al miglior acquirente. La gara è stata vinta da un mega canile a Cassano allo Ionio (Cosenza), che ha promesso di mantenere gli animali per 1 euro e sessanta centesimi l'uno al giorno.

Una tariffa ultra low cost visto che nel bando si precisa che nell'ammontare sono comprese le spese di alimentazione, assistenza veterinaria, accalappiamento dei cani nei territori della Comunità, smaltimento dei corpi delle bestie morte, anche di quelle che non appartengono a specie selvatiche né esotiche, dunque mucche e pecore per esempio. Nessuno dei canili della zona, neanche quelli che già accolgono i 420 cani, ha potuto competere nell'appalto. Prezzi troppo stracciati, ribasso vicino al sospetto che con quei pochi soldi i di mantenere gli animali per 1 euro e sessanta centesimi l'uno al giorno.

Le associazioni animaliste si sono opposte inviando diverse diffide alle autorità locali, il popolo del web si è mobilitato, due interrogazioni parlamentari della senatrice Donatella Poretti (Pd) e una lettera aperta dei senatori Roberto Della Seta (Pd) e della stessa Poretti alla Regione Basilicata non hanno avuto ancora risposta. Il canile calabrese, una specie di maxi colonia da mille posti-cani, attende solo l'autorizzazione dell'antimafia per concludere l'affare: il via libera potrebbe arrivare entro dicembre.

Nonostante le proteste, nonostante un lungo e articolato parere contrario al trasferimento della Asl: lo "sradicamento" arrecherebbe "inutili sofferenze" agli animali dicono i servizi veterinari di Potenza.
"E infliggere sofferenze rappresenta un reato ai sensi dell'art. 544 ter del Codice Penale" ricorda Annamaria Procacci, consigliere nazionale dell'ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali, una delle promotrici della legge sul randagismo (281/91).
"Abbiamo scritto pagine fondamentali per la cultura italiana con quella norma, così come quella del 2004, la 189, ha stabilito che i maltrattamenti sugli animali sono da considerare reati".

La battaglia va avanti, si annuncia un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per far luce, come ricorda l'ENPA, di "300mila euro nelle casse della Regione Basilicata per le politiche sul randagismo, mai spesi". L'estate scorsa il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha stabilito con l'ordinanza 163 del 16 luglio 2009 un principio importante:
gli animali di affezione sono "esseri senzienti" e quindi non sono merce o un problema di cui disfarsi.
Appunto. Sarebbe un macello, anche della civiltà. (Alessandro Retico - la Repubblica.it)

Immagine tratta da: promiseland.it

Spaghetti Grafica 2


Spaghetti Grafica 2 - Contemporary Italian Graphic Design

una grande collettiva che si terrà presso la Triennale di Milano, dal 26 novembre 2009 al 10 gennaio 2010, dedicata alla grafica italiana, che vede la partecipazione di un selezione di 95 studi fra quelli che, nello scorso gennaio, hanno aderito al secondo bando di concorso lanciato dal Ministero della Grafica.

Attraverso 125 progetti selezionati tra i 1300 arrivati da tutte le regioni d’Italia, la mostra è un viaggio alla scoperta della grafica italiana, che ne documenta gli sviluppi recenti e la capacità di rinnovarsi costantemente portando avanti una grande tradizione.


L’allestimento prevede una divisione in tre spazi:
un’area progetti con la selezione dei lavori;
un’area di incontro e scambio dove consultare i portfolio dei singoli studi;
una mostra fotografica con immagini scattate dai designer dentro il loro ambiente di lavoro.

La mostra si presenta come un grande racconto di progetti e di esperienze dove è possibile vedere, approfondire e scoprire il backstage di ogni lavoro.

Si tratta di un racconto corale fatto di immagini, segni e pittogrammi che diventano i principali protagonisti.
La mostra e il libro Spaghetti Grafica 2 sono la diretta prosecuzione del volume Spaghetti Grafica, a cura del Ministero della Grafica, il primo libro che ha censito ufficialmente il panorama della grafica in Italia, e forniscono un’occasione a curiosi, addetti ai lavori e appassionati di confrontarsi sul tema della grafica italiana contemporanea.

La collaborazione col Ministero della Grafica si colloca in un percorso di analisi, valorizzazione e promozione della nuova creatività italiana che Triennale Design Museum sta portando avanti, sulla linea del censimento e dell’omonima mostra The New Italian Design (che già nel 2007 proponendo una ricognizione del nuovo design italiano aveva selezionato 22 progettisti nell’ambito del graphic design), del progetto Prime Cup e del ciclo di mostre del CreativeSet.

Coordinamento generale Silvana Annicchiarico
A cura del Ministero della Grafica
Catalogo Electa

CIAC - Centro Italiano Arte Contemporanea

Foligno (Perugia) torna a essere un centro di cultura attiva.
Si inaugura oggi, 14 novembre 2009, il CIAC - Centro Italiano Arte Contemporanea, un nuovo spazio espositivo nel cuore della città umbra.

Il progetto è nato da un’idea del Maestro Getulio Alviani e dell’architetto Alberto Zanmatti, successivamente realizzata dall’architetto Giancarlo Partenzi e dall’ingegnere Fausto Mariotti, grazie anche alla sinergia del Comune di Foligno, della Regione Umbria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e della Cassa di Risparmio di Foligno.

Il Centro Italiano Arte Contemporanea apre al pubblico con una mostra

Spazio, Tempo, Immagine

curata da Italo Tomassoni e coordinata da Diora Fraglica, dal 15 novembre 2009 al 31 gennaio 2010.

L’evento riprende, a oltre quarant’anni di distanza, l’iniziativa dal titolo Lo spazio dell’immagine, tenutasi nel 1967 nei saloni di Palazzo Trinci, che ha segnato l’identità di questa città nel suo rapporto con l’arte contemporanea e che sovvertiva il rapporto che legava l’opera d’arte e lo spazio che la conteneva, presentando, per la prima volta al mondo, un insieme composto unicamente da ambienti ideati dagli artisti.
Da quel momento, sarebbero saltati i vecchi parametri che avevano, fino ad allora, regolato le vicende artistiche segnando gli indirizzi futuri dell’arte moderna.
L’esposizione venne curata da un gruppo di storici dell’arte formato da Umbro Apollonio, Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Germano Celant, Gillo Dorfles, Christopher Finch, Udo Kultermann, Giuseppe Marchiori, Lara Vinca Masini.
Proprio Giuseppe Marchiori, nel suo testo in catalogo, ne spiegava le finalità: “Abbiamo affidato ad alcuni giovani che noi consideriamo i migliori in Italia, la possibilità di creare un insieme di sale indipendenti l’una dall’altra ma legate da un filo conduttore che è il senso del tempo, che è qualche cosa che non appartiene più alla cultura di un tempo ma è la proposta di una nuova cultura...”.

Lo spazio dell’immagine venne salutata da commenti entusiasti da artisti e critici; Mario Ceroli, ad esempio, affermò che fosse “la cosa più interessante che si sia fatta negli ultimi anni in Italia e in Europa”, o Gregory Von Rezzori, “La più bella cosa che abbia visto recentemente. Né in America né tanto meno a Parigi si sono mai viste cose di questo genere. A mio parere questa mostra rappresenta un momento importantissimo, direi addirittura una svolta decisiva”, e ancora Getulio Alviani, “la mostra di Foligno rappresenta un fatto coraggioso, stimolante e da continuare”. In un’intervista televisiva dell’epoca Lucio Fontana dichiarava, con infallibile preveggenza, che a Foligno stava nascendo un nuovo fatto talmente importante che avrebbe modificato il corso dello sviluppo stesso dell’arte futura.

E ora, a più di quarant’anni di distanza, Spazio, Tempo, Immagine torna per testimoniare quanto quell’esperienza sia rimasta ben presente all’interno della storia artistica di Foligno.

Al Centro Italiano Arte Contemporanea, il percorso espositivo segue due sezioni ben distinte.

La prima sezione, dal titolo Lo spazio dell’immagine e il suo tempo, dimostra la vitalità, nel tempo, di quell’operazione, documentando le ricerche rimaste coerentemente legate alle premesse di quegli anni, con la ricostruzione degli ambienti di Luciano Fabro, Gino Marotta e Michelangelo Pistoletto, e le opere, sia sculture che pitture, di tutti quegli artisti che allora parteciparono a quella innovativa mostra, da Getulio Alviani, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani a Lucio Fontana, da Luciano Fabro ai gruppi T e gruppo N, ma anche di quelli che, pur non essendo presenti, facevano parte di quel momento culturale, come Giulio Paolini, Yannis Kounellis, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Bruno Munari, Francesco Lo Savio.
La mostra è introdotta da una ricca documentazione archivistica dell’archivio Radi e da una documentazione fotografica di Claudio Abate.

La seconda sezione, dal titolo Il tempo dell’immagine e il nostro tempo, documenta un altro evento, dal titolo Il tempo dell’immagine, tenutosi nel 1983 a Foligno e curato allora da Italo Tomassoni, con una selezione degli artisti più rappresentativi presenti allora (Barni, Bartolini, Di Stasio, Mariani) che incentrarono la riflessione figurativa sul tempo. Questa sezione giunge fino ai giorni nostri e si concentra su una serie di artisti, Mario Giacomelli, Gabriele Basilico e Grazia Toderi testimoni di una sensibilità specifica del nostro tempo, sviluppata attraverso strumenti linguistici, come la fotografia e il video, divenuti protagonisti già alla fine del secolo scorso.
La linea che lega la fotografia all’immagine è tracciata da Mario Giacomelli che presenta inedite ricerche sulla luce e lo spazio, mentre Gabriele Basilico, riflettendo per immagini sul rapporto tra l’oggetto-sedia e il corpo umano, mette da parte la formale fotografia di still-life, per esporre la serie ludica, in cui le texture delle sedute lasciano la propria impronta sui corpi nudi, quasi come se fossero dei tatuaggi a rilievo. Il percorso si conclude con un video di Grazia Toderi immerso tra fantasia, immagine e spazio.

Accompagna la mostra un catalogo Skira, in due volumi.

“Rapporto Augustine”

E’ stato pubblicato l'8 settembre 2009 il “Rapporto Augustine” che riguarda il programma di esplorazione spaziale e volo umano visto nel futuro della NASA, voluto dal Presidente degli USA Barak Obama.

Il Rapporto è stato prodotto dal comitato Review of U. S. / HUMAN SPACE FLIGHT / Plans Committee, istituito il 7 maggio di quest’anno dall’OSTP - Office of Science and Technology Policy presieduto dal noto manager dell’industria aerospaziale americana Norman Augustine.

Per una semplificata guida ai principali contenuti di ogni capitolo del “Rapporto Augustine” vedi: asi.it

Per la versione completa del “Rapporto Augustine” vedi: ostp.gov

C'è acqua sulla Luna

Dopo l’impatto del missile-proiettile Centaur da parte della sonda LCROSS - Lunar CRater Observation and Sensing Satellite, avvenuto il 9 ottobrre alle ore 13,33 - ora italiana - centrando il cratere Cabeus, nei pressi del Polo Sud della Luna, la NASA ha confermato il 13 novembre che è stata trovata una significativa quantità di acqua.


L'analisi spettrografica della nuvola di detriti provocata dall'impatto del Centaur, ultimo stadio del razzo vettore Atlas V, ha confermato la presenza di acqua allo stato ghiacciato. Pur se è poca, circa 90 litri, si è scoperta una quantità importante che permetterà di aprire un nuovo capitolo nello studio del territorio lunare, come ha affermato Anthony Colaprete, responsabile della missione LCROSS.

Da precisare che inizialmente era stato scelto come luogo di impatto il cratere Cabeus A per poi cambiarlo con Cabeus, un cratere con un diametro di 96 km e una profondità media di 4 km, proprio perché quest'ultimo sembra presentare una maggiore presenza di ghiaccio al suo interno.



I crateri polari infatti, sono luoghi ideali per trattenere il ghiaccio in quanto in alcuni di essi la luce del Sole non riesce mai a penetrarvi e, pertanto, le temperature rimangono costantemente al di sotto dei -173° C, al punto che in uno di essi si è registrata la temperatura più bassa di tutto il sistema solare con -240°C.

Immagini tratte da: nasa.gov

Peter Callesen e la carta

Peter Callesen (1967) è un interessante artista danese che con un semplice foglio di carta bianca, formato A4, e con dei tagli perfetti riesce a dare una nuova ingegnosa tridimensionalità al foglio stesso.

La sua operatività è basata essenzialmente sulla materializzazione del foglio di carta, in una pura concettualità colma di valori estetici che si riversano in un ambito di racconti, ricordi, riflessioni.

Peter Callesen con le sue sculture si colloca magistralmente nell’arte del papercutting, antichissima forma di arte popolare che si è sviluppata in tutto il mondo nel contesto dei diversi stili culturali, tanto da farmi ricordare anche i famosi libri di fiabe “pop-up”, che da piccoli sfogliavamo rimanendo incantati dalle fantastiche immagini volumetriche che si sviluppavano.

I suoi lavori risultano essenziali anche nelle installazioni, anche nelle performance, dove emerge soprattutto una sorta di interpretazione dei ricordi legati all’infanzia che si intrecciano al vissuto quotidiano sia in forma tragica sia in forma ironica.

E’ straordinario.

Posta Italiana (Integrazione)


Dal 31 ottobre il quinto valore da € 3,30 della nuova serie “Posta Italiana” dopo l’uscita dei primi quattro rispettivamente da € 0,60 /1,40 / 1,50 / 2,00 emessi il 7 luglio.

Può essere usato isolato solo per corrispondenze raccomandate per l’interno 1° porto, ovvero sino a 20 g di peso e di piccolo formato.

Come i precedenti è autoadesivo, fustellato e in fogli da 50.

La vignetta raffigura sempre una busta che idealmente spicca il volo, lasciando dietro di sé una scia con i colori della bandiera italiana, ma cambia il colore di fondo che è il nero.

Luciano Gaudenzio

Luciano Gaudenzio è nato nel 1969 ed è un fotografo naturalista.


“…Il mio lavoro è quello di osservare la luce e tutti i suoi cambiamenti: il migliore approccio alla fotografia è di considerarci, in ogni momento, instancabili studenti della Luce…”

“Sono parole di un fotografo americano, William Neill, che rispecchiano in pieno il mio modo di vivere la Fotografia naturalistica: la luce può trasformare un soggetto banale e comune in un'immagine straordinaria; è per questo che ho voluto chiamare il sito NaturaLight e richiamare la luce, attraverso la grafica, in ogni sua parte.
Vivo la fotografia come una grande passione, nell'intento di far conoscere il più possibile gli ambienti naturali vicini a casa mia, sperando così di poterli maggiormente aiutare ad essere preservati.
Certo, non siamo in America o in Africa dove i paesaggi si perdono nell'infinito e dove la natura è al suo massimo splendore, ma anche una piccola regione italiana come il Friuli può riservare grandi emozioni: l'importante è riuscire a cogliere i più piccoli dettagli, le più delicate sfumature, gli angoli più segreti di corridoi naturalistici locali, quelli che molti fotografi inglesi definiscono "The Intimate Landscape", ovvero "Il Paesaggio intimo”.
In ogni caso, la passione per la natura mi ha spinto a conoscere e fotografare altri ambienti naturali all'estero ed in particolar modo nel Nord dell’Europa”.