La sua operatività è basata essenzialmente sulla materializzazione del foglio di carta, in una pura concettualità colma di valori estetici che si riversano in un ambito di racconti, ricordi, riflessioni.
Peter Callesen con le sue sculture si colloca magistralmente nell’arte del papercutting, antichissima forma di arte popolare che si è sviluppata in tutto il mondo nel contesto dei diversi stili culturali, tanto da farmi ricordare anche i famosi libri di fiabe “pop-up”, che da piccoli sfogliavamo rimanendo incantati dalle fantastiche immagini volumetriche che si sviluppavano.
I suoi lavori risultano essenziali anche nelle installazioni, anche nelle performance, dove emerge soprattutto una sorta di interpretazione dei ricordi legati all’infanzia che si intrecciano al vissuto quotidiano sia in forma tragica sia in forma ironica.
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