TOTTA e DYLAN

Inganni ad arte

Coinvolgente mostra al Palazzo Strozzi di Firenze inaugurata il 16 ottobre scorso che rimarrà aperta fino al 24 gennaio 2010, curata da Annamaria Giusti dal titolo


Una sfida tecnica e un gioco concettuale che diverte l’artefice e stupisce lo spettatore. L’inganno ottico che porta a credere reale ciò che reale non è. Questo è il meccanismo del trompe-l’œil.

Si sviluppa in 10 sezioni dagli affreschi dell’antichità greco-romana attraverso capolavori dell’arte moderna europea fino ai giorni nostri, 160 opere provenienti da musei e collezioni private italiane ed estere, raccontano l’intrigante e spettacolare storia del trompe-l’œil.


Il percorso espositivo si apre con la metafora del rapporto artista-fruitore con il dipinto del pittore catalano Pere Borrel del Caso (1835-1919), dal titolo “Huyendo de la critica" - "Fuggendo dalla critica" del 1874 (Colléccion del Banco de España, Madrid).
Il titolo, tra l’ironia e la polemica, indica ciò che interessa l’artista quale spirito libero e creativo, l’apprezzamento della critica, soprattutto, verso cui fugge spaventato il ragazzo che scavalca la cornice del quadro, anch’essa dipinta.

Arte come imitazione del reale: a lungo fu questo un criterio-guida della rappresentazione artistica, finalizzata alla “verosimiglianza” nei confronti della realtà presa a soggetto. Ma gli artisti hanno voluto spingersi oltre, per sperimentare la sfida, concettuale e tecnica insieme, della contraffazione del reale. Ovvero, fare apparire come vero ciò che vero non è, suscitando la sorpresa e il momentaneo inganno dell’osservatore, con una vasta gamma di “effetti speciali” che vanno sotto il nome onnicomprensivo di trompe-l’œil.

La pittura in particolare, spronata dalla limitazione della propria natura bidimensionale, ha affinato mezzi tecnici ed espressivi per raffigurare un universo illusorio di volumi e di spazi. È quindi a giusto titolo la pittura il filo conduttore, anche se non unico, del trompe-l’œil e di questa mostra, che abbraccia l’intero arco cronologico dell’illusionismo artistico, ritagliandovi un’antologia di esempi rappresentativi delle diverse forme sperimentate nel suo lungo percorso storico, ma al tempo stesso della continuità di certi temi.
Oggi come in passato, l’osservatore è chiamato a sorprendersi, divertirsi, riflettere e… lasciarsi illudere.

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