Il 23 marzo scorso ho ricevuto una Raccomandata - 1° porto che è stata affrancata per un totale di € 3,30 (vedi ricevuta allegata) come segue:
- 1 coppia verticale del commemorativo 150° anniversario della provincia di Milano da € 0,60;
- 1 valore della serie ordinaria Posta italiana - autoadesivo da € 2,00;
- 1 valore della serie ordinaria Donna nell’arte da € 0,10.
- 1 coppia verticale del commemorativo 150° anniversario della provincia di Milano da € 0,60;
- 1 valore della serie ordinaria Posta italiana - autoadesivo da € 2,00;
- 1 valore della serie ordinaria Donna nell’arte da € 0,10.
Orbene, si evince chiaramente che il valore autoadesivo da € 2,00 è stato asportato, non con cura perché è evidente la traccia dello stesso, ma la cosa più eclatante che è stato apposto, questa volta molto con cura, una parte circolare dell’impronta di un güller… sporcando lo spazio restante e facendo credere che appartenesse all’impronta originale.
Roba da matti.
La questione non è per il danno economico ricevuto ma il gesto che ti fa incazzare dopo i tanti abusi che si verificano a danno di noi filatelisti che voglio ricordare elencando di seguito:
- buste imbrattate con scritte a penna;
- impronte sporche d’inchiostro, a causa di timbri che non si puliscono o non si sostituiscono;
- francobolli annullati prima del loro giorno di emissione in una quantità inverosimile;
e dulcis in fundo:
ignoranza in materia degli addetti delle Poste italiane che non conoscono la normativa circa “la validità a tempo indeterminato dei francobolli emessi successivamente al 1° gennaio 1967” che con presunzione si permettono di inserire “comunicazioni personali” sulla busta (vedi Il Collezionista n. 987 - gennaio 2010).
Senza trascurare la notizia, pubblicata sul Resto del Carlino il 13 agosto 2009, riguardante una cartolina che è stata recapitata 23 anni dopo…
Notizia pubblicata su: www.cifo.euLa questione non è per il danno economico ricevuto ma il gesto che ti fa incazzare dopo i tanti abusi che si verificano a danno di noi filatelisti che voglio ricordare elencando di seguito:
- buste imbrattate con scritte a penna;
- impronte sporche d’inchiostro, a causa di timbri che non si puliscono o non si sostituiscono;
- francobolli annullati prima del loro giorno di emissione in una quantità inverosimile;
e dulcis in fundo:
ignoranza in materia degli addetti delle Poste italiane che non conoscono la normativa circa “la validità a tempo indeterminato dei francobolli emessi successivamente al 1° gennaio 1967” che con presunzione si permettono di inserire “comunicazioni personali” sulla busta (vedi Il Collezionista n. 987 - gennaio 2010).
Senza trascurare la notizia, pubblicata sul Resto del Carlino il 13 agosto 2009, riguardante una cartolina che è stata recapitata 23 anni dopo…
CIFO - Associazione dei Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari
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