TOTTA e DYLAN

Fotografare il silenzio

Filippo Crea, fotografo esperto, collabora attivamente con diverse Istituzioni Culturali italiane e francesi, inoltre si occupa di critica fotografica per numerose testate giornalistiche.
La Libreria Mursia di Milano ha ospitato l'anno scorso, precisamente dal 17 al 27 marzo 2009, una sua mostra personale dal titolo “Il silenzio”.

“Il silenzio di Filippo Crea” - come ha recensito Giangiacomo Schiavi del Corriere della Sera - “è una porta che si apre sul vuoto. Ma davanti a noi non c’è un baratro, una voragine; ogni immagine, anche la più lontana, è un frammento di vita che rimanda a un sogno, a un ricordo, a una paura. Nella faticosa ricerca di un tempo più umano affiora la tristezza consapevole di quel che è andato perduto”.

Durante l’inaugurazione della mostra Lorenza Sala, responsabile della comunicazione della Casa Editrice Mursia ha chiesto a Filippo Crea: “Perché “il silenzio” come tema?”.
“Io credo che il far fotograf
ia - ha risposto Filippo Crea - necessiti di un continuo aggior¬namento culturale e stilistico. Ho voluto sfidare me stesso su un qualcosa di non facile. E’ tutt’altro che facile, infatti, fotografare il silenzio. Il silenzio non si sente, il silenzio non si vede. Ed io ho voluto provare a raccontare questa cosa impalpabile, delicata, personale”.

Tra le sue opere:

“Garfagnana”











"Un silenzio semplice, immediato. Estate, primo pomeriggio. La donna in nero coi capelli bianchi ha le mani raccolte a difesa del “suo” silenzio, le due seggiole vuote non le fanno compagnia, ma aspettano che qualcuno venga a rompere il vuoto di questo palcoscenico pulito, strutturato su poche ed essenziali presenze sceniche”.

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