TOTTA e DYLAN

@ entra al MoMA di New York




Nota come “chiocciola”, detta “a commerciale” e conosciuta in inglese come “at” è l’icona diffusa nel mondo informatico che serve a separare il nome dell'utente da quello di dominio negli indirizzi di posta elettronica, un pezzo insolito di design, sarà acquisito dal MoMA - Museum of Modern Art di New York.




E’ stato reso noto, nel mese di marzo scorso, dall’architetto Paola Antonelli, curatrice del Dipartimento di Architettura e Design del MoMA che spiega così l'importanza dell'iniziativa:
“L'arte contemporanea, l'architettura e il design possono accogliere manifestazioni inaspettate, dai codici digitali agli indirizzi internet, e gli input possono essere trasmessi solo dall'artista. Allo stesso modo, può stupire il processo attraverso il quale tali lavori non convenzionali sono selezionati ed acquisiti per la nostra collezione, così come la maniera in cui, alla fine, sono apprezzati dal pubblico. Mentre per decadi le installazioni hanno fornito i musei di interessanti sfide riguardanti acquisizione, conservazione, riproducibilità, autorevolezza, mantenimento, fabbricazione, contesto e persino domande sull'essenza stessa del lavoro artistico, di recente i curatori del MoMA hanno osato di più”.

In conclusione, secondo l’architetto Paola Antonelli:
“Si abbandona il principio che il possesso fisico di un oggetto è il requisito necessario per la sua acquisizione”.

Senza dubbio è una delle più coraggiose mosse di marketing della museografia moderna, a costo zero.

Dal punto di vista linguistico, la storia della “chiocciola” ci porta lontani, infatti, questo simbolo risale al VI o al VII secolo, quale semplificazione scritta della parola latina “ad”, cioè “a” o “verso”.
Ricompare tra i commercianti veneziani del XVI secolo ad indicare “amphora”, un contenitore in terracotta divenuto unità di misura, ancora oggi, in spagnolo la “@” viene chiamata “arroba”, termine che esprime l'unità di misura.
Inoltre, secondo alcuni studiosi di “storia postale”, lo stesso simbolo compare in alcune lettere del XVIII secolo significava “addì” e infatti si tratta graficamente di una “a” racchiusa in una “d”, ovvero “il giorno”, ed era sistemato tra la località e la data.

VACCARInews - Archivio Franco Filanci

Ma arriviamo al 1971 quando Raymond Samuel Tomlinson (1941), programmatore statunitense, nell’ambito di ARPANET, crea il primo sistema di posta elettronica e andando alla ricerca di un simbolo da utilizzare per separare il nome dell’utente dal dominio si imbatte in questo carattere “@” presente nella tastiera della macchina per scrivere manuale Lambert del 1902 (prodotta dalla Lambert Typewriter Company di New York) e nella tastiera della macchina per scrivere elettrica IBM Selectric del 1961 (prodotta dalla IBM di New York) che serviva ad abbreviare la frase commerciale "at a price of - al prezzo di".
Nel 1963 il simbolo venne incluso dall’ANSI - American National Standards Institute nel set originale dei caratteri ASCII [pron. askii] - American Standard Code for Information Interchange (Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni) che divenne definitivo nel 1968.

L’inizio di una nuova era per la “chiocciola”.

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