Nato a Big Bear in California 13 anni fa è il più giovane alpinista che abbia mai raggiunto la vetta più alta del mondo: l’Everest con i suoi 8.850 m, nella catena dell’Himalaya, al confine tra la Cina e il Nepal.
Il record precedente era detenuto dal nepalese Tsheri Temba Sheri, che l’ha realizzato all’età di 16 anni.
Jordan Romero è giunto sul tetto del mondo questa mattina, 22 maggio, in compagnia del padre la compagna di suo padre e tre sherpa, salendo dal versante Nord passando dal Tibet.
Il suo primo grande successo è stato la scalata del Kilimanjaro (Tanzania) 5.800 m, ad appena 9 anni, seguito poi dal McKinley (Stati Uniti) 6.194 m e dall’Aconcagua (Argentina) 6.962 m, all’età di 11 anni.
La scalata dell’Everest è iniziata lo scorso 13 maggio e l’esito positivo dell’avventura è stato favorito dalle buone condizioni climatiche. Malgrado la soddisfazione del gruppo californiano, sull’argomento non mancano le polemiche sollevate da chi si interroga sull’etica di genitori che consentono ai figli avventure tanto pericolose.
L'Everest ha due percorsi principali di ascesa: la parete Sud, alla quale si accede dal Nepal e la parete Nord, alla quale si accede dal Tibet.
La via del versante tibetano è più tecnica rispetto a quello nepalese, oltre ad essere più esposta ai venti e a costringere gli alpinisti che la affrontano a stabilire un maggiore numero di campi nella zona della morte, ovvero sopra i 7.800-8.000 m. Fu questo il percorso scelto da Edmund Hillary e Tensing Norkay nel 1953 ed a quei tempi la scelta fu costretta in quanto la frontiera tibetana era chiusa dal 1949.
Esiste però un'altra via di salita all'Everest, estremamente tecnica e difficile, che nessuno ha ancora tentato: la cosiddetta "Fantasy Ridge".
Le ascese vengono effettuate nel periodo primaverile prima dell'inizio del monsone estivo. In questo periodo si verifica anche una modifica della corrente a getto che provoca una riduzione della velocità media del vento in alta montagna. A volte vengono fatti dei tentativi di scalata nel periodo successivo al monsone estivo ma la presenza di neve rappresenta un ostacolo notevole.
Il record precedente era detenuto dal nepalese Tsheri Temba Sheri, che l’ha realizzato all’età di 16 anni.
Jordan Romero è giunto sul tetto del mondo questa mattina, 22 maggio, in compagnia del padre la compagna di suo padre e tre sherpa, salendo dal versante Nord passando dal Tibet.
Il suo primo grande successo è stato la scalata del Kilimanjaro (Tanzania) 5.800 m, ad appena 9 anni, seguito poi dal McKinley (Stati Uniti) 6.194 m e dall’Aconcagua (Argentina) 6.962 m, all’età di 11 anni.
La scalata dell’Everest è iniziata lo scorso 13 maggio e l’esito positivo dell’avventura è stato favorito dalle buone condizioni climatiche. Malgrado la soddisfazione del gruppo californiano, sull’argomento non mancano le polemiche sollevate da chi si interroga sull’etica di genitori che consentono ai figli avventure tanto pericolose.
L'Everest ha due percorsi principali di ascesa: la parete Sud, alla quale si accede dal Nepal e la parete Nord, alla quale si accede dal Tibet.
La via del versante tibetano è più tecnica rispetto a quello nepalese, oltre ad essere più esposta ai venti e a costringere gli alpinisti che la affrontano a stabilire un maggiore numero di campi nella zona della morte, ovvero sopra i 7.800-8.000 m. Fu questo il percorso scelto da Edmund Hillary e Tensing Norkay nel 1953 ed a quei tempi la scelta fu costretta in quanto la frontiera tibetana era chiusa dal 1949.
Esiste però un'altra via di salita all'Everest, estremamente tecnica e difficile, che nessuno ha ancora tentato: la cosiddetta "Fantasy Ridge".
Le ascese vengono effettuate nel periodo primaverile prima dell'inizio del monsone estivo. In questo periodo si verifica anche una modifica della corrente a getto che provoca una riduzione della velocità media del vento in alta montagna. A volte vengono fatti dei tentativi di scalata nel periodo successivo al monsone estivo ma la presenza di neve rappresenta un ostacolo notevole.
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